Oscar 2019, Roma e La Favorita conquistano 10 nomination

Nomination Oscar 2019: Roma e La Favorita si confermano leader. Snobbati: Cooper regista, Ethan Hawke, Claire Foy, Timothée Chalamet e il film sudcoreano Burning

Annunciate le attese nomination agli Academy Awards, meglio conosciuti col nome di Oscar, che annualmente celebrano i migliori talenti dell’industria cinematografica. Quest’anno la Stagione dei premi (Award Season), che solitamente anticipa i verdetti degli Oscar, è stata piuttosto movimentata nonostante la leadership di Roma di Alfonso Cuaron, creando una forte spaccatura tra i premi delle associazioni dei critici americani, tra cui i National Society of Critics Awards e i Critics’ Choice Awards e i giornalisti della stampa estera (Golden Globe).

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Le nomination agli Oscar 2019 hanno confermato alcuni verdetti dell’Award Season, ma hanno sorpreso per una serie di esclusioni , offrendo una nuova chance a film e a interpretazioni che erano state snobbate sia dai sindacati di categoria e che dalla critica americana. A dimostrazione della grande varietà di quest’anno, sono ben 2 i film che hanno conquistato il maggior numero di riconoscimenti (10): Roma di Alfonso Cuaron e La Favorita di Yorgos Lanthimos. Seguono con 8 nomination Vice – L’uomo nell’ombra e l’opera prima di Bradley Cooper A star is born, con 7 nomination il campione d’incassi Black Panther, con 6 nomination l’ultimo film di Spike Lee BlacKkKlansman. Chiudono con 5 candidature il biopic Bohemian Rhapsody e Green Book, con 4 candidature First Man e Il ritorno di Mary Poppins.

Per quanto riguarda le categorie principali, vediamo quali sono le candidature di quest’anno, analizzando le scelte degli Academy rispetto alle previsioni della vigilia.

MIGLIOR ATTORE

Confermata la presenza, rispetto alle Previsioni, del grande favorito Christian Bale per Vice – L’uomo nell’ombra dopo aver vinto per questo ruolo il Golden Globe come miglior attore e il doppio Critics Choice Movie Award (miglior attore comedy, miglior attore dell’anno), oltre ad aver convinto numerosi critici americani trionfando ai premi assegnati dalla rispettive associazioni. “Quasi” tutto come previsto per gli altri candidati: dal suo “rivale” il giovane Rami Malek (Bohemian Rhapsody) che grazie al Golden Globe è rientrato in corsa per gli Oscar, a Viggo Mortensen per Green Book che godeva dell’apprezzamento dei National Board of Review, fino a Bradley Cooper (A star is born) che ha conquistato come miglior attore la nomination per tutti i premi principali di questa Award Season. Dentro anche per “il rotto della cuffia” Willem Dafoe per At Eternity’s Gate che nonostante la Coppa Volpi come miglior attore conquistata all’ultimo Festival di Venezia e il Satellite Award, e una nomination ai Critics’ Choice Awards e ai Golden Globe, è stato escluso dai SAG Awards e dai BAFTA.

Christian Bale (“Vice”)
Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”)
Viggo Mortensen (“Green Book”)

Bradley Cooper (“A star is born”)

Willem Dafoe (At Eternity’s Gate)

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MIGLIOR ATTRICE

Confermata la presenza, rispetto alle Previsioni, delle 3 protagoniste dell’Award Season di questa categoria: Glenn Close (The Wife) che ha già vinto il Golden Globe per un ruolo drammatico, il Critics Choice Movie Award e il Satellite Award; Lady Gaga (A star is born) che ha già conquistato il National Board of Review, il Critics’ Choice Award e il Washington Film DC Area Critics Association Award; Olivia Colman (La Favorita) che ha finora ottenuto non solo il Golden Globe per un ruolo brillante, ma anche più di 20 premi assegnati dalle associazione dei critici tra cui il Critics’ Choice Award, il Satellite Award, il British Independent Film Award, il Toronto Film Critics Association Award, e il prestigioso National Society of Film Critics Award. A cui si aggiunge rispettando le previsioni Melissa McCarthy per Copia Originale, forte dei consensi ottenuti tra i critici di San Francisco e Boston. Chiude la cinquina la debuttante Yalitza Aparicio per Roma che nonostante l’esclusione sia dai Golden Globe, dai SAG Awards, che dai BAFTA, ha comunque ottenuto la nomination ai Satellite Awards e ai Critics’ Choice Awards. Senza dimenticare che poteva contare sull’apprezzamento della critica americana dato che ha al suo attivo attivo anche l’Hollywood Film Award come miglior attrice esordiente, l’Oklahoma Film Critics Circle Award come miglior attrice protagonista e 2 Greater Western New York Film Critics Association Awards (miglior attrice, miglior giovane promessa).

