Si è appena conclusa la famosa Notte degli Oscar con la vittoria del pluripremiato road movie di Chloé Zhao Nomadland che si è aggiudicato 3 Oscar nelle categorie miglior film, miglior regia, miglior attrice dopo aver letteralmente dominato la Stagione dei Premi vincendo un numero vertiginoso di riconoscimenti: dal Leone d’Oro al Festival di Venezia dello scorso anno al Producers Guild of America Award. Per il resto c’è stata un’equa ripartizione dei premi con ben 6 film vincitori di 2 premi (The Father, Sound of Metal, Ma Rainey’s Black Bottom, Mank, Soul). Qualche sorpresa è arrivata per le categorie Miglior cortometraggio documentario, Miglior montaggio, Miglior canzone originale e soprattutto Miglior fotografia, mentre per le categorie Miglior attore e Miglior attrice abbiamo avuto lo stesso scenario dei BAFTA.
Quali verdetti sono stati confermati rispetto ai risultati dell’Awards Season?
MIGLIOR REGIA: tutto come previsto nella categoria Best Director dove ha vinto la favorita Chloé Zhao per il road movie Nomadland che le ha fatto guadagnare un numero impressionante di nominations e premi durante tutta l’Awards Season tra cui il prestigioso Directors Guild of America Award.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: nessun problema per Daniel Kaluuya che ha vinto come previsto nella categoria Best Supporting Actor per la sua prova nel film Judas and the Black Messiah dopo aver conquistato i 4 riconoscimenti chiave (SAG – Golden Globe – Critics Choice – BAFTA).
MIGLIOR COLONNA SONORA: nessuna sorpresa per il Best Original Score dove ha vinto il favorito dell’Awards Season, Soul, che poteva contare su un numero elevato di premi per la colonna sonora tra cui il Guild Music Supervisor Award e l’Hollywood Music in Media Award.
MIGLIOR SCENOGRAFIA: verdetto confermato nella categoria Best Production Design dove ha vinto il favorito Mank, dopo aver conquistato numerosi premi per la scenografia tra cui quelli assegnati dai sindacati di categoria come il Decorators Society of America Award e l’Art Directors Guild Award.
MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO: verdetto atteso nella categoria Best Makeup and Hairstyling con la vittoria di Ma Rainey’s Black Bottom dopo aver conquistato tra i vari riconoscimenti 2 MUAHS Awards (Best Period/Character Make-Up, Best Period/Character Hair Styling) assegnati dal sindacato dei truccatori e degli hair stylist.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE: il meraviglioso Soul targato Disney/Pixar ha vinto nella categoria Best Animated Feature dopo aver conquistato numerosissimi premi tra cui 7 Annie Awards.
MIGLIOR SONORO: verdetto confermato per il Best Sound laddove ha vinto il favorito Sound of Metal dopo aver conquistato numerosi riconoscimenti per il Miglior sonoro tra cui il Cinema Audio Society Award e l’Association of Motion Picture Sound Award assegnati dai sindacati di categoria.
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE: confermato il verdetto nella categoria Best International Feature Film dove ha vinto Another Round di Thomas Vinterberg. E’ il 4° Oscar per la Danimarca dopo averlo vinto con i film: Il pranzo di Babette, Pelle alla conquista del mondo, In un mondo migliore.
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: verdetto atteso nella categoria Best Visual Effects dove ha vinto Tenet di Christopher Nolan dopo aver conquistato numerosi riconoscimenti tra cui il BAFTA e il Critics Choice Award.
MIGLIORI COSTUMI: vittoria in linea con le previsioni nella categoria Best Costume Design laddove ha vinto la favorita della vigilia Ann Roth per Ma Rainey’s Black Bottom dopo aver conquistato numerosi premi tra cui i Costume Designers Guild Awards.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: il corto targato Netflix Two Distant Strangers che affronta con originalità le istanze del movimento Black Lives Matter, ha vinto nella categoria Best Live Action/Short Film. Aveva al suo attivo l’African-American Film Critics Association Award per il miglior cortometraggio.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: in linea con le previsioni della vigilia l’attrice sudcoreana Youn Yuh-jung (Yoon Yeo-jeong) ha vinto l’Oscar nella categoria Best Supporting Actress nel film rivelazione Minari, replicando il verdetto dei BAFTA e degli Spirit Awards oltre ad aver vinto più di 35 premi assegnati dalle associazioni dei critici americani.
