Oscar 2022: le 10 migliori attrici non protagoniste da tenere d’occhio (previsioni dicembre)

Previsioni Oscar 2022: quali attrici hanno più chance di ottenere la nomination agli Oscar 2022 nella categoria Best Actress in a Supporting Role?

AGGIORNAMENTO: Oscar 2022: i 15 film da tenere d’occhio (previsioni dicembre)

Rispetto alle previsioni precedenti crescono le quotazioni per Ariana DeBose dopo il sempre più crescente consenso verso il musical West Side Story. La favorita del mese di novembre Caitriona Balfe per Belfast la insegue nonostante abbia vinto solo il Sunset Circle Film Award. Chiudono il quartetto delle potenziali candidate Kristen Dunst per Il potere del cane e Aunjanue Ellis per King Richard. Per il 5° nome gara aperta tra Ruth Negga (Passing), Ann Dowd (Mass) e Rita Moreno (West Side Story). Le nominations ai SAG Awards chiariranno la potenziale rosa delle candidate.

Quali attrici hanno più chance di ottenere la nomination agli Oscar 2022 nella categoria Best Actress in a Supporting Role?

10. Meryl Streep (DON’T LOOK UP)

Anche se fino a questo momento non ha ottenuto alcuna menzione da parte della critica, la pluri-candidata agli Oscar Meryl Streep, particolarmente amata dagli Academy, potrebbe ugualmente avvicinarsi alla sua 22esima nomination (la quinta come supporter) dopo aver vinto la statuetta ben 3 volte: nel 1980 come supporter per Kramer vs. Kramer, e come miglior attrice protagonista nel 1983 per La scelta di Sophie e nel 2012 per The Iron Lady. L’occasione è offerta dal divisivo film corale di Adam McKayDon’t Look Up, in cui veste i panni di un “immaginario” presidente degli Stati Uniti d’America che deve gestire la scoperta di due astronomi circa la presenza di un asteroide killer diretto verso la Terra.

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9. Judi Dench (BELFAST)

A distanza di 9 anni dalla sua ultima candidatura agli Oscar (era il 2013 quando fu nominata per Philomena), la veterana Judi Dench potrebbe ottenere l’ottava candidatura della sua carriera (la terza come supporter) dopo aver vinto l’Oscar nel 1999 per Shakespeare in Love. Tutto merito del pluripremiato dramma semi autobiografico di Kenneth Branagh Belfast in cui interpreta la nonna del piccolo Buddy (Jude Hill) mentre cerca la sua identità tra cambiamenti culturali radicali e lotte della classe operaia durante i tumultuosi anni ’60 nell’Irlanda del Nord. Anche se per questa performance ha finora guadagnato soltanto una nomination ai Satellite Awards e agli AACTA International Awards, resta una potenziale candidata in virtù della stima che nutrono per lei i membri degli Academy.

8. Marlee Matlin (CODA)

Perde posizioni Marlee Matlin (nelle previsioni precedenti era sesta) per la sua prova nell’apprezzato remake del film francese La famiglia Bélier, dal titolo CODA di Sian Heder, in cui interpreta la madre sorda di una giovane, unico membro udente della sua famiglia che deve prendere una decisione difficile che riguarda la sua vita. Anche se ha ottenuto una preziosa nomination ai Gotham Awards, ai Satellite Awards e agli Hollywood Critics Association Awards sembra aver perso lo slancio iniziale allontanandosi dalla possibilità di diventare la prima e unica attrice sorda a conquistare per la seconda volta l’Oscar, dopo quello vinto nel 1987 nel film cult Figli di un Dio minore nella categoria Miglior attrice protagonista.

7. Rita Moreno (WEST SIDE STORY)

A distanza di 60 anni dalla sua unica ma vincente nomination agli Oscar per West Side Story nella categoria Miglior Attrice non protagonista, Rita Moreno potrebbe ottenere una seconda candidatura grazie alla sua prova nel nuovo adattamento firmato da Steven Spielberg, che pare allinearsi maggiormente all’omonimo musical di Broadway del 1957 di Leonard Bernstein, Arthur Laurents, Stephen Sondheim che al film vincitore di 10 premi Oscar. Al momento anche se non ha vinto alcun riconoscimento e ottenuto solo una manciata di nominations tra i premi della critica (in particolare quella ai Critics Choice Awards) resta in lizza in virtù del forte apprezzamento da parte di tutta la comunità di Hollywood.

