Oscar 2024: i 15 migliori attori da tenere d’occhio (previsioni agosto)

Oscar 2024: quali sono le performance maschili che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi?

Quest’anno per la categoria Miglior attore la gara sembra ben equilibrata tra i vari Studi in competizione: dalle teste di serie di Sony Picture Classic (Hopkins, Stratharain e anche Phoenix in collaborazione con Apple) ai fuori classe di Netflix (Domingo, Cooper), dagli assi nella manica di A24 (Yoo, Friedel) alle doppiette targate Amazon Studios (Damon, Keoghan) e Paramount Pictures (Di Caprio in collaborazione con Apple), fino alla grande sfida Universal Pictures (Murphy) vs Focus Features (Giamatti).

Poi resta il nodo “lead o supporting” che riguarda non solo Te Yoo per Past Lives e Jacob Elordi per Priscilla (A24), ma anche Mark Ruffalo per Poor Things (Searchlight Pictures), e Tom Hardy e Austin Butler per The Bikeriders (20th Century Studios).

In quest’ottica, anche se mancano ancora 3 mesi prima dell’inizio ufficiale dell’Awards Season, crescono le aspettative della critica americana verso le interpretazioni più attese della stagione.

Lo scorso anno tutte e 5 le performance che ho indicato nelle previsioni di agosto 2022 hanno ottenuto successivamente la nomination all’Oscar: Paul Mescal (Aftersun) (14°), Colin Farrell (Gli spiriti dell’isola) (7°), Bill Nighy (Living) (4°), Austin Butler (Elvis) (3°), Brendan Fraser (The Whale) (2°).

Ecco di seguito una potenziale graduatoria sugli attori che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi.

Allora, occhio alla lista!

Quali sono le interpretazioni maschili più attese della prossima Awards Season? 

15. TEO YOO (Past Lives)

Teo Yoo, conosciuto ai più per la sua partecipazione nel pluripremiato film Decision to Leave di Park Chan-wook, ha molte chance quest’anno di entrare nella Stagione dei Premi complice la sua apprezzata prova in uno dei film di punta di A24 per la prossima Campagna agli Oscar, Past Lives di Celine Song, che finora gli ha fatto guadagnare una preziosa nomination come miglior attore agli HCA Midseason Awards. In tal senso non è ancora chiaro se A24 spingerà la sua candidatura in questa affollata categoria o preferirà direzionarlo in chiave strategica tra i supporter.

Curiosità: nel 2020 ha vinto il prestigioso Blue Dragon Award, uno dei massimi riconoscimenti sudcoreani, nella categoria Best New Act per il film Beotigo di Jeon Gye-soo.

14. ADAM DRIVER (Ferrari)

A distanza di 4 anni dalla sua ultima candidatura agli Oscar, laddove fu nominato meritatamente come miglior attore per il film di Noah Baumbach, Marriage Story, Adam Driver punta alla terza candidatura della sua carriera (ne ha ottenuta un’altra come supporter nel 2019 per BlacKKKlansman di Spike Lee) con la sua interpretazione nei panni di Enzo Ferrari nel biopic di Michael Mann, Ferrari, atteso al prossimo Festival di Venezia e scelto come film di chiusura del New York Film Festival.

Curiosità: A partire dal 2012, è apparso in 3 film che sono stati nominati all’Oscar per il miglior film: Lincoln (2012), BlacKkKlansman (2018) e Marriage Story (2019).

13. MICHAEL FASSBENDER (Next Goal Wins)

Per il talentuoso Michael Fassbender crescono le aspettative della critica americana per la sua performance nell’ultimo film di Taika Waititi, tratto da una storia vera e ispirato all’omonimo documentario calcistico dal titolo Next Goal Wins, in cui veste i panni di un appassionato coach intenzionato a trasformare la squadra nazionale delle Samoa Americane da totali perdenti in campioni in vista della Coppa del Mondo FIFA nel 2014. Per Fassbender si tratterebbe della sua terza candidatura agli Oscar dopo averla ottenuta come supporter per 12 anni schiavo (2014) e come protagonista per Steve Jobs nel 2016.

Curiosità: potrebbe entrare nella Stagione dei Premi di quest’anno anche per un altro film e cioè per The Killer di David Fincher, selezionato per il prossimo Festival di Venezia.

