Oscar 2024: i 25 migliori film internazionali da tenere d’occhio (previsioni ottobre)

Previsioni Oscar 2024: quali sono i film internazionali che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi nella categoria Best International Film?

Per la categoria Miglior film internazionale sono state inviate 87 proposte entro la data di scadenza del 2 ottobre, ma è possibile che nella lista definitiva, che sarà pubblicata dall’Academy alla fine di questo mese, compaiano ancora altri Paesi che non hanno ancora ufficializzato la loro partecipazione.

In tal senso sono attese altre 5 presentazioni che però non sono state ancora rese note nonostante sia scaduto il periodo di consegna: Cambogia (31 luglio), Camerun (5 agosto), Malta (17 settembre), Pakistan (1 settembre), Uganda (31 agosto).

Siamo comunque lontani dalle 92 presentazioni dello scorso anno a causa di una serie di controversie nazionali che hanno spinto molte delegazioni a non inviare un proprio film. Tra i dietro-front più eclatanti spiccano quelli dei comitati di selezione del Kazakistan e del Kosovo che hanno deciso di non indicare nessuno dei film presentati alla pre-selezione.

Invece tra le contestazioni interne spicca sicuramente quello che è accaduto in Iran, con la Iranian Independent Filmmaker Association (IIFMA), che ha chiesto al proprio Paese di prendere in considerazione un film alternativo sostenendo che The Night Guardian non riflette in alcun modo il lavoro dell’anno dei registi iraniani, che lavoravano in gran parte in esilio dopo essere stati imprigionati, interrogati e intimiditi.

Quest’anno la vera sfida è prevedere la cinquina, perché sulla carta il grande favorito alla vittoria è l’acclamato dramma sull’Olocausto di Jonathan Glazer, The Zone of Interest (Regno Unito), vincitore del Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes che potrebbe conquistare la candidatura anche in altre categorie (7/8) e quindi non solo per il Miglior film internazionale, ma anche per il miglior film e la miglior regia.

Ad inseguirlo c’è la Francia con The Taste of Things, scelta inizialmente contestata in patria dalla stessa regista dell’altro film in lizza Anatomy of a Fall ma che si sta invece rivelando vincente considerando la sua posizione nelle previsioni.

Dietro di loro si confermano come potenziali competitors: l’inno alla gratitudine di Wim Wenders, Perfect Days in rappresentanza del Giappone, vincitore all’ultimo Festival di Cannes del premio per il Miglior attore assegnato a Kôji Yakusho, e il vincitore di 5 German Film Awards, il dramma scolastico The Teachers’ Lounge di İlker Çatak presentato con successo all’ultimo Festival di Berlino. Senza dimenticare il film rivelazione di Lila Avilés, Totem (Messico), la riflessione di Pawo Choyning Dorji sul conflitto tra democratizzazione e religione in The Monk and the Gun (Bhutan) e il western della landa di Nikolaj Arcel, The Promise Land (Danimarca) presentato a Venezia 80‘. Per Io Capitano invece, scelto per rappresentare l’Italia, crescono le quotazioni per entrare almeno nella shortlist dei 15 semifinalisti che sarà annunciata il 21 dicembre.

STATISTICHE PRESENTAZIONI

Nella classifica dei Paesi che sono stati scelti per il maggior numero di festival chiave spicca sicuramente il Regno Unito (7) seguito da Finlandia (6), Francia (5), Argentina (5), Danimarca (5), Islanda (5), Palestina (4) mentre tra i festival da cui provengono il maggior numero di film presentati per la competizione internazionale emerge sicuramente il Toronto International Film Festival con 20 presentazioni, seguito dal Festival di Cannes (18), dal London Film Festival (14), dal San Sebastian International Film Festival (12) e dal Festival di Venezia (10) (metà proveniente dalla sezione Orizzonti). Inoltre su 86 proposte abbiamo 14 documentari, 12 opere prime e 3 film d’animazione.

-DOCUMENTARIO (13): Estonia, Canada, Tunisia, Brasile, Marocco, Ucraina, Slovacchia, Panama, Palestina, Norvegia, Albania, Austria, Irlanda

-OPERA PRIMA (12): Svizzera, Cile, Bosnia Erzegovina, Croazia, Montenegro, Lettonia, Moldavia, Venezuela, Senegal, Mongolia, Costarica

-ANIMAZIONE (3): Ungheria, Polonia, Filippine

Lo scorso anno 4 film su 5 che ho indicato nelle previsioni di settembre 2022 hanno ottenuto la nomination all’Oscar: Close (2°), All Quiet on the Western Front (3°), Argentina, 1985 (5°), EO (13°), The Quiet Girl (14°).

