Oscar 2021, gli 8 migliori attori non protagonisti da tenere d’occhio (previsioni febbraio)

Previsioni Oscar 2021: i favoriti per la nomination nelle categoria Miglior attore non protagonista

In attesa di conoscere le nominations agli Oscar 2021, emergono nuove previsioni dopo l’assegnazione di circa 60 riconoscimenti tra quelli assegnati dalle associazioni dei critici americani che di fatto consentono di stilare una potenziale shortlist sui favoriti per la nomination. A tal proposito per la categoria Miglior attore non protagonista più che cambiare qualcosa rispetto alle previsioni dei mesi precedenti, assistiamo ad una serie di conferme supportate dall’annuncio delle candidature ai premi chiave (dagli Hollywood Film Critics Association Awards ai Satellite Awards, dai SAG Awards ai Critics Choice Awards e ai Golden Globe) che ha contribuito da un lato a blindare alcuni nomi (soprattutto i primi 3) e dall’altro ad allontanare potenziali candidati dalla cinquina.

Gradualmente il cerchio si stringe: dai 15 potenziali candidati del mese di Settembre, siamo passati ai 12 del mese di Novembre, poi ai 10 del mese di Gennaio, e ora infine agli 8 supporter favoriti per una candidatura agli Oscar nella categoria Best Supporting Actor tra conferme, esclusioni e qualche interessante new entry….

Miglior attore non protagonista: quali sono i supporter favoriti per la nomination agli Oscar 2021?

8. JARED LETO (THE LITTLE THINGS)

Con la nomination a sorpresa prima ai Golden Globe e poi ai SAG Awards, Jared Leto (premio Oscar nel 2014 come supporter per Dallas Buyer Club) è diventato un potenziale candidato per la sua prova nel thriller The Little Things di John Lee Hancock, nonostante sia stato stato escluso per questo ruolo da tutti i Film Critics Association Awards.

7. DAVID STRATHARIN (NOMADLAND)

La candidatura di David Stratharin (sarebbe la seconda dopo quella ottenuta 15 anni fa’ come protagonista del film di George Clooney, Good Night and Good Luck, preceduta dalla Coppa Volpi al Festival di Venezia del 2005) può essere solo trainata dalla sua partecipazione ad uno dei film di punta di questa Awards Season la pluripremiata pellicola di Chloé Zhao, Nomadland. Questa considerazione nasce dal fatto che Stratharin non ha vinto alcun premio per questo ruolo, limitandosi a conquistare solo una manciata di nominations tra i premi della critica americana (da quella agli Indiana Film Journalists Association Awards ai San Francisco By Area Film Critics Circle Awards) oltre a quella significativa ai Satellite Awards.

Previsioni Settembre: 4° posto su 15

Previsioni Novembre: 10° posto su 12

Previsioni Gennaio: 10° posto su 10

6. BILL MURRAY (ON THE ROCKS)

Sulla carta Bill Murray per la sua performance nella commedia agrodolce di Sofia Coppola, On the rocks, ha tutti i numeri per conquistare la sua seconda nomination agli Oscar (la prima 17 anni fa’ sempre con un film della Coppola, il cult Lost In Translation). Su questa lunghezza d’onda può vantare numerose candidature ai premi delle associazioni dei critici americani riuscendo a conquistare però solo il 2° posto agli Iowa Film Critics Association Awards. In compenso ha ottenuto la candidatura alla maggior parte dei premi chiave tra cui Golden Globe, Critics Choice Award e Satellite Award, ma mancando quella ai SAG Awards e quindi restando fuori dalla cinquina dei premi assegnati dal sindacato degli attori, molti dei quali membri votanti degli Oscar. Per questa ragione la sua potenziale nomination ora è in bilico.

Previsioni Settembre: 11° posto su 15

Previsioni Novembre: 5° posto su 12

Previsioni Gennaio: 4° posto su 10

5. PAUL RACI (SOUND OF METAL)

L’outsider per eccellenza Paul Raci per la sua apprezzata prova nel dramma catartico di Darius Marder, Sound of Metal, è sicuramente il favorito della critica dopo aver vinto più di 15 premi tra quelli assegnati dalle associazioni dei critici americani, tra cui il National Board of Review, il Boston Society of Film Critics Award e il Chicago Film Critics Association Award. La sua esclusione però dai Golden Globe e anche dai SAG Awards non promette nulla di buono e potrebbe vanificare la sua ottima performance durante l’Awards Season.

