Oscar 2017, La La Land sarà davvero la “risposta” anti-Trump?

Nell’era Trump Hollywood è pronta a ribaltare le previsioni dell’Award Season che precede annualmente la Notte degli Oscar?

Domenica 26 febbraio si terrà a Los Angeles la cerimonia della 89esima edizione degli Oscar, che sarà trasmessa in Italia non solo da Sky Cinema Oscar HD ma anche in chiaro su TV8 a partire dalle 22:50 per assistere a tutto quello che succederà sul red carpet. Mentre la cerimonia ufficiale di premiazione inizierà alle 2:30 (ora italiana) e proseguirà fino alle prime luci del mattino.

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LA POLEMICA

Le previsioni di quest’anno potrebbero essere ribaltate dalla politica restrittiva di Trump che con i suoi assurdi divieti e diktat potrebbe aver spinto gli Academy Awards a votare per i nominati “banditi” come segno di protesta. E’ il caso del regista iraniano Asghar Farhadi che a sorpresa potrebbe vincere l’Oscar nella categoria miglior film straniero con la pellicola Il cliente anche se ad oggi il favorito dell’Award Season in questa categoria è Toni Erdmann in rappresentanza della Germania.

L’AWARD SEASON

L’Award Season di quest’anno ha avuto meno “scossoni” della scorsa stagione, laddove fino alle battute finali non era ancora chiaro chi tra i candidati potesse aggiudicarsi il premio come miglior film, dato che c’erano ben 4 titoli che si erano divisi i principali premi assegnati dalla critica e dai sindacati: Il caso Spotlight (il film che piaceva alla critica americana), The Revenant (il film che piaceva alla stampa e alla critica estera), La Grande Scommessa (il film che piaceva ai produttori americani) e Mad Max Fury Road (il film che piaceva ai sindacati tecnici di categoria).

Quest’anno tutto è cambiato a partire dai Critic’s Choice Movie Awards e cioè quando La La Land ha conquistato 8 premi. Di lì in poi la sua corsa è stata inarrestabile vincendo 7 Golden Globe, 5 BAFTA, il DGA Award, il PGA Award, il Satellite Award e numerosi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani.

Eppure inizialmente il film favorito era Manchester by the Sea forte dei suoi 4 premi ai National Board of Review che aprono ufficialmente l’Award Season. Successivamente la pellicola di Kenneth Lonergan trainata dai numerosi riconoscimenti assegnati all’attore protagonista Casey Affleck, ha iniziato a collezionare molti premi nella categoria miglior sceneggiatura originale tra cui il BAFTA e il National Society of Film Critics Award.

A tallonare l’avanzata di La La Land e Manchester by the Sea si è inserita un terza pellicola considerata la rivelazione dell’anno: stiamo parlando del film indipendente Moonlight che dopo aver conquistato 4 Gotham Independent Film Awards e 6 Independent Film Spirit Awards, ha letteralmente stregato la critica americana vincendo un numero impressionante di premi e culminando nella vittoria ai Golden Globe nella categoria miglior film drammatico.

Ma veniamo alle PREVISIONI di quest’anno analizzando CATEGORIA X CATEGORIA, partendo da quelle dove il verdetto sembrerebbe annunciato:

Nella categoria MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA il super favorito resta Mahershala Ali per Moonlight dopo aver vinto il Critic’s Choice Movie Award e il SAG Award, oltre a numerosi riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani. L’unico che potrebbe ribaltare questo verdetto annunciato è Jeff Bridges, già vincitore dell’Oscar nel 2010 come miglior attore per Crazy Heart, che ha ottenuto la sua 7a nomination agli grazie al suo intenso ruolo nel film Hell Or High Water che gli è valso un premio ai National Board of Review oltre ad aver vinto alcuni premi assegnati dalla critica americana. Quest’anno il Golden Globe per questa categoria è stato vinto da Aaron Taylor-Jonhson per Animali Notturni che però non è riuscito ad ottenere la sua prima nomination agli Oscar, a cui gli è stato favorito il caratterista Michael Shannon. Chiudono la cinquina Dev Patel per Lion che a sopresa ha vinto il BAFTA e Lucas Hedges per Manchester by the Sea i cui premi vinti sono per lo più legati alla categoria miglior attore emergente ai National Board of Review, ai Critic’s Choice Movie Awards e ai Washington Film Critics Awards.