Olivia Colman (“The Favourite”)
Glenn Close (“The Wife”)
Lady Gaga (“A Star Is Born”)
Melissa McCarthy (“Can You Ever Forgive Me?”)
Yalitza Aparicio (“Roma”)

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MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Confermata la presenza, rispetto alle Previsioni, dei due favoriti: Mahershala Ali per Green Book e Richard E. Grant per Copia Originale, che si sono divisi i principali premi dell’Award Season. Anche se nell’ultimo rush finale è stato il primo a superare il secondo vincendo 2 importanti premi come il Golden Globe e il Critics’ Choice Movie Award, nonostante Richard E.Grant avesse dalla sua parte non solo il Satellite Award, ma anche i premi assegnati dai critici di New York, Philadelphia, Chicago,San Diego, Boston, Kansas City, St. Louis, Phoenix, Seattle, Vancouver,Southeastern, Nevada, Columbus, Austin.

Confermata le nomination del veterano Sam Elliott (A star is born) già vincitore del National Borad of Review. Tra i nominati anche Adam Driver (BlacKkKlansman) che ha ottenuto la candidatura in tutti i principali premi, dai Golden Globe ai BAFTA.
Escluso a sorpresa Timothée Chalamet (Beautiful Boy) che aveva dalla sua parte l’Hollywood Film Award. Al suo posto Sam Rockwell (Vice – L’uomo nell’ombra) che aveva dalla sua parte solo la nomination ai Golden Globe e quella ai BAFTA

Mahershala Ali (“Green Book”)
Richard E. Grant (“Can You Ever Forgive Me?”)
Sam Elliott (“A Star Is Born”)
Sam Rockwell (“Vice – L’uomo nell’ombra”)
Adam Driver (“BlacKkKlansman”)

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MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Confermata la presenza, rispetto alle Previsioni, delle due favorite: da un lato la preferita dalle associazioni dei critici americani con i suoi 30 premi accumulati durante tutta l’Award Season, Regina King (If Beale Street Could Talk) vincitrice del Golden Globe, del Satellite Award, del Critics Choice Award, del National Board of Review, del National Society of Film Critics Award; dall’altro Amy Adams (Vice – L’uomo nell’ombra) vincitrice del Kansas City Film Critics Circle Award oltre ad essere favorita ai prossimi BAFTA. Più distanziate, ma comunque confermate: le due supporter del film The Favourite, Rachel Weisz ed Emma Stone, presenze fisse in tutta la Stagione dei Premi dato che hanno collezionato la nomination in tutti i principali premi. Sorprende in positivo la nomination per Marina de Tavira (Roma) data la sua assenza dai principali premi dell’Award Season. Fuori dai giochi Claire Foy per First Man e Nicole Kidman per Boy Erased, la cui esclusione però dai SAG Awards non prometteva nulla di buono.

Regina King (“If Beale Street Could Talk”)
Amy Adams (“Vice”)
Rachel Weisz (“The Favourite”)
Emma Stone (“The Favourite”)
Marina de Tavira (“Roma”)

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MIGLIOR REGIA

Confermate come di consueto, rispetto alle Previsioni, le nomination dei Directors Guild Awards che ogni anno anticipano i gusti degli Academy nella categoria miglior regiaad eccezione di Bradley Cooper (A star is born) e Peter Farrelly (Green Book). Al loro posto il regista polacco Pawel Pawlikowski (Cold War) e il regista greco Yorgos Lanthimos (The Favourite) che per questo lavoro aveva al suo attivo il Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Venezia, il British Independent Film Award e il New Mexico Film Critics Association Award

Tra i confermati spicca il superfavorito Alfonso Cuaron (Roma) che ha già vinto il Golden Globe, il Satellite Award, il National Society of Film Critics Award, il Critics Choice Award, e Spike Lee (BlacKkKlansman) che ha conquistato il San Francisco Film Critics Circle Award.

Alfonso Cuaron (“Roma”)
Spike Lee (“BlacKkKlansman”)
Yorgos Lanthimos (“The Favourite”)

Adam McKay (Vice – L’uomo nell’ombra)

Pawel Pawlikowski (Cold War)

MIGLIOR FILM

Nella short list tutto come previsto (A star is born, Roma, The Favourite, Green Book, Vice – L’uomo nell’ombra, Black Panther, BlacKkKlansman, Bohemian Rhapsody).

