Oscar 2017, perchè Perfetti Sconosciuti avrebbe dovuto rappresentare l’Italia

Dal Tribeca Film Festival agli European Film Awards

“Purtroppo” l’ANICA ha scelto Fuocoammare come rappresentante italiano per la corsa agli Oscar 2017. Il dispiacere nasce dal fatto che il film di Rosi è un documentario e avrebbe comunque gareggiato nella categoria miglior documentario, lasciando spazio ad un altro film come Perfetti Sconosciuti di gareggiare nella categoria miglior film straniero. In questa scelta c’è stata sicuramente una MANCANZA DI CORAGGIO….

Peccato perchè negli States i riflettori erano puntati proprio su Perfetti Sconosciuti che all’ultimo Tribeca Film Festival aveva vinto il premio come Miglior Sceneggiatura Originale.

Remakes will be rampant of this discomforting dramedy where friends play a game reading aloud incoming cell phone messages at a dinner party. The idea is original and the dialogues are well written . The Italian comedy has returned to shine” (Variety)

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Oltretutto il film di Paolo Genovese e’ stato inserito nella lista dei 50 film europei selezionati per gli European Film Awards (gli Oscar Europei) assieme a Fuocoammare di G.Rosi e La pazza gioia di P.Virzi, oltre ad essere stato presentato con successo al New Zealand International Film Festival. Inoltre la pellicola ha al suo attivo il premio per la miglior sceneggiatura al Cairo International Film Festival, il premio come miglior film al Norwegian International Film Festival, 2 David di Donatello (miglior film e miglior sceneggiatura), 3 Ciak d’Oro (miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista – Marco Giallini), 3 Nastri d’Argento (miglior commedia, miglior canzone e un premio speciale al cast).

 

A ciò si aggiunge che numerosi paesi come il Giappone, la Francia, la Germania come pure gli Stati Uniti hanno richiesto i diritti per un remake, riscontrando un grande interesse al Mercato della Berlinale dato che l’idea alla base della storia funziona come a Roma, come a Tokyo e come a New York.

Questa nomination sarebbe stata un bel segnale per la commedia all’italiana che dai tempi immemori (Monicelli, Wertmuller, Germi, Pinelli, Flaiano, Guerra) ha costruito un variopinto campionario di personaggi riuscendo a raccontare con grande ironia e saggezza i mutamenti della società. Non e’ un caso che molti degli sceneggiatori italiani sopra citati ricevevano puntualmente una nomination all’Oscar per il miglior soggetto come: Divorzio all’italiana, I vitelloni, Pasqualino Settebellezze (solo per citarne alcuni)

 

Quello che rende speciale Perfetti Sconosciuti e’ l’aver costruito il film sull’idea che oggi giorno gli smartphone sono considerati la “scatola nera” della nostra vita. Il tutto ambientato durante una cena mentre fuori e’ in corso un eclisse, metafora del celarsi e del rivelarsi.

“Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”(Paolo Genovese)

Il copione lavora bene sugli incastri e sugli snodi narrativi che rimangono fondamentalmente credibili, instilla verità nei dialoghi descrive tipi umani riconoscibili. Il cast, anch’esso corale, fa onore al testo, e ognuno aggiunge al proprio ruolo una parte di sé, un proprio timore reale.

Un’occasione persa.

 

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