MIGLIOR DOCUMENTARIO: il favorito doc targato Netflix dal titolo My Octopus Teacher (Il mio amico in fondo al mare) ha vinto l’Oscar nella categoria Best Documentary dopo aver conquistato il BAFTA e il Producers Guild Award of America Award.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE: il corto animato targato Netflix If Anything happens I Love You sul tema della perdita e dell’elaborazione del lutto ha vinto l’Oscar nella categoria Best Animated Short Film.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: verdetto confermato nella categoria Best Original Screenplay laddove ha vinto il pluripremiato script di Emerald Fennell Promising Young Woman dopo aver conquistato numerosi premi tra cui il Critics Choice Award e il Writers Guild Award assegnato dal sindacato americano degli sceneggiatori.
Quali sono i verdetti che hanno sorpreso rispetto ai risultati dell’Awards Season?
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Erik Messerschmidt per Mank ha conquistato la statuetta nella categoria Best Cinematography dopo aver ottenuto il Satellite Award e il prestigioso American Society of Cinematographers Award battendo il favorito Joshua James Richards per Nomadland che aveva dalla sua parte un numero vertiginoso di premi per la miglior fotografia tra cui il BAFTA e il National Society of Film Critics Award.
MIGLIOR ATTORE: Anthony Hopkins per The Father supera al fotofinisch il suo rivale Chadwick Boseman per Ma Rainey’s Black Bottome e vince il 2° Oscar della sua carriera dopo aver conquistato per questo ruolo vari premi tra cui il Boston Society of Film Critics Award, il Florida Film Critics Circle Award, il Capri Hollywood Award, il BIFA e il BAFTA.
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: l’adattamento vincitore del BAFTA e del Satellite Award, The Father, dell’applaudita piece teatrale “Le Père” dello stesso regista Florian Zeller (già adattato sul grande schermo nel 2015 da Philippe Le Guay per il film Florida) scritto a quattro mani con il premio Oscar per Le relazioni pericolose (Christopher Hampton) ha vinto nella categoria Best Adapted Screenplay superando il suo rivale Nomadland che poteva contare sul prestigioso USC Libraries Scripter Award, il riconoscimento che elegge ogni anno il miglior adattamento cinematografico di un’opera letteraria.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO: il doc Colette incentrato sul valore della memoria storica che mette in contatto una studentessa di storia con l’ex membro della Resistenza francese, Colette Marin-Catherine ha vinto a sorpresa nella categoria Best Documentary Short, battendo il favorito A love Song for Latasha, dedicato alla memoria di Latasha Harlins, un adolescente afroamericana uccisa ingiustamente il 16 marzo del 1991 in un negozio di Los Angeles nel quartiere di South Central.
MIGLIOR MONTAGGIO: alla fine Sound of Metal ha avuto la meglio per il Best Editing dopo aver vinto per questa categoria alcuni riconoscimenti come il BAFTA e il Critics Choice Award (vinto a pari merito proprio con il favorito The Trial of the Chicago 7).
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE: sorpresa nella categoria Best Original Song dove ha vinto la canzone “Fight For You” dal forte potere simbolico, tratta dal film Judas and the Black Messiah di H.E.R, Dernst Emile II e Tiara Thomas nonostante la sfida annunciata tra “Speak Now” tratta dal film One Night in Miami che aveva dalla sua parte il Critics Choice Award seguito da numerosi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani e la la canzone “Io Sì (Seen)” eseguita da Laura Pausini e scritta in collaborazione con la leggendaria Diane Warren per il film di Edoardo Ponti, La vita davanti a sé (The Life Ahead) che aveva vinto 2 Hollywood Music in Media Awards, il Satellite Award e il Golden Globe.
MIGLIOR ATTRICE: Frances McDormand ha vinto il 3° Oscar della sua carriera per la sua interpretazione nel film Nomadland dopo aver conquistato per questo ruolo numerosi riconoscimenti tra cui il BAFTA e il Satellite Award e battendo Carey Mulligan (Promising Young Woman) che aveva vinto molti premi tra cui il Critics’ Choice Award e il National Board of Review e Viola Davis (Ma Rainey’s Black Bottom) che poteva contare sul prestigioso SAG Award.
TOT OSCAR VINTI:
3 Oscar per NOMADLAND: miglior film, miglior regia, miglior attrice
2 Oscar per THE FATHER: miglior attore, miglior adattamento
2 Oscar per SOUND OF METAL: miglior sonoro, miglior montaggio
2 Oscar per MA RAINEY’S BLACK BOTTOM: migliori costumi, miglior trucco
2 Oscar per MANK: miglior scenografia, miglior fotografai
2 Oscar per JUDAS AND THE BLACK MESSIAH: miglior attore non protagonista, miglior canzone originale
2 Oscar per SOUL: miglior film d’animazione, miglior colonna sonora
1 Oscar per MINARI: miglior attrice non protagonista
1 Oscar per PROMISING YOUNG WOMAN: miglior sceneggiatura originale
1 Oscar TENET: migliori effetti speciali
1 Oscar ANOTHER ROUND: miglior film internazionale