Oscar 2024: i 15 migliori registi da tenere d’occhio (previsioni settembre)

Oscar 2024: quali sono i registi che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi?

Dopo i principali Festival che precedono la Stagione dei Premi (Cannes, Venezia, Telluride, Toronto), è il momento di tirare le somme e incrociare le reactions della critica americana verso le prove registiche più apprezzate, combinando recensioni e aspettative, per poter stilare una primissima graduatoria sui registi che hanno più chance di entrare nella prossima Awards Season. 

Quest’anno ancora una volta dal Festival di Venezia arriva un forte competitor che si inserisce nella sfida tanto attesa tra Christopher Nolan (Oppenheimer) e Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon), e cioè Yorgos Lanthimos per il film Leone d’Oro Povere Creature!, vincitore anche del Silver Medallion Tribute al Telluride Film Festival.

Chiude il quartetto, per ora blindato, Jonathan Glazer per l’acclamato film vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, The Zone of Interest, che rappresenterà anche il Regno Unito nella corsa al Miglior film internazionale, espandendo le chance del film di conquistare un maggior numero di nominations, sulla scia della forte apertura degli Academy verso i registi legati alle presentazioni internazionali.

Negli ultimi 5 anni infatti hanno ottenuto la nomination registi di film presentati per la categoria Miglior film internazionale: da Paweł Pawlikowski per Cold War (Polonia) Bong Joon-ho per Parasite (Corea del Sud), da Thomas Vinterberg per Un altro giro (Danimarca) a Ryūsuke Hamaguchi per Drive My Car (Giappone).

Su questa lunghezza d’onda attenzione anche a Justine Triet per il film Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, Anatomy of a Fall anche se la Francia ha scelto The Taste of Things per la competizione internazionale. Salgono poi le quotazioni sia per la Regina del Box Office Greta Gerwig (Barbie) che per Celine Song (Past Lives) che ha già al suo attivo 2 nominations ai premi di metà stagione (GDMY Awards, HCA Midseason Awards).

Lo scorso anno tutti e 5 registi che ho indicato nelle previsioni di ottobre 2022 hanno ottenuto successivamente la nomination all’Oscar: Ruben Östlund (Triangle of Sadness) (10°), Daniel Kwan e Daniel Scheinert (Everything Everywhere All At Once) (6°), Martin McDonagh (Gli Spiriti dell’isola) (5°), Todd Field (TAR) (4°), Steven Spielberg (The Fabelmans) (1°).

Allora, occhio alla lista!

Quali registi hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2023 nella categoria Best Director?

15. CORD JEFFERSON (American Fiction)

Lo sceneggiatore vincitore dell’Emmy per la serie TV di successo Watchmen, Cord Jefferson, entra ufficialmente nella gara dopo aver conquistato il People’s Choice Award all’ultimo Toronto International Film Festival per la sua opera prima American Fiction.

Curiosità: nel 2020 ha vinto insieme a tutto il team di sceneggiatori della pluripremiata serie TV Succession il Writers Guild of America Award.

14. AVA DUVERNAY (Origin)

La candidata all’Oscar per il documentario The 13th con cui ha vinto il BAFTA nel 2017, Ava Duvernay potrebbe ottenere la prima nomination della sua carriera nella categoria Miglior regia, dopo essersi avvicinata nel 2015 con Selma con cui ottenne la candidatura ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards. Tutto merito del suo apprezzato Origin presentato recentemente al Festival di Venezia e al Toronto International Film Festival.

Curiosità: ha vinto il premio per la miglior regia al Sundance Film Festival del 2012 con il suo secondo lungometraggio Middle of Nowhere, diventando la prima donna afroamericana a vincerlo.

13. JEFF NICHOLS (The Bikeriders)

L’exploit all’ultimo Telluride Film Festival laddove ha letteralmente conquistato la critica per quello che è stato definito una sorta di “Quei bravi ragazzi sulle Harley-Davidson“, The Bikeriders, potrebbe aiutare il regista Jeff Nichols ad ottenere la prima candidatura della sua promettente carriera.