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Confermato il superfavorito dell’Award Season Spider-Man: Into the Spider-Verse che ha già vinto numerosi premi dal Golden Globe al Critics’ Choice Movie Awards, oltre ad aver conquistato ben 7 nomination agli Annie Awards. Confermati anche i suoi attesi rivali: L’isola dei Cani vincitore del Satellite Award e Gli Incredibili 2 vincitore del Philadelphia Film Critics Circle Award oltre ad aver ottenuto 11 nomination agli Annie Awards. In coda Ralph Spacca Internet che è stato candidato a tutti i principali premi dell’Award Season, oltre alle 10 candidature ottenute agli Annie Awards.

Sorprende in positivo la nomination di Mirai, la pellicola giapponese di Mamoru Hosoda che è considerato l‘outsider di questa categoria dopo essere riuscito a collezionare la nomination sia ai Golden Globe che ai Critics’ Choice Awards, che ai Satellite Awards, oltre ad aver ottenuto il Florida Film Critics Circle Award come miglior film d’animazione dell’anno.

“Incredibles 2”
“Spider-Man: Into the Spider-Verse”
“Ralph Breaks the Internet”
“Isle of Dogs”
“Mirai”

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MIGLIOR FILM STRANIERO

Quasi tutto come previsto nella categoria miglior film straniero dove accanto ai favoriti, rispetto alle Previsioni, si è inserito un film che partiva in coda in relazione ai premi vinti durante l’Award Season e cioè il tedesco Never Look Away di Florian Henckel von Donnersmarck che nonostante la scarsa attenzione da parte dei premi delle associazioni dei critici americani (aveva al suo attivo solo una nomination ai Golden Globe) ha ottenuto comunque la candidatura. Per la Germania si tratta della sua 17esima nomination agli Oscar, dopo averlo vinto 3 volte (Il tamburo di latta, Nowhere in Africa, Le vote degli altri). Tenendo bene a mente che ha ottenuto anche la nomination per la miglior fotografia.

Snobbato così il film rivelazione di Lee Chang-dong in rappresentanza della Corea del Sud, Burning, il quale, nonostante l’esclusione dai Golden Globe e dai BAFTA, si è comunque distinto nell’Award Season vincendo alcuni riconoscimenti importanti tra cui 2 Toronto Film Critics Association Awards (miglior film straniero, miglior attore non protagonista), e 2 Los Angeles Film Critics Association Award (miglior attore non protagonista, miglior film straniero).

Tra i favoriti previsti spiccano: la pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma che regala al Messico l’Ottava candidatura per la sua cinematografia dopo aver letteralmente dominato l’Award Season; la toccante pellicola Cold War presentata con successo all’ultimo Festival di Cannes dove Pawel Pawlikowski ha vinto il premio per la miglior regia, assicurando alla Polonia l’Undicesima candidatura per la sua cinematografia; il vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, Shoplifters (Un’affare di famiglia) di Hirokazu Kore-Eda che regala al Giappone la 13 esima candidatura agli Oscar per la sua cinematografia; Capernaum di Nadine Labaki che godeva di un grande consenso internazionale dopo aver vinto il Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, che ha così assicurato al Libano per la categoria miglior film straniero una seconda nomination agli Oscar dopo quella ottenuta l’anno scorso per il film L’insulto.

“Roma” (Mexico)
“Cold War” (Poland)
“Shoplifters” (Japan)
“Capernaum” (Lebanon)
“Never Look Away” (Germany)

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SNOBBATI

Nelle categorie tecniche penalizzato First Man, escluso a sorpresa dalle cinquine: per il miglior montaggio nonostante avesse vinto numerosi premi per questa categoria come il Critics’ Choice Award, il Washington Film DC Area Critics Association Award e il Boston Society of Film Critics Award, e per la miglior colonna sonora nonostante avesse conquistato il Satellite Award e il Golden Globe. Prevedibile poi la sua esclusione dal miglior film dopo essere stato snobbato dai PGA Awards. Fuori dai giochi anche la sceneggiatura rivelazione di Bo Burnham, Eighth Grade e la colonna sonora del film horror A quiet place del nostro Marco Beltrami.

Ecco la lista completa di tutte le nominations degli Oscar 2019:

Best Picture:

“Black Panther”
“BlacKkKlansman”
“Bohemian Rhapsody”
“The Favourite”
“Green Book”
“Roma”
“A Star Is Born”
“Vice”

Lead Actor:

Christian Bale, “Vice”
Bradley Cooper, “A Star Is Born”
Willem Dafoe, “At Eternity’s Gate”
Rami Malek, “Bohemian Rhapsody”
Viggo Mortensen, “Green Book”

Lead Actress:

Yalitza Aparicio, “Roma”
Glenn Close, “The Wife”
Olivia Colman, “The Favourite”
Lady Gaga, “A Star Is Born”
Melissa McCarthy, “Can You Ever Forgive Me?”

