Oscar 2022: le 15 migliori attrici non protagoniste da tenere d’occhio (previsioni settembre)

Previsioni Oscar 2022: quali attrici non protagoniste hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar nella categoria Best Actress in a Supporting Role?

AGGIORNAMENTO PREVISIONI: Oscar 2022: le 12 migliori attrici non protagoniste da tenere d’occhio (previsioni novembre 2021)

All’inizio ufficioso della Stagione dei Premi che sarà inaugurata con l’annuncio delle candidature ai Gotham Awards (i premi dedicati al cinema indipendente) manca ancora 1 mese, eppure già emergono le prime predictions sulla base delle aspettative della critica americana. A differenza però delle categorie Miglior attore e Miglior attrice di cui vi ho già parlato negli articoli precedenti, quella dei supporter è solitamente una categoria dinamica perché soggetta ad una serie di variazioni e cambiamenti dovuti alle scelte delle case di produzione che molto spesso orientano le proprie campagne per gli Oscar, le famose For Your Consideration, verso determinate interpretazioni indipendentemente dalla loro effettiva marginalità (rispetto al protagonista), lasciandosi condizionare da una serie di motivazioni strategiche che in alcuni casi si sono rivelate vincenti (vedi Daniel Kaluuya per Judas and The Black Messiah e Viola Davis per Fences che hanno conquistato l’Oscar nelle categorie supporter, rispettivamente nel 2021 e nel 2017, ma che invece hanno un ruolo centrale nei loro film).

Quali attrici hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2022 nella categoria Best Actress in a Supporting Role?

15. OLGA MEREDIZ (IN THE HEIGHTS – SOGNANDO A NEW YORK)

L’attrice cubana Olga Merediz, particolarmente attiva a Broadway per le sue performance in numerosi musical di successo, al suo quinto film, potrebbe ottenere la prima nomination agli Oscar della sua carriera grazie al ruolo di Abuela Claudia nel musical scritto da Lin-Manuel Miranda e da Quiara Alegría Hudes, In the Heights – Sognando a New York di Jon M. Chu, riprendendo così il personaggio che aveva già interpretato nella versione teatrale e che le aveva fatto guadagnare una preziosa candidatura ai Tony Awards. Attualmente la Merediz ha già all’attivo per questo ruolo una candidatura agli Hollywood Critics Association (Midseason Awards).

14. JODIE COMER (THE LAST DUEL) (supporter o lead actress?)

Grazie alla sua interpretazione nel film di Ridley Scott, The Last Duel, in cui veste i panni di Marguerite de Carrouges, la moglie disonorata del cavaliere che sfiderà all’ultimo duello il suo scudiero, la talentuosa Jodie Comer, particolarmente apprezzata da critica e pubblico per la sua prova nella serie tv di successo Killing Eve che le ha fatto vincere un Emmy e un BAFTA, potrebbe conquistare una meritata candidatura agli Oscar. Al momento però non è stata ancora definitiva la strategia di questa pellicola per la campagna degli Oscar, ragion per cui non è detto che la Comer alla fine gareggi nella categoria delle supporter ma che si scelga di spingerla verso quella per la miglior attrice. Vedremo!

13. MARTHA PLIMPTON (MASS)

Conosciuta ai più non solo per la sua partecipazione ad uno dei più noti cult generazionali degli anni 80′ come I goonies, in cui interpretava Stef con il suo iconico “Arrivano, arrivano, arrivano”, ma anche per la sua prova nella serie tv di successo The Good Wife che le ha fatto guadagnare l’Emmy, Martha Plimpton, membro della celebre famiglia cinematografica dei Carradine, potrebbe avvicinarsi per la prima volta alla oscar race, complice la sua attesa interpretazione nel dramma Mass di Fran Kranz in cui interpreta una madre che cerca di andare avanti nonostante le conseguenze di una violenta tragedia che ha investito la sua vita e quella di suo marito.