Allora, occhio alla lista!

Quali sono i 25 migliori film che possono ambire ad una nomination agli Oscar nella categoria Best International Film?

25. Pictures of Ghosts (BRASILE)

REGIA: Kleber Mendonça Filho

TRAMA: è un documentario ambientato nel centro di Recife, nel XX secolo. Nel corso di 1 ora e 33 minuti riunendo immagini d’archivio, fotografie e filmati in movimento, il doc cerca di esplorare la storia del centro cittadino, raccontata dalle sale cinematografiche che muovevano la popolazione e ne dettavano i comportamenti. Descritto come un viaggio multidimensionale attraverso il tempo, il suono, l’architettura e il cinema, “Pictures of Ghosts” è ambientato nel paesaggio urbano di Recife, situato nella capitale costiera brasiliana di Pernambuco. Avendo ospitato sogni e progresso, questi luoghi hanno anche incarnato un’importante trasformazione delle pratiche sociali.

FESTIVAL (1): Festival di Cannes

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Brasile è riuscito a conquistare la candidatura 4 volte. La parola data di Anselmo Duarte (1962), Il Quadriglio di Fabio Barreto (1996), 4 giorni a settembre di Bruno Barreto (1998), Central do Brazil di Walter Salles (1999). Nel 2008 ha sfiorato la sua quinta candidatura entrando nella shortlist dei semifinalisti con L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza di Cao Hamburger.

24. Do Not Expect Too Much from the End of the World (ROMANIA)

REGIA: Radu Jude

TRAMA: Un assistente di produzione deve filmare un video sulla sicurezza richiesto dalla multinazionale dove lavora, ma un intervistato fa una dichiarazione che lo costringe a reinventare e adattare tutto con la narrativa dell’azienda.

FESTIVAL (1): Locarno Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Romania ha conquistato 1 nomination con il pluripremiato documentario Colectiv diretto da Alexander Nanau che riuscì ad entrare anche nella cinquina per il miglior documentario. Solo 1 volta è riuscita poi ad entrare nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura e cioè nel 2013 con Oltre le colline di Cristian Mungiu.

23. The Mother of All Lies (MAROCCO)

REGIA: Asmae El Moudir

TRAMA: La ricerca della verità di una donna marocchina si intreccia con una rete di bugie nella sua storia familiare. Come figlia e regista, fonde la storia personale e nazionale mentre riflette sui Bread Riots del 1981, tracciando collegamenti con il Marocco moderno.

FESTIVAL (2): Festival di Cannes (Un Certain Regard – miglior regia, miglior documentario), Toronto International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Marocco non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale, sfiorando la candidatura 2 volte. Nel 2012 con il film Omar m’a tuer di Roschdy Zem e nel 2023 con The Blue Caftan di da Maryam Touzani entrambi inseriti nella shortlist dei semifinalisti.

22. Smoke Sauna Sisterhood (ESTONIA)

REGIA: Anna Hints

TRAMA: Nell’oscurità di una sauna, le donne condividono i loro segreti e le loro esperienza più intime, lavando via la vergogna intrappolata nei loro corpi e riguadagnando la loro forza attraverso un senso di comunione e di sorellanza.

FESTIVAL (3): Sundance Film Festival (miglior regia – World Cinema Documentary), San Francisco International Film Festival (miglior documentario), Seattle International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Estonia ha conquistato una sola nomination e cioè nel 2014 grazie al toccante film Tangerines di Zaza Urushadze. Solo 1 volta poi è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura e cioè con Tõde ja õigus di Tanel Toom.

21. Four Daughters (TUNISIA)

REGIA: Kaouther Ben Hania 

TRAMA: Tra la luce e l’oscurità c’è Olfa, una donna tunisina e madre di quattro figlie. Un giorno, le sue due figlie maggiori scompaiono. Sono partite per la Libia per unirsi all’ISIS dopo essersi radicalizzate. Per colmare la loro assenza, la regista Kaouther Ben Hania invita attrici professioniste e inventa un’esperienza cinematografica unica che solleverà il velo sulle storie di vita di Olfa e delle sue figlie. Un viaggio intimo di speranza, ribellione, violenza, trasmissione e sorellanza che metterà in discussione le fondamenta stesse delle loro convinzioni.