12. MATT DAMON (Air)

Matt Damon, premio Oscar nel 1998 per la miglior sceneggiatura originale del film Genio Ribelle, potrebbe ottenere la sua quarta candidatura come attore, dopo averne ottenute 2 come lead (Genio Ribelle, The Martian) e una come supporter (Invictus), escludendo nel conteggio quella come produttore per il film Manchester by the Sea (2017). L’occasione è offerta dalla sua apprezzata performance nel film Air – Il grande salto che gli ha già fatto guadagnare il primo premio di stagione vincendo l’Hollywood Critics Association Midseason Award come miglior attore protagonista.

Curiosità: Ha rifiutato il ruolo di Harvey Dent nel film Il cavaliere oscuro (2008). Sia lui che Ben Affleck hanno lavorato come comparse nel film L’uomo dei sogni (1989). Ad un certo punto durante le riprese, Matt ha preso alcuni fili d’erba dal campo come ricordo per suo padre. Ha fatto un provino per un ruolo in Da morire (1995) che alla fine è stato assegnato a Joaquin Phoenix.

11. JOAQUIN PHOENIX (Napoleon)

La quinta candidatura all’Oscar per Joaquin Phoenix, già vincitore dell’ambita statuetta nel 2020 per la sua acclamata prova in Joker, è a portata di mano grazie all’ultimo film di Ridley Scott, Napoleon, in cui veste i panni di Napoleone Bonaparte. Per Phoenix si tratterebbe della sua quarta nomination come miglior attore protagonista, dopo quelle per The Master e Quando l’amore brucia l’anima, oltre a quella come supporter per il film Il gladiatore.

Curiosità: È stato scelto personalmente da Johnny Cash per interpretare se stesso in Quando l’amore brucia l’anima (2005) dopo essere rimasto impressionato dalla sua interpretazione nella pellicola Il gladiatore (2000). Joaquin Phoenix e Heath Ledger hanno vinto un Academy Award per le loro interpretazioni di Joker, diventando la seconda coppia di attori a vincere l’Oscar per aver interpretato lo stesso personaggio. L’altra coppia è quella formata da Marlon Brando e Robert De Niro, che hanno vinto per le loro interpretazioni di Vito Corleone.

10. ANTHONY HOPKINS (Freud’s Last Session)

A distanza di 3 anni dal suo secondo Oscar vinto per la sua straordinaria interpretazione nel film The Father, sir Anthony Hopkins potrebbe ottenere la settima candidatura della sua carriera grazie alla sua attesa performance nei panni del padre della psicanalisi Freud nel film Freud’s Last Session ambientato alla vigilia della seconda guerra mondiale e verso la fine della sua vita. Tutto parte da un invito all’iconico autore C.S. Lewis (che lo stesso Hopkins ha interpretato nel film del 1993 Shadowlands) per un dibattito sull’esistenza di Dio. Esplorando la relazione unica di Freud con la figlia Anna e la storia d’amore non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore amico, il film intreccia passato, presente e fantasia, uscendo dai confini dello studio in un viaggio dinamico e suggestivo.

Curiosità: Gli è stato offerto il ruolo principale in Gandhi (1982) da Richard Attenborough, ma suo padre gli ha impedito di accettare la parte. Inoltre ha dato vita a molti personaggi storici in molti film e miniserie da presidenti a scrittori e capi militari. La sua galleria di personaggi comprende Alfred Hitchcock, Richard Nixon, John Quincy Adams, Charles Dickens, Adolf Hitler, Yitzhak Rabin, Pablo Picasso, Bruno Richard Hauptmann, David Lloyd George, Frederick Treves, il tenente colonnello Frost, il tenente William Bligh, Frank P. Doel , CS Lewis, Conte Galeazzo Ciano, John Harvey Kellogg e Burt Munro.

9. KINGSLEY BEN-ADIR (Bob Marley: One Love)

23/09/2023: Bob Marley: One Love è stato posticipato al 2024

Dopo aver sfiorato la sua prima candidatura agli Oscar nel 2021 per la sua applaudita performance nel film One Night in Miami di Regina King in cui vestiva i panni di Malcolm X, Kingsley Ben-Adir ci riprova con un altro iconico ruolo che potrebbe aiutarlo a conquistare la sua prima nomination. Si tratta di Bob Marley nel biopic di
Reinaldo Marcus Green sulla vita del più famoso musicista reggae. La pellicola avrà delle proiezioni speciali prima della data di uscita ufficiale prevista a gennaio 2024 con lo scopo di rientrare nei termini di eleggibilità per gli Oscar.

