Oscar 2021, le 15 migliori attrici non protagoniste da tenere d’occhio (previsioni settembre)

Quali sono le attrici che potrebbero conquistare una nomination agli Oscar 2021 nella categoria supporter?

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Per l’inizio ufficiale dell‘Awards Season, che partirà ufficiosamente con l’annuncio delle nominations ai Gotham Awards (ottobre) per il cinema indipendente manca solo 1 mese. Ciò nonostante già emergono le prime predictions, ma a differenza della sezione del Miglior attore e della Miglior attrice di cui abbiamo già parlato negli articoli precedenti, quella dei supporter è soggetta a variazioni fino a quando le case di produzioni non scelgono in quale categoria far gareggiare un singolo attore o attrice nell’ottica strategica delle campagne For Your Consideration per gli Oscar

E’ il caso del 2017 quando i produttori di Fences diretto da Denzel Washington, “spinsero” Viola Davis verso la categoria supporter per darle più chance di vittoria nonostante avesse un ruolo centrale nella pellicola. Ora scopriamo insieme le previsioni per la categoria Miglior attrice non protagonista frutto delle aspettative della critica americana verso alcune interpretazioni che potrebbero fare breccia nel cuore dell’Academy.

Quali sono le attrici che hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2021 nella categoria Best Actress in a Supporting Role?

15. DEBRA WINGER (KAJILLIONAIRE)

A distanza di 27 anni dalla sua ultima nomination per Shadowlands (Viaggio in Inghilterra) Debra Winger, l’attrice protagonista di cult anni 80′ come Ufficiale e Gelintuomo e Voglia di Tenerezza, potrebbe tornare finalmente in lizza per una candidatura. Tutto merito della sua ultima performance nell’apprezzato film di Miranda July dal titolo Kajillionaire, in cui interpreta una madre a capo di una piccola gang criminale a conduzione familiare.

Richard Jenkins, Evan Rachel Wood e Debra Winger (Kajillionaire)

14. MARY J.BLIDGE (RESPECT) (MGM ha deciso di slittare l’uscita del film ad agosto 2021, quindi la Mary J.Blige è fuori dai giochi)

La cantautrice e produttrice discografica Mary J.Blige alla sua quinta prova d’attrice potrebbe ottenere la sua 3a nomination agli Oscar dopo averne ottenute 2 nel 2018 per il film Mudbound (miglior attrice non protagonista, miglior canzone originale). L’occasione potrebbe essere offerta dal biopic su Aretha Franklin, Respect, in cui interpreta un’altra grande voce black realmente esistita come Dinah Washington che pur spaziando tra i vari registri musicali dal blues al jazz non volle mai pubblicare un disco gospel per rispettare la sacralità di quel genere.

Jennifer Hudson e Mary J. Blige (Respect)

13. MARISA TOMEI (THE KING OF STATEN ISLAND)

La commedia agrodolce scritta e diretta da Judd Apatow The King of Staten Island potrebbe regalare a Marisa Tomei la 4a nomination agli Oscar della sua carriera dopo averlo vinto a sorpresa nel 1993 come supporter per Mio cugino Vincenzo, le favorite erano Miranda Richardson per Il danno (BAFTA) e Joan Plowright per Un incantevole aprile (Golden Globe), a cui sono seguite altre due nomination nella medesima categoria: In the Bedroom (2002), The Wrestler (2008).

Marisa Tomei (The King of Staten Island)

12. NATASHA LYONNE (UNITES STATES V. BILLIE HOLIDAY)

Natasha Lyonne, conosciuta ai più per la serie tv Russian Doll con cui ha ottenuto la nomination agli Emmy e ai Golden Globe come miglior attrice “in a Comedy Series”, potrebbe conquistare la prima candidatura agli Oscar della sua carriera, complice la sua partecipazione nella pellicola di Lee Daniels: The United States vs. Billie Holiday laddove interpreta un personaggio relmente esistito come Tallulah Bankhead. Famosa più per la sua personalità eccentrica e per la sua vita personale tempestosa che per la sua carriera d’attrice. Ebbe una relazione sentimentale con la cantante jazz Billie Holiday per poi aiutarla concretamente a seguito di un’accusa legata al possesso di droga. Sarà proprio lei a chiamare il capo dell’FBI, J.Edgar Hoover e a supplicarlo di esonerare Billie dalle accuse.

