Nominations 96th Academy Awards: Anatomy of a Fall

Dalla mancata designazione della Francia per la categoria Miglior film internazionale ai prossimi progetti di Sandra Hüller

Il sensazionale dramma giudiziario di Justine Triet, Anatomy of a Fall, capace di sfidare la percezione comune di verità, ha conquistato 5 candidature agli Oscar e quindi non solo quelle attese nelle categorie miglior film, miglior attrice, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio, ma anche in quella per la miglior regia nonostante Justine Triet avesse dalla sua parte la sola candidatura ai BAFTA tra i key awards.

E’ inutile dire che se fosse stato scelto dalla Francia per la competizione internazionale a quest’ora avrebbe di sicuro un Oscar prenotato, visto e considerato che ha letteralmente dominato la Stagione dei Premi vincendo più di 27 premi tra cui l’HCA Astra Film Award, il Golden Globe e il Critics Choice Award (il favorito di quest’anno The Zone of Interest ne ha vinti 18 per intenderci).

CONTROVERSIA

Inizialmente quando la Francia a sorpresa ha scelto The Taste of Things (che è comunque è riuscito ad entrare nella short-list) molti hanno pensato ad una “strategia” finalizzata ad ottenere più nominations con due film, ma poi è emerso il sospetto che fosse una decisione politica per via del discorso pronunciato dalla Triet a Cannes quando le è stata consegnata la Palma d’Oro. In quell’occasione il suo intervento è stato piuttosto critico nei confronti delle politiche culturali del governo e della sua violenta risposta alle manifestazioni per la riforma delle pensioni suscitando parecchio scalpore in Francia.

Di conseguenza quando è stato annunciato il candidato francese per il miglior film internazionale agli Oscar tutti sono rimasti sconvolti trainati dal sospetto che la Triet fosse stata “punita” per le sue parole contro il governo. In effetti poteva solo che essere una decisione forzata considerando che Anatomy of a Fall ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche ideali per la corsa agli Oscar: una meritata Palma d’Oro, il favore della critica internazionale, ottimi risultati al botteghino nazionale, grandi interpretazioni come quella acclamata di Sandra Huller, ben diretto, una potente sceneggiatura ricca di sfumature e con molti dialoghi in lingua inglese che hanno favorito le vendite sul mercato nordamericano, cos’altro si poteva chiedere di più?

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PREVISIONI NOMINATIONS OSCAR: 3

NOMINATIONS OSCAR (5): miglior film, miglior regia, miglior attrice, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio

METASCORE: 86/100

1. Justine Triet ha scritto il film per Sandra Hüller. Questa è la loro seconda collaborazione dopo Sibyl – Labirinti di donna (2019).

2. È il terzo film diretto da una donna ad aver ricevuto la Palma d’Oro al Festival di Cannes dopo Titane di Julia Ducournau (2021) e Lezioni di piano di Jane Campion (1993)

3. La scena della palla che rimbalza giù per le scale all’inizio del film è stata difficile da realizzare. C’era bisogno che non rimbalzasse troppo velocemente e rotolasse fuori dall’inquadratura. Ragion per cui l’hanno immersa in una colla speciale per rallentarne la discesa.

4. Justine Triet ha scritto questa sceneggiatura insieme al suo partner Arthur Harari.

5. Sandra Hüller era in pole position per vincere il premio per la Miglior attrice al Festival di Cannes.

Il prossimo progetto di Sandra Hüller è una miniserie TV poliziesca dal titolo Zeit Verbrechen selezionata per la sezione Panorama al prossimo Festival di Berlino.

TRAMA: Dopo una notte di divertimento sfrenato con gli amici, Tim è talmente alterato da non riuscire a trovare la strada di casa. Suona ai campanelli degli sconosciuti finché la polizia non lo prende in custodia. La mattina successiva, però, viene trovato morto sul ciglio di una strada di campagna.

Per il cinema è in post-produzione il lungometraggio di Natja Brunckhorst dal titolo 2:1 con Max Riemelt e Ronald Zehrfeld.

TRAMA: Robert, Volker e Maren (Sandra Hüller) sono migliori amici fin dall’infanzia e vivono ad Halberstadt. Un giorno di luglio del 1990 scoprono per caso che in un vecchio pozzo sono stati depositati i milioni dell’ex DDR. Decidono di rubare i soldi e pianificano meticolosamente ogni passo per mettere in atto il loro piano. Ma più si avvicinano al loro obiettivo, più devono chiedersi se vale la pena rischiare e quali saranno le conseguenze delle loro azioni.

E’ in fase di sviluppo invece il nuovo film di Markus Schleinzer, Rose, su una donna nei primi anni del XVII° secolo ambientato all’indomani della Guerra dei Trent’anni che si traveste da uomo e cerca di essere un buon cittadino a tutti i costi. Le riprese dovrebbero iniziare questa estate.

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