Curiosità: è conosciuto al grande pubblico per il film Take Shelter con Michael Shannon e Jessica Chastain che gli ha fatto guadagnare 3 riconoscimenti al Festival di Cannes 2011: Gran Premio della Settimana internazionale della critica, Premio SACD, Premio Fipresci.

12. BLITZ BAZAWULE (Il colore viola)

Il regista ghanese Biltz Bazawule, conosciuto dagli addetti del settore per l’acclamato The Burial of Kojo con cui vinse nel 2019 l’African Movie Academy Award per la miglior opera prima, potrebbe ottenere la considerazione che merita grazie alla sua attesa prova dietro la macchina da presa per il musical Il colore viola.

Curiosità: è conosciuto professionalmente come Blitz the Ambassador, regista, autore, artista visivo, rapper, cantautore e produttore discografico.

11. MICHAEL MANN (Ferrari)

Il 4 volte candidato agli Oscar, Michael Mann (2 volte come produttore, 1 come sceneggiatore, ma una sola volta come regista per Insider – Dietro la verità) potrebbe ottenere la seconda nomination nella categoria Miglior regia grazie al film Ferrari presentato all’ultimo Festival di Venezia.

Curiosità: per Insider – Dietro la verità ha vinto il Satellite Award per la miglior regia per poi essere candidato ai Directors Guild of America Awards e ai Golden Globe. Inoltre ha vinto nel 2004 il National Board of Review per Collateral.

10. EMERALD FENNELL (Saltburn)

A distanza di 3 anni dalla candidatura all’Oscar per la categoria Miglior regia per il film Promising Young Woman, Emerald Fennell potrebbe tornare a conquistare un ruolo di primo piano nella prossima Awards Season complice il suo ultimo progetto, Saltburn, presentato tra gli applausi all’ultimo Telluride Film Festival.

Curiosità: per Promising Young Woman (2021) ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, e ottenuto non solo la nomination per la miglior regia ma anche per il miglior film.

9. BRADLEY COOPER (Maestro)

Dopo aver conquistato ben 9 nominations agli Oscar tra miglior film (4), miglior attore (4) e miglior adattamento (1), Bradley Cooper è nuovamente a caccia della sua prima candidatura per la miglior regia dopo averla sfiorata nel 2019 per A star is born. L’occasione è offerta da Maestro, il racconto privato sulla figura del famoso compositore Leonard Bernstein, presentato all’ultimo Festival di Venezia.

Curiosità: per la regia del film A star is born (2019) ha ricevuto numerose candidature tra cui quella ai BAFTA, ai Golden Globe, ai Critics Choice Awards, ai Satellite Awards e ben 2 ai Directors Guild of America Awards, mancando solo quella agli Oscar.

8. CELINE SONG (Past Lives)

Past Lives, l’apprezzata opera prima presentata con successo all’ultimo Festival di Berlino, potrebbe regalare alla talentuosa Celine Song la prima candidatura all’Oscar della sua promettente carriera dopo aver letteralmente conquistato la critica americana.

Curiosità: per Past Lives è l’unica tra i registi di questa graduatoria ad aver ottenuto la nomination ad entrambi i premi di metà stagione (GDMY Awards, HCA Midseason Awards)

7. ALEXANDER PAYNE (The Holdovers)

Il due volte premio Oscar Alexander Payne per la categoria Miglior sceneggiatura non originale (SidewaysIn viaggio con Jack, Paradiso amaro) potrebbe avvicinarsi alla quarta candidatura per la Miglior regia grazie alla sua ultima fatica, The Holdovers, che si è piazzato al 2° posto al People’s Choice Award all’ultimo Toronto International Film Festival.

Curiosità: Alexander Payne ha al suo attivo 7 candidature agli Oscar. Per Election (2000) (adattamento), per SidewaysIn viaggio con Jack (2005) (adattamento, regia), per Paradiso Amaro (2012) (film, regia, adattamento), per Nebraska (2014) (regia).

6. GRETA GERWIG (Barbie)

La Regina del Box-Office, Greta Gerwig, che con Barbie, il primo adattamento cinematografico live action della celebre serie di fashion doll della Mattel, ha raggiunto moltissimi record, diventando il miglior incasso della Warner Bros, potrebbe avvicinarsi alla seconda candidatura all’Oscar per la Miglior regia dopo averla ottenuta nel 2018 per la commedia agro-dolce Lady Bird.