Previsioni Settembre: ASSENTE

Previsioni Novembre: ASSENTE

Previsioni Gennaio: 5° posto su 10

4. CHADWICK BOSEMAN (DA 5 BLOODS)

La sua potenziale candidatura nella categoria Miglior attore non protagonista per la sua prova nel film di Spike Lee, Da 5 Bloods – Come fratelli è sempre stata una certezza nell’arco di tutta la Stagione dei Premi, complice non solo la sua presenza costante tra i nominati di tutti i premi chiave (ad eccezione dei Golden Globe), ma anche il suo interessante bottino in termini di riconoscimenti: dal New York Film Critics Circle Award al Chicago Indie Critics Award, dal 3° posto ai prestigiosi National Society of Film Critics Awards al Philadelphia Film Critics Circle Award, fino alla conquista a sorpresa del Satellite Award.

Previsioni Settembre: 3° posto su 15

Previsioni Novembre: 6° posto su 12

Previsioni Gennaio: 6° posto su 10

3. LESLIE ODOM JR. (ONE NIGHT IN MIAMI)

Rispetto alle previsioni iniziali e nonostante abbia un numero di premi superiore a quelli dei suoi due successivi rivali (ne abbiamo contati 10 tra cui il New York Film Critics Online Award e il Washington D.C. Area Film Critics Association Award) Leslie Odom jr., conosciuto ai più per la sua carriera discografica oltre che per quella teatrale (ha raggiunto la popolarità con il recente Hamilton con cui ha vinto un Tony Award per il miglior attore protagonista in un musical), per la sua applaudita interpretazione nell’opera prima di Regina King, One Night in Miami, in cui interpreta il leggendario Sam Cooke, perde terreno tra i potenziali favoriti di questa categoria pur restando in pole position per la sua prima nomination agli Oscar. Attualmente ha al suo attivo la candidatura in tutti i premi chiave (ad eccezione dei Satellite Awards).

Previsioni Settembre: ASSENTE

Previsioni Novembre: 2° posto su 12

Previsioni Gennaio: 1° posto su 10

2. DANIEL KALUUYA (JUDAS AND THE BLACK MESSIAH)

La tardiva distribuzione del film rispetto alle tempistiche dell’Awards Season ha inizialmente determinato un crollo delle sue quotazioni rispetto alle elevate aspettative della critica americana verso la sua apprezzata prova nel film Judas and the Black Messiah in cui veste i panni dell’attivista Fred Hampton, giovane presidente della sezione dell’Illinois della storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana delle Pantere nere, ucciso dall’FBI. Infatti per le primissime previsioni di Settembre Daniel Kaluuya sembrava poter dominare la Stagione dei Premi. A ciò si è aggiunta la scelta strategica di dirottarlo nella categoria supporter (nonostante abbia un ruolo centrale del film) soprattutto dopo la decisione della rivale Netflix di puntare su Chadwick Boseman anche per la categoria Miglior attore per Ma Rainey’s Black Bottom, rendendo difficile la sua corsa come lead actor. Attualmente Kaluuya ha recuperato terreno non solo conquistando la candidatura ai premi chiave (ad eccezione dei Satellite Awards) ma anche vincendo in breve tempo 7 riconoscimenti tra quelli assegnati dalle associazioni dei critici americani tra cui il Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award e il Nevada Film Critics Society Award.

Previsioni Settembre: ASSENTE

6° posto su 15 (Previsioni Agosto miglior attore)

Previsioni Novembre: 4° posto su 12

1° posto su 12 (Previsioni Ottobre miglior attore)

Previsioni Gennaio: 3° posto su 10

1. SACHA BARON COHEN (THE TRIAL OF THE CHICAGO 7)

La sua presenza costante tra i nominati di tutti i premi chiave dell’Awards Season unita ad un nutrito gruppo di riconoscimenti vinti tra cui il Music City Film Critics Association Award e il Southeastern Film Critics Association Award confermano la sua potenziale leadership. In tal senso grazie alla sua prova nell’apprezzato film corale di Aron Sorkin, The Trial of Chicago 7, l’eclettico Sacha Baron Cohen potrebbe conquistare non solo la prima nomination agli Oscar come attore dopo averne ottenuta già una nel 2007 per l’adattamento del film irrivirente Borat di Larry Charles, ma addirittura vincere l’ambita stauetta. A tal proposito secondo la critica americana nei panni Abbie Hoffman, noto attivista ed esponente della sinistra radicale, nonchè simbolo della ribellione giovanile che caratterizzò l’America degli anni 60′ e 70′, Sacha Baron Cohen offre la migliore interpretazione della sua carriera.

Previsioni Settembre: 5° posto su 15

Previsioni Novembre: 1° posto su 12

Previsioni Gennaio: 2° posto su 10

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