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Nella categoria MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA la superfavorita è Viola Davis per Fences dopo aver vinto quasi tutti i premi dell’Award Season: dal SAG Award al BAFTA, dal Golden Globe al Washington Film Critics Award dal San Francisco Film Critics Award al Kansas City Film Critics Award, dal Dallas-Fort Worth Film Critics Award al Las Vegas Film Critics Society Award, dal Critics’ Choice Movie Awards  fino a convincere i critici di Phoenix, St. Louis, Detroit, Indiana, Utah, Southeastern, Austin , North Carolina, Georgia, Denver, Iowa, Seattle, Houston e quelli on line di New York.

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Nella categoria MIGLIOR REGIA il favorito della vigilia è l’enfant prodige del cinema americano Damien Chazelle dopo aver vinto il DGA Award, il BAFTA, il Golden Globe, il Critics’ Choice Movie Award e 18 riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani. Oltre a quello per la miglior regia La La Land parte favorito almeno in altre 6 categorie: MIGLIOR COLONNA SONORA, MIGLIOR CANZONE ORIGINALE (City of Stars), MIGLIOR FOTOGRAFIA, MIGLIOR MONTAGGIO, MIGLIOR SCENOGRAFIA, MIGLIOR SUONO MIXATO. Di conseguenza La La Land potrebbe portarsi a casa tra le 7 e le 9 statuette complessive, aggiungendo quella per il miglior film e la miglior attrice.

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Nella categoria MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE il favorito resta Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan dopo aver conquistato numerosi riconoscimenti: dal BAFTA al National Board of Review, dal New York Film Critics Awards al Boston Society of Film Critics Award, dal Dallas-Fort Worth Film Critics Award al Chicago Film Critics Award, dal Vancouver Film Critics Award all’Oklahoma Film Critics Award, dal National Society of Film Critics Award al Boston On Line Film Critics Award, dal San Francisco Film Critics Award fino al Toronto Film Critics Association Award.

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Se nella categoria MIGLIOR COSTUMI parte favorito lo straordinario e impeccabile lavoro di Madeline Fontaine per il biopic di Pablo Larrain Jackie che ha già vinto per questa categoria il BAFTA e il Critic’s Choice Movie Award, nella categoria MIGLIOR MONTAGGIO SONORO parte favorito il film bellico di Mel Gibson Hacksaw Ridge che conquisterebbe così l’unico Oscar della serata nonostante le 6 nomination. Anche nella categoria MIGLIORI EFFETTI SPECIALI non ci dovrebbero essere dubbi circa la vittoria del film Il libro della giungla dopo aver vinto 5 Visual Effects Award assegnati dal sindacato di questa categoria tecnica. 

Ecco invece le PREVISIONI per quanto riguarda le CATEGORIE ancora incerte nonostante le “indicazioni” dell’Award Season:

Nella categoria MIGLIOR ATTORE ci sarebbe un testa a testa tra Denzel Washington candidato per Fences e Casey Affleck nominato per Manchester by the Sea. Il loro “duello” lo avevamo previsto proprio all’inizio dell’Award Season, durante la quale il secondo ha vinto un numero impressionante di premi come miglior attore compresi un Golden Globe, un BAFTA, un Critic’s Choice Movie Award, un Independent Film Spirit Award e il National Board of ReviewMentre Denzel ha vinto solo il San Francisco Film Critic Awards, il Central Ohio Film Critics Award e soprattutto il SAG Awards. Ma allora perchè la vittoria di Casey Affleck non è così certa? La risposta è da rintracciare nella polemica della scorsa stagione degli Oscar quando la comunità cinematografica afro-americana contestò l’esclusione di attori di colore dalle cinquine delle migliori interpretazioni. La vittoria di Washington potrebbe essere una sorta di risposta alle politiche di inclusione volute dalle alte sfere degli Academy Awards.