FESTIVAL (1): Festival di Cannes

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Tunisia ha conquistato una sola nomination e cioè nel 2021 con L’uomo che vendette la sua pelle con Yahya Mahayni e Monica Bellucci diretto da Kaouther Ben Hania che a sorpresa rispetto alle previsioni riuscì ad entrare nella cinquina finale.

20. Amerikatsi (ARMENIA)

REGIA: Michael A. Goorjian

TRAMA: Il rimpatriato armeno-americano Charlie Bakhchinyan viene arrestato per l’assurdo crimine di aver indossato una cravatta nell’Armenia sovietica. Solo in isolamento, scopre presto che dalla finestra della sua cella può vedere un condominio vicino alla prigione. Osservando la coppia nativa armena che vive nell’appartamento, giorno dopo giorno, Charlie scopre presto tutto ciò per cui è tornato in Armenia.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Armenia non ha mai conquistato la candidatura.

19. Godland (ISLANDA)

REGIA: Hlynur Pálmason

TRAMA: Alla fine del XIX secolo, un sacerdote danese si reca in una parte remota dell’Islanda per costruire una chiesa e fotografare la sua gente. Ma più si addentra nel paesaggio, più si allontana dalla sua missione e dalla sua moralità.

FESTIVAL (5): Festival di Cannes 2022 (Un Certain Regard), Toronto International Film Festival 2022Chicago International Film Festival 2022 (miglior film, miglior fotografia), San Sebastián International Film Festival 2022, London Film Festival 2022 (Menzione speciale).

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Islanda ha conquistato 1 nomination e cioè nel 1992 con il film Children of Nature di Friðrik Þór Friðriksson. 2 volte è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: nel 2013 con The Deep di Baltasar Kormákur e nel 2022 con Lamb di Valdimar Jóhannsson.

18. Housekeeping for Beginners (MACEDONIA DEL NORD)

REGIA: Goran Stolevski 

TRAMA: Una storia che esplora le verità universali della famiglia, sia quelle in cui nasciamo sia quelle che scopriamo da soli. Dita non ha mai voluto diventare madre, ma le circostanze la costringono a crescere le due figlie della sua ragazza, la piccola piantagrane Mia e l’adolescente ribelle Vanesa. Segue una battaglia di volontà mentre i tre continuano a scontrarsi e diventano un’improbabile famiglia che deve lottare per restare insieme.

FESTIVAL (3): Festival di Venezia (Orizzonti – Queer Lion), Mill Valley Film Festival, London Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Macedonia del Nord ha ottenuto 2 nomination in questa categoria: nel 1994 grazie al meraviglioso film di Milcho Manchevski dal titolo Prima della Pioggia e nel 2019 con il documentario Honeyland di T. Kotevska e Ljubomir Stefanov che ottenne anche la nomination nella categoria miglior documentario attestandosi come il primo doc ad conquistare la doppia candidatura.

17. Banel & Adama (SENEGAL)

REGIA: Ramata-Toulaye Sy

TRAMA: I giovani Banel e Adama vivono in uno sperduto villaggio nel Nord del Senegal. Nonostante i due abbiano un carattere molti diverso, Adama e Banel si innamorano e decidono di lasciare le rispettive famiglie di origine per vivere insieme. Tuttavia, quando Adama rifiuta il suo diritto di nascita di diventare il capo del villaggio, il loro amore viene ostacolato.

FESTIVAL (3): Festival di Cannes, Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Senegal su 4 proposte, 2 volte è riuscito ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2017 con Félicité di Alain Gomis e nel 2019 con Atlantics di Mati Diop.

16. The Peasants (POLONIA)

REGIA: Dorota Kobiela e Hugh Welchman

TRAMA: tratto dall’omonimo romanzo di Władysław Reymont, vincitore del Premio Nobel, è stato prodotto utilizzando la tecnica dell’animazione dipinta, simile a Loving Vincent. Si tratta di un suggestivo dramma storico incentrato sul destino di una comunità ruralenelle mani di una contadina dell’inizio del XX secolo che crea scompiglio sposando un uomo ricco e anziano.

FESTIVAL (2): Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Polonia ha conquistato 13 nomination vincendo l’ambita statuetta solo una volta e cioè nel 2015 con il film Ida di Pavel Pawlikowski.

