Oscar 2021, le 12 migliori attrici non protagoniste da tenere d’occhio (previsioni novembre)

Oscar 2021, quali sono le attrici che possono ambire ad una nomination nella categoria miglior attrice non potagonista?

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Per l’inizio ufficiale della Stagione dei Premi manca davvero pochissimo, dato che nel mese di dicembre verranno assegnati i primi premi da parte delle associazioni dei critici americani che ci consentiranno di consolidare o cambiare le nostre previsioni. Attualmente sono state annunciate solo le candidature ai Gotham Awards che si riferiscono esclusivamente al cinema indipendente e che non prevedono l’assegnazione di premi nelle categorie supporter.

Rispetto alle previsioni del mese di Settembre “qualcosa è cambiato”, complice la posticipazione di alcune pellicole (Respect, West Side Story) unitamente ai primi giudizi della critica americana verso alcuni film che erano particolarmente attesi (Ammonite, Hillbilly Elegy, Rebecca). Gradualmente il cerchio si stringe e da 15 diventano 12 le attrici favorite per una candidatura agli Oscar nella categoria supporter tra conferme, delusioni e new entry. Scopriamole insieme!

Miglior attrice non protagonista: quali sono le supporter favorite per la nomination agli Oscar 2021?

10. LESLEY MANVILLE (LET HIM GO)

Resta stabile nella nostra shortlist la caratterista Lesley Manville, soprattutto dopo l’uscita nelle sale del film Let Him Go in cui interpreta una perfida matriarca che non vuole rinunciare alla tutela di suo nipote. Grazie a questa apprezzata performance, la Manville potrebbe ottenere la sua 2a nomination agli Oscar nella categoria supporter dopo averla conquistata nel 2018 per il raffinato lavoro di Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto

9. NATASHA LYONNE (UNITES STATES V. BILLIE HOLIDAY)

Natasha Lyonne potrebbe conquistare la prima candidatura agli Oscar della sua carriera, complice la sua attesa prova nell’ultimo film di Lee Daniels: The United States vs. Billie Holiday laddove veste i panni di Tallulah Bankhead, famosa più per la sua irrequieta vita personale che per la sua carriera d’attrice. In particolare ebbe una relazione segreta con la cantante jazz Billie Holiday (interpretata da Andra Day) a cui offrì il suo aiuto in una controversia legale per possesso di droga.

8. MARIA BAKALOVA (BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM)

L’emergente attrice bulgara Maria Bakalova potrebbe essere una delle sorprese di questa categoria, complice il forte apprezzamento da parte della critica americana per la sua intepretazione nel seguito dello spassoso film comico Borat, dal titolo Borat. The Subsequent Movie film targato Amazon Prime. La Bakalova ha preso parte anche ad un altro film potenzialmente in lizza per gli Oscar, dal titolo The Father scelto proprio dalla Bulgaria per la selezione per il Miglior Film Internazionale.

7. YOUN YUH-JUNG (MINARI)

Una delle grandi caratteriste del cinema asiatico, Youn Yuh-jung, vincitrice di numerosi premi in patria tra cui 2 preziosi Busan Film Critics Association Awards, potrebbe rivelrasi una delle outsider dell’Awards Season americana complice la sua prova nel film rivelazione dell’anno Minari di Lee Isaac Chung grazie al quale ha già conquistato una nomination ai Gotham Award.

6. SAOIRSE RONAN (AMMONITE)

Retrocede di qualche posizione rispetto alle previsioni del mese di settembre Saoirse Ronan, la cui interpretazione nel dramma passionale Ammonite di Francis Lee era particolarmente attesa dai critici americani che però dopo le prime proiezioni si sono divisi. In ogni caso la Ronan potrebbe conquistare la 5a candidatura agli Oscar della sua carriera dopo esserci andata molto vicina sia nel 2016 con la sua memorabile interpretazione in Brooklyn, e sia nel 2018 con la sua performance nella pellicola agrodolce di Greta Gerwig, Lady Bird, con cui vinse tra i vari premi tra cui un Golden Globe.

5. HELENA ZENGEL (NEWS OF THE WORLD)

Helena Zengel, la giovanissima rivelazione del film tedesco System Crasher, scelto lo scorso anno per rappresentare la Germania agli Oscar, difende la sua potenziale candidatura come miglior attrice restando saldamente nella cinquina delle favorite di questa categoria. Tutto merito della sua sua attesa performance nel nuovo film di Paul Grengrass, News of The World, ambientato nel selvaggio West. Nel film la Zengel interpreta la piccola Johanna Leonberger, un’orfana che viene “scortata” suo malgrado dal Capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks) che accetta di portarla dai suoi parenti in cambio di una cifra da capogiro.

4. ELLEN BURSTYN (PIECES OF A WOMAN)

La 6 volte candidata all’Oscar Ellen Burstyn, vincitrice nel 1975 della statuetta come miglior attrice per Alice non abita più qui, potrebbe entrare nuovamente in lizza per l’Oscar a distanza di vent’anni dalla sua ultima nomination (era il 2001 ed era candidata per il cult Requiem for a Dream). L’occasione le viene offerta da uno dei titoli più attesi di questa stagione, Pieces of a Woman, presentato con successo all’ultimo Festival di Venezia e al Toronto International Film Festival, in cui interpreta una madre che ha il difficile compito di aiutare sua figlia (Vanessa Kirby) ad elaborare la perdita del proprio figlio.

3. OLIVIA COLMAN (THE FATHER)

Olivia Colman potrebbe ottenere la sua seconda nomination agli Oscar dopo aver vinto l’ambita statuetta nel 2019 come miglior attrice protagonista per la sua incredibile interpretazione della Regina Anna nel film The Favourite di Yorgos Lanthimos. Tutto merito della sua apprezzata prova nel film di Florian Zeller, The Father, in cui interpreta la figlia di un uomo (interpretato magistramente dal premio Oscar Anthony Hopkins) che fatica ad accettare la sua demenza senile. La pellicola ha messo d’accordo critica e pubblico, consentendogli di vincere vari riconsocimenti tra cui l’Audience Award sia al San Sebastian International Film Festival che al Mill Valley Film Festival.

2.GLENN CLOSE (HILLBILLY ELEGY)

Anche Glenn Close resta saldamente sul podio delle nostre previsioni rispetto al mese di settembre, seppure in seconda posizione. Questo non vuol dire che le sue chance sono ridotte, ma semplicemente che la Seyfried ha per ora convinto all’unaminità la critica americana. Vedremo nei prossimi premi se sarà questa la sfida dell’anno. In ogni caso la sua prova nell’ultimo film di Ron Howard, Hillbilly Elegy tratto dall’omonimo romanzo di JD Vance in cui si racconta l’american dream attraverso i sogni e i sacrifici di 3 generazioni di una famiglia del Maine, è destinata a restare nella memoria degli spettatori. Per la Close si tratterebbe della sua ottava candidatura agli Oscar (la quarta come supporter), senza averlo mai vinto.

1. AMANDA SEYFREID (MANK)

Per Amanda Seyfreid potrebbe essere questo l’anno della consacrazione grazie alla sua applauditissima interpretazione nell’acclamato film di David Fincher, Mank, con cui potrebbe conquistare la sua prima nomination agli Oscar. Nel film interpreta la famosa attrice del muto Marion Davies a cui pare essersi ispirato Orson Welles nel tratteggiare il personaggio della seconda moglie del protagonista di Quarto Potere, Susan Alexander, alcolizzata e definita senza talento.

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