Venezia 80: Maestro di Bradley Cooper

CONCORSO: Maestro di Bradley Cooper, il racconto privato di un amore circondato dagli echi del pregiudizio

Maestro di Bradley Cooper, che vede tra i produttori Steven Spielberg e Martin Scorsese, è un omaggio alla vita e all’arte attraverso il prisma di una coraggiosa storia d’amore non convenzionale tra il famoso direttore d’orchestra, compositore e pianista americano Leonard Bernstein e l’attrice Felicia Cohn Montealegre da sempre consapevole del vero orientamento sessuale del marito. La trasformazione fisica di Bradley Cooper potrebbe far guadagnare ai truccatori un meritato Oscar.

TRAMA: La complessa storia d’amore tra Leonard Bernstein, il famoso direttore d’orchestra, compositore e pianista statunitense e Felicia Montealegre. Dal loro primo incontro nel 1946 ad una festa fino ai loro due fidanzamenti, il matrimonio di venticinque anni ed i loro tre figli.

CAST: Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton, Miriam Shor

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=zU6GbM5c9aE

Date di uscita: uscirà in alcune sale statunitensi selezionate dal 22 novembre, per poi arrivare su Netflix il 20 dicembre.

CRITICS REVIEWS

Nel suo secondo film da regista Cooper si pone su un filo più alto, lavorando con un’intimità puntinista che investe ogni momento con fascino e sorpresa. E’ uno straordinario ritratto dell’artista come un narcisista carismatico schiavo di un matrimonio in cui crede, ma non riesce a esserne completamente all’altezza! Il film si apre con un preludio, girato a colori, in cui l’anziano Lenny suona un pezzo di pianoforte abbandonato nella sua casa di campagna nel Connecticut, poi si sottopone a un’intervista televisiva in cui confessa quanto gli manca “lei” – Felicia, la sua defunta moglie e anima gemella. Il film poi passa a una sorprendente ripresa in bianco e nero di quello che pensiamo, per un momento, sia il sipario del palco di un concerto. Risulta essere la finestra della camera da letto del loft di Bernstein. È il 14 novembre 1943, il fatidico giorno in cui Bernstein, il venticinquenne assistente direttore della New York Philharmonic, è chiamato a salire sul palco, senza prove, per sostituire il direttore ospite dell’orchestra, Bruno Walter, che ha ammalato

(Owen Gleibermann, Variety)

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