Natasha Lyonne e Andra Day (The United States vs. Billie Holliday)

11. KRISTIN SCOTT THOMAS (REBECCA)

La sua interpretazione nei panni dell’algida Mrs. Danvers nel remake del cult di Hitchcook, Rebecca (anche se il regista Ben Wheatley non vuole che venga chiamato remake!) è particolarmente attesa dalla critica americana considerando la grande fiducia che versa nel suo talento. Per la Scott Thomas si tratterebbe della sua 2a nomination agli Oscar dopo averla conquistata come lead actress nel 1997 con il film Il paziente inglese, sfiorandone un’altra nel 2018 come supporter per il suo ruolo nel film L’ora più buia che le fece guadagnare una candidatura ai BAFTA.

Lily James e Kristin Scott Thomas (Rebecca)

10. LESLEY MANVILLE (LET HIM GO)

Grazie alla sua prova nel film Let Him Go con protagonisti Diane Lane e Kevin Costner, Lesley Manville potrebbe ottenere la sua 2a nomination agli Oscar nella categoria supporter dopo averla conquistata nel 2018 per il raffinato lavoro di Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto. In Let Him Go interpreta la perfida matriarca della famiglia Weboy che non vuole rinunciare alla tutela di suo nipote e fa di tutto per opporsi alle istanze dei suoi consuoceri.

Lesley Manville (Let Him Go)

9. ABIGAIL BRESLIN (STILLWATER)

La tenerissima Olive di Little Miss Sunshine, Abigail Breslin con cui ottenne nel 2007 una nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista è cresciuta confermando il suo talento da enfant prodige. Infatti quest’anno potrebbe conquistare una 2a candidatura complice la sua prova nell’atteso film di Tom McCarthy, StillWater, in cui interpreta una studentessa americana che viene arrestata in Francia per omicidio. Sarà compito di suo padre (Matt Damon) fare di tutto per dimostrare la sua innocenza.

Matt Damon e Abigail Breslin sul set di Stillwater

8. MERYL STREEP (THE PROM)

Magari non sarà il 2021 l’anno del suo 4° Oscar ma restano comunque alte le possibilità di conquistare la 22esima nomination della sua carriera (la 4a come miglior attrice non protagonista). L’occasione le viene offerta da una storia tenera ed emozionante a sostegno dell’amore in tutte le sue forme. Stiamo parlando dell’attesa pellicola di Ryan Murphy, The Prom, adattamento cinematografico dell’omonimo musical di successo di Broadway. Nel film la Streep interpreta una stravagante insegnante di teatro che avrà un ruolo chiave nella vicenda di una studentessa che sogna di portare al ballo della scuola la sua fidanzata.

Meryl Streep sul set del film The Prom

7. HELENA ZENGEL (NEWS OF THE WORLD)

Helena Zengel, la giovanissima rivelazione del film tedesco System Crasher, scelto lo scorso anno per rappresentare la Germania agli Oscar e che le aveva fatto vincere il prestigioso FIPRESCI come miglior attrice al Palm Springs International Film Festival, potrebbe conquistare la 1a nomination della sua emergente carriera internazionale grazie alla sua attesa performance nel nuovo film di Paul Grengrass, News of The World, ambientato nel selvaggio West. Nel film la Zengel interpreta la piccola Johanna Leonberger, un’orfana che viene “scortata” suo malgrado dal Capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks) che accetta di portarla dai suoi parenti in cambio di una cifra da capogiro.

Helena Zengel e Tom Hanks (News of the World)

6. ARIANA DE BOSE (WEST SIDE STORY)

23/09/2020: con la posticipazione dell’uscita al mese di dicembre 2021 la pellicola è fuori dai giochi e di conseguenza la sua prova non è più in lizza per l’Awards Season 2020/2021

Ariana DeBose, conosciuta ai più per la sua promettente carriera teatrale a Broadway, ha ottime chanche di conquistare il “cuore” degli Academy complice la sua attesa performance nel remake di West Side Story firmato da Steven Spielberg, in cui interpreta Anita, il personaggio che nel 61′ fece guadagnare proprio all’attrice Rita Moreno che ne vestiva i panni, la statuetta per questa categoria.