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Nella categoria MIGLIOR ATTRICE la favorita sembrerebbe Emma Stone per La La Land per il quale film ha già vinto la Coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia, il Golden Globe come miglior attrice brillante e il SAG Award, oltre ad aver conquistato il BAFTA e convinto i critici di Detroit, UtahPhoenix e North Carolina. Eppure la sua vittoria non è così scontata dato che le sue rivali hanno vinto molti più premi di lei (14 a testa) durante l’Award Season: Natalie Portman (Jackie) ha conquistato l’Hollywood Film Award, il Houston Film Critics Award, il Dallas-Fort Worth Film Critics Award, il Chicago Film Critics Award, il Washington Film Critics Award, il Critics’ Choice Movie Award, il Kansas City Film Critics Award , il Las Vegas Film Critics Society Award, il Phoenix Critics Circle Award, il Southeastern Film Critics Award, il North Texas Film Critics Award, l’Online Film Critics Society Award, il Georgia Film Critics Award, il Denver Film Critics Award, mentre Isabelle Huppert (Elle) ha vinto il Golden Globe, il National Society of Film Critics Award, l’Independent Film Spirit Award, il St. Louis Film Critics Award,il  Gotham Independent Film Award , il New York Film Critic Award, il Los Angeles Film Critic Award, il Boston On Line Film Critics Award, il New York On Line Film Critics Award, il Boston Society of Film Critics, il Vancouver Film Critics Award, il Florida Film Critics Award, l’Austin Film Critics Award, il Satellite Award, il Seattle Film Critics Award.

Nella categoria MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO ci sarebbe un testa a testa tra Star Trek: Beyond (Joel Harlow e Richard Alonzo) e Suicide Squad (gli italiani Alessandro Bertolazzi Giorgio Gregorini)  dato che entrambi i film hanno vinto un premio ai Make-Up Artist and Hair-Stylist Guid Awards assegnati dal sindacato di categoria.

Nella sezione MIGLIOR DOCUMENTARIO parte favorito il documentario sul caso giudiziario di O.J.Simpson (O.J. Made in America) dopo aver conquistato il Gotham Award,l’International Documentary Association Award, il DGA Award, il National Society of Film Critics Award, il Critic’s Choice Movie Award e il Producers Guild of America Award, il National Board of Review. Questo verdetto annunciato potrebbe essere ribaltato con la vittoria del “nostro” Fuocoammare, il cui tema dell’accoglienza nei confronti degli immigrati sarebbe un segno di protesta contro le recenti politiche restrittive di Trump. Il documentario di Gianfranco Rosi ha vinto l’Orso d’Oro, l’European Film Award, il London Critics Circle Film Award.

Nella categoria MIGLIOR FILM STRANIERO con l’esclusione sorprendente della Francia (Elle), del Cile (Neruda) e del Venezuela (Ti guardo), le possibilità di vittoria da parte del film tedesco Toni Erdmann sono aumentate dopo aver conquistato 5 European Film Award, il Central Ohio Film Critics Award, il Denver Film Critics Society Award, il London Critics’ Circle Film Award, il National Society of Film Critics Award, il New York Film Critics Award, il Vancouver Film Critics Award. Questo pronostico però potrebbe essere ribaltato con la vittoria del film iraniano Il cliente, già vincitore del National Board of Review e del Satellite Award, come segno di contestazione contro il diktat di Trump che nelle settimane scorse aveva vietato l’ingresso negli States dei cittadini iraniani e di altri cinque paesi considerati “pericolosi per la democrazia americana”.