15. The Delinquents (ARGENTINA)

REGIA: Rodrigo Moreno

TRAMA: L’impiegato di banca Morán progetta di rubare abbastanza soldi per non lavorare mai più, poi confessa e sconta la prigione mentre il suo collega nasconde i soldi. Ben presto, sotto la pressione delle indagini, il complice Román incontra una donna che lo trasformerà per sempre…

FESTIVAL (5): Festival di Cannes (Un Certain Regard), Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival, Chicago International Film Festival, San Sebastián International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Argentina ha conquistato 8 candidature vincendo l’ambita statuetta 2 volte: nel 1986 con La storia ufficiale di Luis Penzo e nel 2010 con Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella.

14. 20 Days in Mariupol (UCRAINA)

REGIA: Mstislav Chernov

TRAMA: racconta la storia dei venti giorni che Chernov trascorse con i suoi colleghi nell’assediata Mariupol dopo che la Russia iniziò l’invasione dell’Ucraina.

FESTIVAL (2): Sundance Film Festival (World Cinema – Documentary – Premio del pubblico), Seattle International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Ucraina non ha mai conquistato la nomination.

13. Shayda (AUSTRALIA)

REGIA: Noora Niasari

TRAMA: Shayda si è trasferita in Australia con sua figlia di 6 anni e suo marito Hossein, ma gli abusi e i maltrattamenti quotidiani diventano insopportabili, costringendola a rifugiarsi con sua figlia in un centro di accoglienza per donne nella paura che suo marito possa scoprire dove si trovino.

FESTIVAL (2): Sundance Film Festival (World Cinema Dramatic), Locarno International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Australia ha ottenuto 1 sola nomination nel 2017 per il film Tanna di Martin Butler e Bentley Dean. 1 sola volta poi entrata nella short-list dei semifinalisti ma senza riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2010 con il film Samson and Delilah di Warwick Thornton.

12. Io Capitano (ITALIA)

REGIA: Matteo Garrone

TRAMA: è il viaggio avventuroso di Seydou e Moussa, due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

FESTIVAL (1): Festival di Venezia (Leone d’Argento – Miglior regia, Marcello Mastroianni Award, La Pellicola d’Oro – miglior scenografia, UNESCO Award, FEDIC Award, PASINETTI Award, Green Drop Award, impACT Award, Lanterna Magica Award, Leoncino d’Oro Agiscuola Award, SIGNIS Award, Sountrack Stars Award).

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Italia ha conquistato in questa categoria 29 candidature, vincendo la statuetta 11 volte (escludendo i 3 Oscar onorari): La strada, Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, Ieri, oggi e domani, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il giardino dei Finzi Contini, Amarcord, Nuovo cinema Paradiso, Mediterraneo, La vita è bella, La grande bellezza. Solo 1 volta è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura e cioè nel 2008 con La sconosciuta di Giuseppe Tornatore.

11. About Dry Grasses (TURCHIA)

REGIA: Nuri Bilge Ceylan

TRAMA: Samet è un insegnante che viveva a Istanbul ma da anni è stato assegnato ad un nuovo incarico in un remoto villaggio dell’Anatolia occidentale. Ritorna dalle vacanze per il semestre invernale. Lui e il suo collega e compagno di stanza Kenan vengono però presto accusati di comportamento inappropriato da due alunne.

FESTIVAL (3): Festival di Cannes, Toronto International Film Festival, New York Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Turchia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale. Ha sfiorato solo una vola la candidatura: nel 2008 con il film Three Monkeys dello stesso Nuri Bilge Ceylan che fu selezionato nella short list dei semifinalisti.

10. Fallen Leaves (FINLANDIA)

REGIA: Aki Kaurismäki

TRAMA: Ansa è single e vive a Helsinki. Lavora in un supermercato, rifornendo gli scaffali. Una notte incontra per caso Holappa, un’altrettanto solitaria lavoratrice che ha un problema con l’alcol. Contro ogni previsione e incomprensione, cercano di costruire una relazione.

FESTIVAL (6): Festival di Cannes (Premio della Giuria), San Sebastián International Film Festival (FIPRESCI), New York Film Festival, Telluride Film Festival, Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Finlandia ha conquistato una sola nomination nel 2003 grazie al meraviglioso film di Aki KaurismäkiL’uomo senza passatosenza però riuscire a vincere l’ambita statuetta. 2 volte è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: nel 2016 con Miekkailija di Klaus Härö e nel 2022 con Compartment No. 6 di Juho Kuosmanen.