Ariana DeBose (West Side Story)

5. TONI COLLETTE (I’M THINKING OF ENDING THINGS)

Il 2021 potrebbe essere l’anno ideale per “ricongiungere” l’eclettica Toni Collette e gli Academy che due anni fa la “esclusero” a sorpresa dalla cinquina per la miglior attrice dopo che la sua interpretazione nel film Hereditary le fece fruttare un numero impressionante di premi assegnati dalle associazioni dei critici americani. Nell’acclamata pellicola, scritta e diretta da Charlie Kaufman, I’m Thinking of Ending Things, considerata una delle rivelazioni del 2020, interpreta una madre stravagante offrendo una interpretazione multisfaccettata, sempre sull’orlo tra farsa e realtà, sospesa in bilico tra il pianto e il riso. Con questa potenziale candidatura la Collette sale a quota 2 dopo averne conquistata una nel 2000 sempre come supporter per il film di M.Night Shyamalan, Il sesto senso.

Toni Collette (I’m Thinking of ending things)

4. OLIVIA COLMAN (THE FATHER)

Dopo una prima visione al Sundance Film Festival, per i critici americani è stato subito amore a prima vista per il film di Florian Zeller, The Father, merito soprattutto della forte empatia creata dai due attori protagonisti. Nello specificio la Colman (che affianca meravigliosamente Anthony Hopkins) interpreta una figlia che cerca a tutti costi di far capire a suo padre che arriva sempre un momento nella vita in cui bisogna accettare l’aiuto dei propri cari. Per la Colman si tratterebbe della sua seconda nomination agli Oscar dopo averlo vinto nel 2019 come miglior attrice protagonista nella incredibile interpretazione della Regina Anna nel film The Favourite

Olivia Colman e Anthony Hopkins (The Father)

3. AMANDA SEYFREID (MANK)

Per Amanda Seyfreid potrebbe arrivare quest’anno la consacrazione che le manca dato che non ha mai conquistato una candidatura agli Oscar malgrado la sua partecipazione ad alcuni cult: dai musical Mamma mia! e Mamma mia! Here We Go Again e Les Miserables al meraviglioso film di Paul Schrader, First Reformed con uno straordinario Ethan Hawke, ingiustamente escluso a sorpresa dalle nomination agli Oscar (una delle dimenticanze più clamorose dell’Academy nella stagione dei premi 2017). L’occasione che potrebbe far brillare la Seyfried è l’attesissimo film di David Fincher, Mank, in cui interpreta la famosa attrice del muto Marion Davies a cui pare essersi ispirato Orson Welles nel tratteggiare il personaggio della seconda moglie del protagonista di Quarto Potere, Susan Alexander, alcolizzata e definita senza talento.

Amanda Seyfreid (Mank)

2. SAOIRSE RONAN (AMMONITE)

Grazie alla sua prova nel dramma passionale Ammonite di Francis Lee in cui il suo personaggio vive una tormentata storia d’amore con la nota paleontologa Mary Hanning (interpretata da Kate Winslet), Saoirse Ronan potrebbe conquistare la 5a candidatura agli Oscar della sua carriera dopo esserci andata molto vicina sia nel 2016 con la sua memorabile interpretazione in Brooklyn che le fece guadagnare non solo un British Independent Film Award ma anche un Satellite Award e numerosi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani, e sia nel 2018 con la sua performance nella pellicola agrodolce di Greta Gerwig, Lady Bird, con cui vinse tra i vari premi un Golden Globe e il premio come miglior attrice al Santa Barbara International Film Festival.

Saoirse Ronan (Ammonite)

1.GLENN CLOSE (HILLBILLY ELEGY)

Dopo la delusione del 2019 quando perse per un soffio il primo Oscar della sua straordinaria carriera (fu assegnato meritatemente ad Olivia Colman per La Favorita) la Close ci riprova, ma questa volta nella categoria supporter dove sembra avere molte chance. Complice l’attesa pellicola di Ron Howard, Hillbilly Elegy tratta dall’omonimo romanzo di JD Vance in cui si racconta l’american dream attraverso i sogni e i sacrifici di 3 generazioni di una famiglia del Maine. Nel film la Close interpreta il personaggio di Mamaw, una donna incredibilmente leale che cerca di tenere unita la famiglia e che nel romanzo viene descritta come una “che ti avrebbe sparato piuttosto che litigare con te”. Si tratterebbe della sua ottava candidatura agli Oscar (la quarta come supporter).

Glenn Close (Hillbilly Elegy)
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