6. Ann Dowd (MASS)

Conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie TV drammatica The Handmaid’s Tale nei panni di zia Lydia Clements, con cui ha vinto nel 2017 un Emmy Award, Ann Dowd è in lizza quest’anno per la sua apprezzata performance nel film Mass in cui interpreta una madre di una delle due coppie di genitori che decide di confrontarsi nel tentativo di andare avanti dopo un evento tragico che ha coinvolto i loro figli. Attualmente ha al suo attivo lo Utah Film Critics Association Award e il St. Louis Film Critics Association Award, oltre ad aver conquistato numerose candidature tra cui quella ai Critics Choice Awards. La sua esclusione però dai Golden Globe e dagli Hollywood Critics Association Awards la fanno retrocedere, considerando che nelle previsioni di settembre era al 2° posto.

5. Ruth Negga (PASSING)

La talentuosa Ruth Negga per la sua applaudita prova nella pellicola Passing di Rebecca Hall, in cui interpreta una donna afroamericana che finge di essere “bianca” per sfuggire al pregiudizio razziale, sta cercando di blindare la seconda candidatura agli Oscar della sua carriera (la prima è arrivata 5 anni fa’ come miglior attrice protagonista per Loving) dopo aver conquistato la nomination a tutti i premi chiave ad eccezione dei Critics Choice Awards. In compenso può vantare 3 Film Critics Association Awards: il New York Film Critics Online Award, il Philadelphia Film Critics Award e il Chicago Film Critics Association Award.

4. Kirsten Dunst (IL POTERE DEL CANE)

Quest’anno Kirsten Dunst potrebbe ottenere la prima nomination agli Oscar della sua carriera (finalmente!) grazie alla sua prova nel pluripremiato film di Jane Campion, Il potere del cane, in cui interpreta Rose, la nuova moglie di uno dei fratelli Burbank, il cui arrivo viene percepito come una sorta di minaccia ad uno schema radicato di valori. Per questo ruolo ha conquistato la candidatura a tutti i premi chiave (ad eccezione degli Hollywood Critics Association Awards) riuscendo a vincere alcuni riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani come il Detroit Film Critics Society Award, il Boston Online Film Critics Association Award, il Southeastern Film Critics Association Award e il Phoenix Critics Circle Award.

3. Aunjanue Ellis (KING RICHARD)

La supporter del biopic King RichardAunjanue Ellis, si conferma una forte competitor tra le possibili candidate agli Oscar per la categoria Best Supporting Actress dopo aver vinto vari riconoscimenti tra cui il National Board of Review e il Washington DC Area Film Critics Association Award. In tal senso la prima nomination della sua carriera è a portata di mano dopo aver ottenuto la candidatura a tutti i riconoscimenti chiave dell’Awards Season.

2. Caitriona Balfe (BELFAST)

Perde una posizione l’attrice irlandese Caitriona Balfe che per la sua prova nell’ultimo film di Kenneth Branagh, Belfast, partiva favorita nelle previsioni precedenti ma che ora è costretta a ridimensionare le sue chance dopo aver vinto solamente il Sunset Film Circle Award. In compenso per il suo ruolo in questo racconto autobiografico segnato dai tumultuosi anni ’60 durante il conflitto dell’Irlanda del Nord, ha ottenuto la candidatura a tutti i premi chiave (dal Satellite Award al Golden Globe) avvicinandosi così alla sua prima nomination agli Oscar.

1. Ariana DeBose (WEST SIDE STORY)

Crescono vertiginosamente le quotazioni per Ariana DeBose (nelle previsioni precedenti era all’ottavo posto) per la sua applaudita performance nel musical di Steven Spielberg, West Side Story, dopo aver non solo conquistato la nomination ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards ma anche dopo aver vinto il maggior numero di premi come miglior supporter femminile tra cui il Las Vegas Film Critics Society Award e il Los Angeles Film Critics Association Award. In questa pellicola la DeBose interpreta Anita, il personaggio che nel 61′ fece guadagnare all’attrice Rita Moreno che ne vestiva i panni, la statuetta per questa categoria.

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