9. The Settlers (CILE)

REGIA: Felipe Gálvez Haberle

TRAMANel 1893, Segundo, un meticcio cileno, MacLennan, un capitano dell’esercito inglese; e Bill, un mercenario americano ; intraprendere una spedizione a cavallo per delimitare e reclamare le terre che lo Stato ha concesso a José Menéndez. Quella che sembra una spedizione amministrativa si trasforma in una violenta caccia agli Onas, i nativi dell’arcipelago della Terra del Fuoco.

FESTIVAL (3): Festival di Cannes, San Sebastian International Film FestivalToronto International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Cile ha conquistato 2 candidature: la prima nel 2012 con No di Pablo Larrain e la seconda (quella vincente) nel 2017 con Una donna fantastica di Sebastian Lelio. 1 sola volta è entrato nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura e cioè nel 2021 con il doc di Maite Alberdi, El agente Topo.

8. Society of the Snow (SPAGNA)

REGIA: JA Bayona

TRAMA: Il volo di una squadra di rugby si schianta sulle Ande. I pochi passeggeri che sopravvivono si trovano in uno degli ambienti più estremi al mondo a dover fare delle scelte estreme.

FESTIVAL (2): Festival di Venezia (film di chiusura), San Sebastian International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Spagna ha conquistato 20 nomination e collezionato ben 4 statuette: Volver a empezar di José Luis Garci (1982), Belle Epoque di Fernando Trueba (1993), Tutto su mia madre di Pedro Almodovar (1999), Mare Dentro di Alejandro Amenabar (2004). sono le volte in cui è entrata nella short-list: nel 2007 con Volver di Pedro Almodovar, nel 2011 con También la lluvia di Icíar Bollaín, nel 2022 con Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa.

7. The Promised Land (DANIMARCA)

REGIA: Nikolaj Arcel

TRAMA: Nel 1755, lo squattrinato capitano Ludvig Kahlen parte alla conquista delle aspre e desolate lande danesi con un obiettivo apparentemente impossibile: costruire una colonia in nome del Re. In cambio, riceverà per sé un titolo reale disperatamente desiderato. Ma l’unico sovrano della zona, lo spietato Frederik de Schinkel, ha la presuntuosa certezza che questa terra gli appartenga. Quando De Schinkel viene a sapere che la cameriera Ann Barbara e il marito servitore sono fuggiti per rifugiarsi da Kahlen, il privilegiato e perfido sovrano giura vendetta, facendo tutto ciò che è in suo potere per scoraggiare il capitano. Kahlen non si lascerà intimidire e ingaggerà una battaglia impari, rischiando non solo la sua vita, ma anche quella della famiglia di emarginati che si è venuta a formare intorno a lui. 

FESTIVAL (5): Festival di Venezia, Toronto International Film Festival, Telluride Film Festival, San Sebastian International Film Festival, Mill Valley Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Danimarca ha conquistato 14 nominations e vinto 4 statuette: nel 1987 con Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel, nel 1988 con Pelle alla conquista del mondo di Bille August, nel 2010 con Un mondo migliore di Susanne Bier, nel 2020 con Un altro giro di Thomas Vinterberg. 3 volte è riuscita ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2012 con SuperClásico di Ole Christian Madsen, nel 2019 con The Guilty di Gustav Möller, nel 2023 con Holy Spider diretto da Ali Abbasi.

6. The Monk and the Gun (BHUTAN)

REGIA: Pawo Choyning Dorji

TRAMA: Un americano viaggia in Bhutan alla ricerca di un tesoro e incontra un giovane monaco che vaga attraverso le montagne serene, incaricato dal suo insegnante di “rimettere le cose a posto”.

FESTIVAL (2): Telluride Film Festival, Toronto International Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Bhutan ha ottenuto 1 candidatura nel 2022 con il meraviglioso Lunana: A Yak in the Classroom dello stesso Pawo Choyning Dorji che era già stato presentato l’anno prima ma fu squalificato per problemi di ammissibilità.