Curiosità: E’ nato a Barnet, Londra, Inghilterra. Sua madre, figlia di immigrati di Trinidad, si convertì al giudaismo e lei, insieme a Kingsley e suo fratello, presero il nome di “Ben-Adir”. Le parole sono ebraiche e significano “figlio del forte o potente”. Il nonno è comparso nel remake de La piccola bottega degli orrori (1986).

8. CHRISTIAN FRIEDEL (The Zone of Interest)

Il promettente Christian Friedel potrebbe diventare quest’anno il 5° attore tedesco ad ottenere la candidatura all’Oscar dopo Emil Jannings, Albert Bassermann, Armin Mueller-Stahl e Christoph Waltz. Tutto merito della sua apprezzata performance nel film vincitore di ben 4 riconoscimenti all’ultimo Festival di Cannes tra cui il Grand Prix, The Zone of Interest di Jonathan Glazer, considerato uno dei titoli di punta della Campagna agli Oscar targata A24 soprattutto per la categoria Miglior film internazionale.

Curiosità: ha già partecipato all’Awards Season 2009/2010 con il film Il nastro bianco di Michael Haneke che ha ottenuto 2 candidature agli Oscar tra cui miglior fotografia e miglior film internazionale in rappresentanza della Germania.

7. BARRY KEOGHAN (Saltburn)

Dopo aver ottenuto la candidatura all’Oscar lo scorso anno nella categoria miglior attore non protagonista per la sua ottima prova nel film Gli Spiriti dell’isola che gli ha fatto guadagnare la nomination a tutti i premi chiave tra cui BAFTA, Golden Globe, Critics Choice Awards e SAG, Barry Keoghan dovrebbe ritornare nella prossima Awards Season ma questa volta nella gara del miglior attore protagonista complice la sua attesa interpretazione nell’ultimo film di Emerald Fennell, Saltburn, ispirato al film Il talento di Mr. Ripley, è incentrato sull’ossessione di uno studente universitario verso un suo compagno di collage, un giovane aristocratico appartenente ad una famiglia prestigiosa.

Curiosità: Ha lavorato 3 volte con Colin Farrell: Il sacrificio del cervo sacro (2017), The Batman (2022) e Gli spiriti dell’isola (2022).

6. DAVID STRATHAIRN (A Little Prayer)

Il candidato all’Oscar come miglior attore nel 2006 per Good Night, and Good Luck con cui vinse nel 2005 la Coppa Volpi al Festival di Venezia, David Strathairn dopo aver sfiorato la nomination come supporter nel 2021 per Nomadland, potrebbe ottenere quest’anno la seconda candidatura della sua carriera grazie alla sua acclamata performance in A Little Prayer di Angus MacLachlan, protagonista di un melodramma familiare molto intenso.

Curiosità: A partire dal 1997, è apparso in 6 film che sono stati nominati per l’Oscar per il miglior film: L.A. Confidential (1997), Good Night and Good Luck. (2005), Lincoln (2012), L’ora più buia (2017), Nomadland (2020) e La fiera delle illusioni (2021).

5. LEONARDO DICAPRIO (Killers of the Flower Moon)

Per Leonardo DiCaprio la sesta candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista (escludendo quella come supporter nel 1994 per Buon Compleanno, Mr. Grape e quella come produttore nel 2014 per The Wolf of Wall Street) è a portata di mano complice la sua applaudita prova nell’ultimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, in cui veste i panni di Ernest Burkhart nipote del “re delle colline di Osage” che una volta scoperta l’immensa ricchezza dei membri della tribù organizzò i loro omicidi.

Curiosità: Inizialmente è stato scelto per il ruolo di Patrick Bateman in American Psycho (2000) – per il quale gli sono stati offerti oltre $ 20 milioni – ma ha dovuto abbandonare a causa di conflitti di programmazione. A quel punto la parte è stata assegnata a Christian Bale. Inoltre pare che Quentin Tarantino avrebbe preso in considerazione l’idea di prendere Leo per il ruolo del colonnello delle SS Hans Landa in Bastardi senza gloria (2009), ma alla fine ha scelto Christoph Waltz.