Nella categoria MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE il favorito sembra essere Zootropolis dopo aver conquistato 6 Annie Awards e 16 riconoscimenti importanti come il Golden Globe, il Critics’ Choice Movie Award, l’Hollywood Film Award, il Toronto Film Critics Award, il New York Film Critics Award e convinto i critici del Kansas, del North Carolina, del North Texas, del Southeastern, di Dallas, di St.Louis, di Phoenix, dell’Oklahoma, di Seattle, di Georgia, di Denver. Eppure la sua vittoria non è così scontata dato che il suo rivale, Kubo e la Spada Magica, ha vinto: 3 Annie Awards e più di 17 premi assegnati dai critici americani come il National Board of Review, il Washington Film Critics Award, l’Atlanta Film Critics Award, il San Diego Film Critics Award, il Chicago Film Critics Award, il Las Vegas Film Critics Award, l’Online Film Critics Society Award e convinto i critici on line di New York e Boston, e quelli di Utah, Phoenix, Indiana, Austin, Florida, Central Ohio, Houston, Iowa. Senza dimenticare un preziosissimo e meritato BAFTA.

Nella categoria MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE ci sarebbe un testa a testa tra il film rivelazione dell’anno Moonlight di Barry Jenkins e Arrival di Denis Villeneuve, entrambi vincitori del Writers Guild of America Award, assegnato dal sindacato degli sceneggiatori americani.

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All’origine di questo “duello” ci sarebbe “un vizio di forma” dato che Moonlight ha vinto premi sia nella categoria miglior sceneggiatura originale che per il miglior adattamento “alterando” le previsioni in vista degli Oscar. Attualmente questo film ha al suo attivo per questa categoria il National Society of Film Critics Award, l’Independent Film Spirit Award, il Gotham Independent Film Award , il Satellite Award, l’Indiana Film Journalists Award, l’Utah Film Critics Award, il Southeastern Film Critics Award, il Central Ohio Film Critics Award, il Seattle Film Critics Award, il Georgia Film Critics Award, il Denver Film Critics Award, il San Francisco Film Critics Award come miglior sceneggiatura originale (appunto!), il New York On Line Film Critics Award. 

Mentre Arrival ha vinto il Critics’ Choice Movie Award,l’ Oklahoma Film Critics Award, il Washington Film Critics Award, il Kansas City Film Critics Award, il Nevada Film Critics Award, il North Carolina Film Critics Award, l’Online Film Critics Society Award, il Seattle Film Critics Award, il San Francisco Film Critics Award e l’Austin Film Critics Award.

Infine nella categoria MIGLIOR FILM il vincitore annunciato è LA LA LAND dopo aver vinto un numero impressionante di premi: 5 BAFTA, il DGA Award, il PGA Award, il New York Film Critics Award, il Satellite Award, 3 Houston Film Critics AwardsBoston Society of Film Critics, 7 Washington Film Critics Awards, 4 Atlanta Film Critics Society Awards , 4 Las Vegas Film Critics Awards, 3 St. Louis Film Critics Awards, 4 Detroit Film Critics Awards, 3 Utah Film Critics Awards, 4 Phoenix Film Critics Award, 3 North Texas Film Critics Awards, 4 North Carolina Film Critics Awards, 2 Oklahoma Film Critics Awards, 3 Central Ohio Film Critics Awards, 2 Iowa Film Critics Awards, 7 Golden Globe, 8 Critics’ Choice Movie Awards.

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Eppure la vittoria tanto attesa di questo meraviglioso musical di Damien Chazelle potrebbe essere “smentita” assegnando l’Oscar come miglior film ad una pellicola che possa incarnare non solo i valori americani, ma anche il punto di vista di Hollywood nei confronti delle politiche restrittive di Trump. Di conseguenza il giudizio degli Academy potrebbe essere stato influenzato dalla necessità di far trionfare i principi cardine degli Stati Uniti come la libertà, l’uguaglianza, la tolleranza e l’integrazione che finora sono stati calpestati dall’amministrazione Trump. Su questa lunghezza d’onda la vittoria di film come Moonlight e Hidden Figures potrebbe ribaltare le previsioni, dando ad Hollywood la possibilità di far sentire la propria voce di protesta al mondo intero.

 

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