5. Totem (MESSICO)

REGIA: Lila Avilés

TRAMA: racconta la storia di Sol, una bambina di sette anni, che trascorre la giornata a casa di suo nonno, per una festa a sorpresa per il padre di Sol, Tonatiuh. Mentre la luce del giorno svanisce, Sol capisce che il suo mondo sta per cambiare radicalmente…

FESTIVAL (3): Festival di Berlino, San Sebastian International Film Festival, BFI London Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Messico ha al suo attivo 9 nominations e 1 statuetta vinta grazie alla pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma (che poi ha conquistato anche l’Oscar per la miglior fotografia e la miglior regia). 3 volte il Messico è riuscito ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2009 con Arráncame la vida di Roberto Sneider, nel 2021 con Non sono più qui di Fernando Frías de la Parra, e nel 2022 con Prayers for the Stolen di Tatiana Huezo.

4. The Teachers’ Lounge (GERMANIA)

REGIA: İlker Çatak

TRAMA: Quando uno dei suoi studenti viene sospettato di furto, l’insegnante Carla Nowak decide di andare a fondo della questione. Stretta tra i suoi ideali e il sistema scolastico, le conseguenze delle sue azioni minacciano di distruggerla.

FESTIVAL (2): Festival di BerlinoTelluride Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Germania ha ottenuto per questa categoria 21 nomination conquistando l’ambita statuetta 4 volte: nel 1979 con Il tamburo di latta di Volker Schlondorff (Germania Ovest), nel 2002 con Nowhere in Africa di Caroline Link, nel 2006 con Le vite degli altri di Floriana Henckel von Donnersmarck, nel 2023 con All Quiet on the Western Front di Edward Berger. Ben 5 volte invece è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: Pina di Wim Wenders (2012), Two Lives di Georg Mass e Judith Kaufmann (2014), Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (2016), Oltre la notte di Fatih Akin (2018) e I’m Your Man di Maria Schrader (2022).

3. Perfect Days (GIAPPONE)

REGIA: Wim Wenders

TRAMA: Hirayama lavora come addetto alle pulizie di bagni a Tokyo. Sembra contento della sua vita semplice. Segue una quotidianità strutturata e dedica il suo tempo libero alla passione per la musica e i libri. Hirayama ha anche una passione per gli alberi e li fotografa. Gran parte del suo passato viene gradualmente rivelato attraverso una serie di incontri inaspettati.

FESTIVAL (2): Festival di CannesToronto International Film Festival.

OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar il Giappone ha conquistato 14 nomination vincendo 2 volte la statuetta. Nel 2009 con Departures di Yōjirō Takita e nel 2022 con Drive my car di Ryusuke Hamaguchi che ha conquistato anche la nomination nelle categorie film, regia, adattamento. Nel 2011 è entrato nella short-list dei semifinalisti con Confessions di Netsuya Nakashima ma senza poi riuscire ad ottenere la nomination.

2. The Taste of Things (FRANCIA)

REGIA: Trần Anh Hùng

TRAMA: Le vite e le lotte di Eugenie, stimata cuoca, e Dodin, il buongustaio con cui ha lavorato negli ultimi vent’anni.

FESTIVAL (5): Festival di Cannes (miglior regia), San Sebastian International Film Festival, BFI London Film Festival, New York Film Festival, Mill Valley Film Festival.

OSCAR STORY: Nella storia degli Oscar la Francia ha ottenuto ben 38 nominations e 9 Oscar per questa categoria, escludendo le 3 statuette onorarie assegnate tra il 48′ e il 52′ ai due film di René Clement (Au-delà des grilles, Jeux interdits) e a Monsieur Vincent di Maurice Cloche. 4 sono le volte che è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2007 con Un po’ per caso, un po’ per desiderio di Daniele Thompson, nel 2013 con Quasi Amici di Eric Toledano e Olivier Nakache, nel 2021 con Deux di Filippo Meneghetti, nel 2023 con Saint Omer.

1. The Zone of Interest (REGNO UNITO)

REGIA: Jonathan Glazer

TRAMA: Un comandante del campo di Auschwitz e sua moglie costruiscono per sé e per la loro piccola famiglia il loro paradiso a pochi passi dall’orrore. Quando un cambiamento arriva a minacciare tutto ciò che hanno costruito, sua moglie si rifiuta di lasciare la casa dei loro sogni. Il titolo The Zone of Interest si riferisce a come i tedeschi chiamarono l’area di 40 chilometri quadrati che circondava il campo di concentramento di Auschwitz. È un film unico sull’Olocausto perché racconta ciò che c’era dall’altra parte di un muro che separava il più orribile omicidio di massa dalla vita quasi bucolica di coloro che lo hanno causato.