Curiosità: Greta Gerwig oltre alle due nominations agli Oscar conquistate per Lady Bird (regia, script), ha ottenuto nel 2020 la candidatura per la miglior sceneggiatura non originale per il film Piccole Donne.

5. JUSTINE TRIET (Anatomy of a Fall)

Anche se la Francia ha scelto come proprio rappresentante per la competizione internazionale il film The Taste of Things, Anatomy of a Fall, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, ha comunque tutti i numeri per fare breccia nel cuore degli Academy, complice anche la massiccia Campagna degli Oscar della NEON (quella che ha supportato Parasite) pronta a sostenere la candidatura all’Oscar per la regista Justine Triet.

Curiosità: il film da lei diretto La bataille de Solférino è stato inserito nel 2013 nella TOP 10 dei prestigiosi Cahiers du Cinéma

4. JONATHAN GLAZER (The Zone of Interest)

E’ tempo di nomination per il regista britannico Jonathan Glazer dopo aver conquistato la critica internazionale con il suo apprezzato dramma sull’Olocausto, The Zone Of Interest, vincitore del Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes. La pellicola, come è accaduto lo scorso anno per All Quiet on the Western Front, mira ad ottenere la nomination in tutte le principali categorie compresa miglior film, oltre che per il miglior film internazionale dato che è stata scelta per rappresentare il Regno Unito.

Curiosità: per Under the Skin (2015) e Sexy Beast – L’ultimo colpo della bestia (2001) ha ottenuto la nomination ai BAFTA per il miglior film britannico.

3. YORGOS LANTHIMOS (Povere Creature!)

Il Leone d’Oro conquistato meritatamente all’ultimo Festival di Venezia per Povere Creature! catapulta Yorgos Lanthimos sul podio dei registi favoriti per la nomination all’Oscar. In tal senso una seconda candidatura per la miglior regia, dopo quella ottenuta nel 2019 per La Favorita, è a portata di mano.

Curiosità: Lanthimos ha al suo attivo 3 nominations all’Oscar. La prima nel 2017 condivisa con Efthimis Filippou per la geniale sceneggiatura del film The Lobster e le altre due nel 2019 con La Favorita (miglior film, miglior regia).

2. MARTIN SCORSESE (Killers of the Flower Moon)

Il maestro Martin Scorsese, vincitore di un solo Oscar per la regia del film The Departedil bene e il male, è vicinissimo alla sua decima candidatura per la Miglior regia grazie al suo ultimo film, l’attesissimo Killers of the Flower Moon presentato con successo fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Curiosità: Martin Scorsese ha al suo attivo 14 nominations all’Oscar in diverse categorie tra miglior regia (9), miglior film (3), miglior sceneggiatura non originale (2).

1. CHRISTOPHER NOLAN (Oppenheimer)

A distanza di 6 anni dalla sua unica candidatura agli Oscar per la Miglior regia (le altre 4 le ha conquistate in altre categorie), Christopher Nolan è sempre più vicino al primo Oscar della sua ricca carriera grazie al film Oppenheimer con cui ha messo d’accordo tutta la critica americana.

Curiosità: la prima nomination l’ha ottenuta nel 2002 per la categoria Miglior sceneggiatura non originale per il cult Memento. Poi è stata la volta di Inception (2011) con cui ha conquistato 2 nominations (miglior film, miglior sceneggiatura originale). Infine nel 2018 è stato nominato agli Oscar per Dunkirk nelle categorie miglior film e miglior regia.

ALTRE POSSIBILITA’:

16. Hayao Miyazaki (THE BOY AND THE HERON

17. Ben Affleck (AIR)

18. George C. Wolfe (RUSTIN)

19. David Fincher (THE KILLER)

20. Todd Haynes (MAY DECEMBER)

21. Ridley Scott (NAPOLEON)

22. Sofia Coppola (PRISCILLA)

23. Sean Durkin (THE IRON CLAW)

24. Wes Anderson (ASTEROID CITY)

25. Craig Gillespie (DUMB MONEY)

26. Taika Waititi (NEXT GOAL WINS)

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