12. CATE BLANCHETT (DON’T LOOK UP)

La 2 volte premio Oscar Cate Blanchett potrebbe conquistare l‘ottava candidatura della sua carriera dopo aver vinto l’ambita statuetta nel 2005 come supporter per il film The Aviator di Martin Scorsese e nel 2014 come miglior attrice protagonista per la pellicola di Woody Allen, Blue Jasmine. L’occasione è offerta dall’atteso sci-fi firmato da Adam McKay, Don’t Look Up, in cui interpreta Brie Evantee che avrà a che fare con i due astronomi (interpretati da Leonardo Di Caprio e Jennifer Lawrence) che partecipano ad un tour mediatico per mettere a conoscenza l’umanità sui pericoli derivanti da una cometa che si sta dirigendo verso la Terra.

11. ROONEY MARA (NIGHTMARE ALLEY)

A distanza di 6 anni dalla sua ultima nomination agli Oscar (era in lizza come supporter per il meraviglioso film di Todd Haynes, Carol) Rooney Mara potrebbe ottenere la sua 3a candidatura (la prima nel 2012 come miglior attrice con il film The Girl with the Dragon Tattoo). Tutto merito della sua prova nell’attesissima pellicola di Guillermo Del Toro, Nightmare Alley, in cui la Mara interpreta Molly, uno dei personaggi che troviamo nel Luna Park gestito dal cinico giostraio (Bradley Cooper) che con l’aiuto di una folle psichiatra (Cate Blanchett) cercherà di sfruttare il suo innato talento per manipolare i suoi facoltosi clienti.

10. JESSIE BUCKLEY (THE LOST DAUGHTER)

Conosciuta al grande pubblico per la sua eccellente prova nel film A proposito di Rose che le ha fatto conquistare una il BAFTA Scotland Award come miglior attrice protagonista, la promettente Jessie Buckley, apprezzata anche nell’originale film di Charlie Kaufman Sto pensando di finirla qui con cui ha ottenuto una candidatura ai Gotham Award, potrebbe finalmente avvicinarsi alla oscar race grazie all’opera prima di Maggie Gyllenhaal, The Lost Daughter tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice Elena Ferrante. In questo film, presentato a Venezia 78, la Buckley interpreta la protagonista (Olivia Colman) da giovane, sopraffatta dall’esperienza della maternità vissuta con profondo smarrimento.

9. TONI COLLETTE (NIGHTMARE ALLEY)

Dalla sua unica nomination agli Oscar (era il 2000 ed entrò nella cinquina delle supporter per Il sesto senso) sono passati ben 21 anni. Una mancanza da colmare, considerando che nel frattempo Toni Collette ha offerto delle incredibili performance: da quella in Little Miss Sunshine (nomination ai BAFTA) a quella super premiata in Hereditary con cui vinse numerosi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani oltre che un Gotham Award, senza dimenticare la sua apprezzata prova nel film dello scorso anno Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman. Quest’anno potrebbe ottenere la sua seconda candidatura per l’ultimo film di Guillermo Del Toro, Nightmare Alley, in cui interpreta Zeena Krumbein, compagna di un vecchio mago, a cui vengono sottratti i segreti del mestiere da un piacente imbonitore da fiera (Bradley Cooper) che vuole usarli per sbarcare il lunario.

8. CAITRIONA BALFE (BELFAST)

La star della serie tv di successo Outlander, l’attrice irlandese Caitriona Balfe potrebbe per la prima volta avvicinarsi alla oscar race, grazie alla sua convincente prova nell’ultimo film di Kenneth Branagh, Belfast, presentato in anteprima al Telluride Film Festival e successivamente applaudito al Toronto International Film Festival. In questa pellicola la Balfe interpreta la madre di Branagh in questo racconto autobiografico sulla sua infanzia segnata dai tumultuosi anni ’60 durante il conflitto dell’Irlanda del Nord.

7. NINA ARIANDA (BEING THE RICARDOS)

Nell’attesissimo biopic di Aaron Sorkin, Being the Ricardos, sulla figura di una delle massime icone della comicità americana degli anni 50′, la leggendaria Lucille Ball (interpretata da Nicole Kidman) che insieme a suo marito Desi Arnaz sono stati i protagonisti della storica sitcom I Love Lucy, troviamo una talentuosa attrice che secondo molti potrebbe addirittura oscurare i protagonisti. Si tratta di Nina Arianda, candidata nel 2018 ai British Independent Film Awards per la sua partecipazione nel film Stan & Ollie. Nella pellicola di Sorkin l’Arianda veste i panni di Vivian Vance, l’attrice che nella sitcom I Love Lucy interpretava “l’altra coppia di amici” e che sul set ebbe non pochi problemi con l’attore che interpretava suo marito, William Frawley. La Vance è stata la prima attrice a vincere un Emmy Award come miglior attrice non protagonista nel 1953.