FESTIVAL (7): Festival di Cannes (Grand Prix, FIPRESCI, Cannes Sountrack Award e il premio tecnico CST Artist), Toronto International Film Festival, Telluride Film Festival, San Sebastian International Film Festival, New York Film Festival, BFI London Film Festival, Mill Valley Film Festival.

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Regno Unito ha conquistato 2 candidature: nel 1993 con Hedd Wyn di Paul Turner e nel 1999 con Solomon and Gaenor di Paul Morrison.

Elenco delle candidature per la 96a edizione degli Academy Awards per il miglior lungometraggio internazionale:

  1. Svizzera: Thunder di Carmen Jaquier
  2. Corea del Sud: Concrete Utopia di Tae-hwa Eom
  3. Estonia: Sauna Smoke Sisterhood di Anna Hints
  4. Uruguay: Family Album di Guillermo Rocamora
  5. Germania: The Teachers’ Lounge di İlker Çatak
  6. Cile: The Settlers di Felipe Gálvez Haberle
  7. Canada: Rojek di Zaynê Akyol 
  8. Perù: The Erection of Toribio Bardelli di Adrián Saba
  9. Colombia: A Male di Fabián Hernández
  10. Australia: Shayda di Noora Niasari 
  11. Taiwan: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao 
  12. Tunisia: Four Daughters di Kaouther Ben Hania 
  13. Giappone: Perfect Days di Wim Wenders
  14. Bolivia: The Visitor di Martín Boulocq
  15. Bosnia Erzegovina: Excursion di Una Gunjak
  16. Olanda: Sweet Dreams di Ena Sendijarević 
  17. Croazia: Traces di Dubravka Turic
  18. Lituania: Slow di Marija Kavtaradze
  19. Bulgaria: Blaga’s Lessons di Stefan Komandarev
  20. Bhutan: The Monk and The Gun di Pawo Choyning Dorji
  21. Romania: Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude
  22. Ungheria: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
  23. Turchia: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
  24. Slovenia: Riders di Dominika Menceja
  25. Yemen: The Burdened di Amr Gamal
  26. Iraq: Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
  27. Israele: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
  28. Armenia: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
  29. Islanda: Godland di Hlynur Pálmason
  30. Brasile: Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho
  31. Indonesia: Autobiography di Makbul Mubarak 
  32. Repubblica Ceca: Brothers di Tomáš Mašín
  33. Finlandia: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki
  34. Macedonia del Nord: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski 
  35. Montenegro: Sirin di Senad Šahmanović
  36. Lettonia: My Freedom di Ilze Kunga-Melgaile
  37. Grecia: Behind the Haystacks di Asimina Proedrou
  38. Portogallo: Bad Living di João Canijo
  39. Belgio: Omen di Baloji 
  40. Georgia: Citizen Saint di Tinatin Kajrishvili
  41. Lussemburgo: The Last Ashes di Loïc Tanson 
  42. Marocco: The Mother of All Lies di Asmae El Moudir
  43. Ucraina: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov
  44. Nepal: Halkara di Bikram Sapkota
  45. Egitto: Voy Voy Voy di Omar Hilal
  46. Slovacchia: Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík
  47. Spagna: Society of the Snow di JA Bayona
  48. Italia: Io Capitano di Matteo Garrone
  49. Iran: The Night Guardian di Reza Mirkarimi
  50. Panama: Tito, Margot & Me di Mercedes Arias & Delfina Vidal
  51. Paraguay: The Last Runway 2, Commando Yaguarete di Armando Aquino e Mauricio Rial
  52. Regno Unito: The Zone of Interest di Jonathan Glazer
  53. Francia: The Taste of Things di Trần Anh Hùng
  54. Svezia: Opponent di Milad Alami
  55. Palestina: Bye Bye Tiberias di Lina Soualem
  56. Norvegia: Songs Of Earth di Margreth Olin
  57. Bangladesh: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
  58. Polonia: The Peasants di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
  59. Messico: Totem di Lila Avilés
  60. Albania: Alexander di Ardit Sadiku
  61. Sudan: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani
  62. Danimarca: The Promised Land di Nikolaj Arcel
  63. Moldavia: Thunders di Ioane Bobeica
  64. Vietnam: Glorious Ashes di Bùi Thạc Chuyên
  65. India: 2018 di Giuda Anthany Joseph
  66. Kenya: Mvera di Daudi Anguka
  67. Serbia: Because My Thoughts Are Struggling di Milorad Milinković
  68. Austria: Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
  69. Venezuela: The Shadow of the Sun di Miguel Ángel Ferrer
  70. Giordania: Inshallah A Boy di Amjad Al Rasheed
  71. Singapore: The Breaking Ice di Anthony Chen
  72. Filippine: The Missing di Carl Joseph Papa
  73. Argentina: The Delinquents di Rodrigo Moreno
  74. Senegal: Banel & Adama di Ramata-Toulaye Sy
  75. Mongolia: City of Wind di Lkhagvadulam Purev-Ochir
  76. Costarica: I Have Electric Dreams di Valentina Maurel
  77. Malesia: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu
  78. Irlanda: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly e Garry Keane
  79. Thailandia: Not Friends di Atta Hemwadee
  80. Namibia: Under The Hanging Tree di Perivi Katjavivi
  81. Nigeria: Mami Wata di CJ Obasi
  82. Burkina Faso: Sira di Apolline Traoré
  83. Sud Africa: Music is My Life di Mpumi Mbele
  84. Cina: The Wandering Earth 2 di Frant Gwo
  85. Camerun: Half Heaven di Enah Johnscott
  86. Cuba: Nelsito’s World di Fernando Perez
  87. Arabia Saudita: Alhamour H.A. di Abdulelah Alqurashi
  88. Pakistan: In Flames di Zarrar Kahn
  89. Repubblica Dominicana: Cuarencena di David Maler