4. CILLIAN MURPHY (Oppenheimer)

Cresce il consenso da parte della critica americana per la sua incredibile performance nel film Oppenheimer di Christopher Nolan che dovrebbe regalargli la prima candidatura all’Oscar della sua carriera dopo averci provato 2 volte: la prima nel 2006 con Breakfast on Pluto (candidato ai Golden Globe) e la seconda nel 2021 con il secondo capitolo di A Quiet Place con cui vinse l’Hollywood Critics Association Midseason Award come miglior attore non protagonista.

Curiosità: Nonostante sia vegetariano, ha imparato a tritare la carne in un mattatoio per il suo ruolo di macellaio nel film La ragazza con l’orecchino di perla (2003). Inoltre ha recitato in sei film con Brendan Gleeson, The Tale of Sweety Barrett (1998), 28 giorni dopo (2002), Ritorno a Cold Mountain (2003), Breakfast on Pluto (2005), Perrier’s Bounty (2009) e Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick (2015).

3. COLMAN DOMINGO (Rustin)

Il vincitore dello scorso anno dell’Emmy Award nella categoria Outstanding Guest Actor in a Drama Series per la serie TV di successo Euphoria, Colman Domingo potrebbe ottenere quest’anno la consacrazione che merita grazie alla sua attesa interpretazione nel biopic Rustin, in cui veste i panni del noto attivista per i diritti civili degli omosessuali che ha contribuito a organizzare la storica marcia su Washington tenutasi nel marzo del 1963. Per Domingo si tratterebbe della sua prima candidatura agli Oscar dopo esserci andato molto vicino nel 2022 con il film indipendente Zola.

Curiosità: Per il film Zola ha conquistato 14 candidature tra i premi assegnati dalle associazioni dei critici americani. Inoltre potrebbe ottenere quest’anno una nomination anche come supporter per il film Il colore viola sempre se la Warner Bros confermerà i suoi piani di distribuzione per il 2023.

2. PAUL GIAMATTI (The Holdovers)

A distanza di ben 18 anni dalla sua unica candidatura agli Oscar (nel 2006 come supporter per Cinderella Man) Paul Giamatti potrebbe concorrere per la prima volta nella categoria Miglior attore protagonista. Grazie ad Alexander Payne che lo ha voluto nel film agrodolce The Holdovers potrebbe essere uno dei protagonisti della prossima Awards Season. In questa attesa pellicola interpreta un insegnante senza famiglia che durante le vacanze di Natale del 1970, rimane a scuola per supervisionare gli studenti impossibilitati a tornare a casa.

Curiosità: A partire dal 1998, è apparso in 3 pellicole nominate all’Oscar per il miglior film: Salvate il soldato Ryan (1998), Sideways – In viaggio con Jack (2004) e 12 anni schiavo (2013). La sua ambizione è sempre stata quella di recitare in un caper movie con Robert Duvall e John Hurt. Aveva in programma di contattare le due star se Sideways (2004) avesse vinto l’Oscar come miglior film.

1. BRADLEY COOPER (Maestro)

La sua attesissima performance nel film da lui diretto Maestro in cui veste i panni del famoso direttore d’orchestra, compositore e pianista statunitense Leonard Bernstein, potrebbe non solo fargli conquistare la quinta candidatura come attore (escludendo le altre 4 come produttore, e un’altra ancora per l’adattamento di A star is born) ma anche fargli guadagnare il primo Oscar della sua poliedrica carriera.

Curiosità: È stato considerato per il ruolo principale in Steve Jobs (2015), che è andato a Michael Fassbender. A partire dal 2012, è apparso in 4 pellicole che sono state nominate all’Oscar come miglior film: Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2012), American Hustle – L’apparenza inganna (2013), American Sniper (2014) e A Star Is Born (2018).

ALTRE POSSIBILITA’:

16. Jacob Elardi (Priscilla) (lead o supporting?)

17. Mark Ruffalo (Poor Things) (lead o supporting?)

18. Tom Hardy (The Bikeriders) (lead o supporting?)

19. Austin Butler (The Bikeriders) (lead o supporting?)

20. Kôji Yakusho (Perfect Days)

21. Zac Efron (The Iron Claw)

22. Jamie Foxx (The Burial)

23. Paul Dano (Dumb Money) 

24. John David Washington (The Piano Lesson)

25. Josh O’Connor (La Chimera)

26. Ralph Fiennes (Conclave)

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