Dopo aver sfiorato lo scorso anno la candidatura all’Oscar per la sua apprezzata interpretazione nel film TAR che gli è valsa il Florida Film Critics Circle Award come miglior attrice non protagonista, riconoscimento seguito da alcune preziose nomination come quella ai Gotham e agli Independent Film Spirit Awards oltre che quella ai prestigiosi National Society of Film Critics Awards, Nina Hoss si prepara a tornare nell’Awards Season.
Su questa lunghezza ci sono all’orizzonte per lei ben 4 progetti particolarmente interessanti: dall’adattamento in chiave moderna dell’omonimo dramma teatrale di Henrik Ibsen del 1891, reinventato qui in modo epico ed emozionante dalla regista e sceneggiatrice Nia DaCosta con Tessa Thompson e Eve Hewson, al biopic su Lucy Schwob e Suzanne Malherbe, le due artiste surrealiste che lanciarono la campagna di resistenza contro l’occupazione nazista dell’isola di Jersey, dal titolo Trespassers di Vanessa Filho con Vanessa Paradis.
Senza dimenticare l’atteso film di Jane Anderson, Women in the Castle con Daisy Ridley e Kristin Scott Thomas nei panni di tre vedove di cospiratori coinvolti nell’attentato a Hitler che lottano con il loro passato e la liberazione della Germania.
Riflettori puntati poi sul film rumeno Do Not Expect Too Much from the End of the World del vincitore dell’Orso d’oro nel 2021 per Babardeala cu bucluc sau porno balamuc, Radu Jude che presenterà il suo film insieme a tutto il cast tra cui Nina Hoss in anteprima al prossimo Locarno Film Festival.