Dalla lista sono stati esclusi i film di 3 Paesi, considerati dall’Academy non idonei rispetto alle regole di ammissibilità:

  1. Tagikistan: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
  2. Kirghizistan: This Is What I Remember di Aktan Arym Kubat
  3. Hong Kong: Light Never Goes Out di Anastasia Tsang

RANKING FESTIVAL

-TORONTO (21): Svizzera, Corea del Sud, Cile, Giappone, Olanda, Bhutan, Turchia, Islanda, Finlandia, Marocco, Regno Unito, Palestina, Norvegia, Polonia, Danimarca, Giordania, Singapore, Argentina, Senegal, Mongolia, Pakistan

CANNES (19): Cile, Colombia, Tunisia, Giappone, Turchia, Islanda, Brasile, Finlandia, Belgio, Marocco, Regno Unito, Francia, Sudan, Giordania, Singapore, Argentina, Senegal, Malesia, Pakistan

LONDRA (14): Islanda, Finlandia, Macedonia del Nord, Belgio, Regno Unito, Francia, Palestina, Polonia, Messico, Sudan, Giordania, Argentina, Senegal, Malesia

SAN SEBASTIAN (12): Svizzera, Cile, Colombia, Islanda, Finlandia, Spagna, Regno Unito, Francia, Messico, Danimarca, Argentina, Costarica

VENEZIA (10): Iraq (Orizzonti Extra 2022), Indonesia (Orizzonti 2022), Macedonia del Nord (Orizzonti), Slovacchia (Giornata degli autori), Spagna, Italia, Palestina (Giornate degli autori), Danimarca, Austria (Orizzonti 2022), Mongolia (Orizzonti)

LOCARNO (6): Svizzera, Australia, Bosnia Erzegovina, Olanda, Romania, Costarica

-BERLINO (5): Germania, Yemen, Portogallo, Svezia, Messico

TELLURIDE (5): Germania, Bhutan, Finlandia, Regno Unito, Danimarca

MILL VALLEY (5): Macedonia del Nord, Regno Unito, Francia, Sudan, Danimarca

SUNDANCE (4): Estonia, Australia, Lituania, Ucraina

SEATTLE (4): Estonia, Iraq, Ucraina, Svezia

NEW YORK (4): Turchia, Finlandia, Regno Unito, Francia

CHICAGO (3): Islanda, Palestina, Argentina

SAN FRANCISCO (2): Estonia, Costarica

TRIBECA (1): Bolivia

Maggior numero di Festival per ogni Paese: Messico (3), Turchia (3), Senegal (3), Giordania (3), Sudan (3), Macedonia del Nord (3), Cile (3), Estonia (3), Svizzera (3), Palestina (4), Islanda (5), Argentina (5), Danimarca (5), Francia (5), Finlandia (6), Regno Unito (7).

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