Nominations 96th Academy Awards: Oppenheimer

Dal record sfiorato di nominations agli Oscar fino ai prossimi progetti di Cillian Murphy, Emily Blunt e Robert Downey jr.

La magnum opus di Christopher Nolan, Oppenheimer, in cui decostruisce le regole del biopic per offrire una visione inquietante e ipnotizzante di ciò che l’umanità può fare ha conquistato 13 nominations agli Oscar eguagliando capolavori senza tempo come Via col Vento e Chi ha paura di Virigina Woolf?.

Rispetto alle previsioni finali è riuscito ad ottenere una candidatura in più (13 anziché le 12 previste) come quella per i Migliori costumi, dato che la costumista Ellen Mirojnick aveva ottenuto solo la candidatura ai BAFTA e al premio del sindacato dei costumisti (CDGA) e non aveva conquistato alcun riconoscimento.

RECORD SFIORATO

Nel mese di dicembre, con l’annuncio delle short-list dei semifinalisti in cui è stato escluso a sorpresa dalla categoria Migliori effetti speciali, è apparso chiaro che Oppenheimer non avrebbe eguagliato Titanic, La La Land ed Eva contro Eva, gli unici film che hanno ottenuto il record di candidature agli Oscar (14).

Art by Vera Shurkus

PREVISIONI NOMINATIONS OSCAR (12)

NOMINATIONS OSCAR (13): miglior film, miglior regia, miglior attoremiglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior scenografia, miglior colonna sonora, miglior trucco e acconciatura, migliori costumi

METASCORE: 90/100

1. Affinché le scene in bianco e nero del film venissero girate con la stessa qualità del resto del film, Kodak ha prodotto una fornitura limitata di pellicola in bianco e nero Double-X in 70 mm. Questa pellicola originariamente era stata venduta ai fotografi come Super-XX durante la seconda guerra mondiale ed era molto apprezzata dai fotoreporter dell’epoca.

2. Diverse scene sono state girate a Princeton. L’attore Tom Conti ha trovato “davvero molto divertente” passeggiare per Princeton e vedere la gente reagire davanti a lui vestito da Albert Einstein .

3. Quando Matt Damon ha letto la sceneggiatura presentatagli per la prima volta da Christopher Nolan , è rimasto sbalordito nel vedere che era scritta in prima persona, un formato che non aveva mai visto prima.

4. Oliver Stone ha detto di questo film: “Ho assistito per 3 ore alla visione di ‘Oppenheimer’, catturato dalla narrativa di Christopher Nolan. La sua sceneggiatura è stratificata e affascinante. Avendo familiarità con il libro di Kai Bird e Martin Sherwin. Una volta ho rifiutato il progetto perché non riuscivo a trovare la strada per la sua essenza. Nolan l’ha trovata.” Oppenheimer è stato paragonato a JFK – Un caso ancora aperto (1991) di Stone, un’altra epopea politica di 3 ore con un cast corale. Nolan infatti ha proiettato JFK per la troupe prima della produzione per mostrare loro il tipo di film che aveva in mente.

5. E’ il primo film di Christopher Nolan su una figura storica come protagonista ed è il suo secondo film basato su un evento reale dopo Dunkirk (2017). All’inizio degli anni 2000, Nolan aveva tentato di realizzare un film biografico su Howard Hughes con Jim Carrey.

6. E’ il secondo film con rating R di maggior incasso al mondo, dopo Joker (2019).

7. La maggior parte dei film di questa portata richiedono almeno un anno di pre-produzione e diversi mesi di produzione principale seguiti da un altro anno di post-produzione. Christopher Nolan ha impiegato solo tre mesi per la preparazione (che includeva la ricostruzione di Los Alamos come appariva durante il Progetto Manhattan) e ha girato il tutto in soli 57 giorni.

8. Questo è stato il primo film diretto da Christopher Nolan in cui Cillian Murphy è apparso senza Sir Michael Caine. Murphy e Caine sono apparsi entrambi in cinque film di Nolan prima di questo: Batman Begins (2005), Il cavaliere oscuro (2008), Inception (2010), Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), Dunkirk (2017).

9. E’ il terzo film di Christopher Nolan ad essere nominato all’Oscar per il miglior film, dopo Inception (2010) Dunkirk (2017).

Per Cillian Murphy c’è il tanto atteso “trequel” del classico horror zombie new wave di Danny Boyle scritto a quattro mani con Alex Garland, 28 Years Later. E’ il terzo film del franchise “28 giorni dopo”.

Per Emily Blunt invece oltre al film in uscita il 3 maggio The Fall Guy di David Leitch con Ryan Gosling, ci sono due progetti con Dwayne Johnson “The Rock”: il primo, in fase di sviluppo, è il secondo capitolo di Jungle Cruise, il secondo, ancora in trattative, è il prossimo film di Benny Safdie (Smashing Machine), sul campione di arti marziali miste e UFC Mark Kerr.

Tra i prossimi progetti di Robert Downey jr spicca All-Star Weekend, l’opera prima dell’attore premio Oscar Jamie Foxx, con Gerard Butler e Benicio Del Toro.

TRAMA: Malik e Danny, due camionisti fanatici del basket, adorano i loro rispettivi giocatori preferiti, LeBron James e Stephen Curry. La ragazza di Danny, Abby, sta riconsiderando la relazione perché non vuole passare in secondo piano rispetto alla sua ossessione. I due camionisti riescono finalmente a prendersi una pausa dal loro lavoro quando vincono i biglietti per l’ NBA All-Star Game. Sulla strada per la grande partita, Malik e Danny incontrano la bellissima e misteriosa Asia, che potrebbe avere i suoi scopi nascosti. Dopo molti colpi di scena, i ragazzi si ritrovano con i loro eroi in una precaria situazione di vita o di morte.

Senza dimenticare la mini-serie TV creata da Park Chan-wook, The Sympathizer (A24) tratta dal romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Viet Thanh Nguyen, in uscita nel mese di aprile su HBO (in Italia su Sky Atlantic).

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