Supporting Actor:

Mahershala Ali, “Green Book”
Adam Driver, “BlacKkKlansman”
Sam Elliott, “A Star Is Born”
Richard E. Grant, “Can You Ever Forgive Me?”
Sam Rockwell, “Vice”

Supporting Actress:
Amy Adams, “Vice”
Marina de Tavira, “Roma”
Regina King, “If Beale Street Could Talk”
Emma Stone, “The Favourite”
Rachel Weisz, “The Favourite”

Director:

Spike Lee, “BlacKkKlansman”
Pawel Pawlikowski, “Cold War”
Yorgos Lanthimos, “The Favourite”
Alfonso Cuarón, “Roma”
Adam McKay, “Vice”

Animated Feature:

“Incredibles 2,” Brad Bird
“Isle of Dogs,” Wes Anderson
“Mirai,” Mamoru Hosoda
“Ralph Breaks the Internet,” Rich Moore, Phil Johnston
“Spider-Man: Into the Spider-Verse,” Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman

Animated Short:

“Animal Behaviour,” Alison Snowden, David Fine
“Bao,” Domee Shi
“Late Afternoon,” Louise Bagnall
“One Small Step,” Andrew Chesworth, Bobby Pontillas
“Weekends,” Trevor Jimenez

Adapted Screenplay:

“The Ballad of Buster Scruggs,” Joel Coen , Ethan Coen
“BlacKkKlansman,” Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee
“Can You Ever Forgive Me?,” Nicole Holofcener and Jeff Whitty
“If Beale Street Could Talk,” Barry Jenkins
“A Star Is Born,” Eric Roth, Bradley Cooper, Will Fetters

Original Screenplay:

“The Favourite,” Deborah Davis, Tony McNamara
“First Reformed,” Paul Schrader
“Green Book,” Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
“Roma,” Alfonso Cuarón
“Vice,” Adam McKay

Cinematography:

“Cold War,” Lukasz Zal
“The Favourite,” Robbie Ryan
“Never Look Away,” Caleb Deschanel
“Roma,” Alfonso Cuarón
“A Star Is Born,” Matthew Libatique

Best Documentary Feature:

“Free Solo,” Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi
“Hale County This Morning, This Evening,” RaMell Ross
“Minding the Gap,” Bing Liu
“Of Fathers and Sons,” Talal Derki
“RBG,” Betsy West, Julie Cohen

Best Documentary Short Subject:

“Black Sheep,” Ed Perkins
“End Game,” Rob Epstein, Jeffrey Friedman
“Lifeboat,” Skye Fitzgerald
“A Night at the Garden,” Marshall Curry
“Period. End of Sentence.,” Rayka Zehtabchi

Best Live Action Short Film:
“Detainment,” Vincent Lambe
“Fauve,” Jeremy Comte
“Marguerite,” Marianne Farley
“Mother,” Rodrigo Sorogoyen
“Skin,” Guy Nattiv

Best Foreign Language Film:

“Capernaum” (Lebanon)
“Cold War” (Poland)
“Never Look Away” (Germany)
“Roma” (Mexico)
“Shoplifters” (Japan)

Film Editing:

“BlacKkKlansman,” Barry Alexander Brown
“Bohemian Rhapsody,” John Ottman
“Green Book,” Patrick J. Don Vito
“The Favourite,” Yorgos Mavropsaridis
“Vice,” Hank Corwin

Sound Editing:

“Black Panther,” Benjamin A. Burtt, Steve Boeddeker
“Bohemian Rhapsody,” John Warhurst
“First Man,” Ai-Ling Lee, Mildred Iatrou Morgan
“A Quiet Place,” Ethan Van der Ryn, Erik Aadahl
“Roma,” Sergio Diaz, Skip Lievsay

Sound Mixing:

“Black Panther”
“Bohemian Rhapsody”
“First Man”
“Roma”
“A Star Is Born”

Production Design:

“Black Panther,” Hannah Beachler
“First Man,” Nathan Crowley, Kathy Lucas
“The Favourite,” Fiona Crombie, Alice Felton
“Mary Poppins Returns,” John Myhre, Gordon Sim
“Roma,” Eugenio Caballero, Bárbara Enrı́quez

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