6. MERYL STREEP (DON’T LOOK UP)

Per la pluricandidata agli Oscar Meryl Streep potrebbe arrivare quest’anno la sua 22esima nomination (la quinta come supporter) dopo aver vinto la statuetta ben 3 volte: nel 1980 come supporter per Kramer vs. Kramer, e come miglior attrice protagonista nel 1983 per La scelta di Sophie e nel 2012 per The Iron Lady. L’occasione potrebbe essere l’atteso film corale di Adam McKay, Don’t Look Up, laddove la Streep interpreta un immaginario presidente degli Stati Uniti d’America che dovrà “gestire” la scoperta di due astronomi circa la presenza di un asteroide killer diretto verso la Terra.

5. ARIANA DE BOSE (WEST SIDE STORY)

Ariana DeBose, conosciuta ai più per la sua promettente carriera teatrale a Broadway e per la sua partecipazione al musical targato Netflix The Prom, ha ottime chanche quest’anno di conquistare il “cuore” degli Academy complice la sua attesa performance nel film West Side Story firmato da Steven Spielberg, in cui interpreta Anita, il personaggio che nel 61′ fece guadagnare proprio all’attrice Rita Moreno che ne vestiva i panni, la statuetta per questa categoria.

4. RUTH NEGGA (PASSING)

A distanza di 5 anni dalla sua prima nomination come miglior attrice protagonista per Loving, Ruth Negga potrebbe ottenere una seconda candidatura agli Oscar, ma questa volta nella categorie delle supporter, grazie alla sua applaudita prova nella pellicola Passing di Rebecca Hall, presentata con successo all’ultimo Sundance Film Festival. In questo film interpreta Clare, una donna afroamericana che finge di essere “bianca” per sfuggire al pregiudizio razziale.

3. KIRSTEN DUNST (THE POWER OF THE DOG)

Quest’anno Kirsten Dunst potrebbe ottenere la prima nomination agli Oscar della sua carriera colmando la delusione del 2012 quando fu snobbata dagli Academy nonostante la sua incredibile performance nella pellicola di Lars Von Trier, Melancholia, che le fece conquistare non solo il premio come miglior attrice al Festival di Cannes di quell’anno ma anche un prezioso National Society of Film Critics Award. La sua prima candidatura potrebbe arrivare grazie alla sua prova nell’ultimo film di Jane Campion, The Power of the Dog, in cui interpreta Rose, la nuova moglie di uno dei fratelli Burbank, il cui arrivo all’inizio viene percepito come una sorta di minaccia ad uno schema radicato di valori.

2. ANN DOWD (MASS)

Conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie TV drammatica The Handmaid’s Tale nei panni di zia Lydia Clements, con cui ha vinto nel 2017 un Emmy Award e nel 2018 un Critics Choice Award nella categoria Best Supporting Actress e particolarmente apprezzata dalla critica americana per la sua interpretazione nel film Compliance con cui ha vinto nel 2012 un National Board of Review, Ann Dowd potrebbe finalmente entrare in lizza per l’Oscar grazie alla sua performance nell’atteso film Mass in cui interpreta una madre di una delle due coppie di genitori che decide di confrontarsi nel tentativo di andare avanti dopo la tragedia che ha coinvolto i loro figli.

1. MARLEE MATLIN (CODA)

Marlee Matlin potrebbe diventare la prima e unica attrice sorda a vincere per la seconda volta l’Oscar dopo aver già conquistato l’ambita statuetta nel 1987 nel film cult Figli di un Dio minore nella categoria Miglior attrice protagonista. L’occasione è offerta dalla sua ultima interpretazione nell’applaudito remake del film francese La famiglia Bélier, dal titolo Coda di Sian Heder che ha già all’attivo 4 premi al Sundance Film Festival (Audience Award, Directing Award, Grand Jury Prize, U.S. Dramatic Special Jury Award). In questo film la Matlin interpreta la madre sorda di una giovane, unico membro udente della sua famiglia che deve prendere una decisione difficile che riguarda la sua vita: continuare ad aiutare la sua famiglia o perseguire il suo sogno?

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