Oscar 2022: i 12 migliori attori non protagonisti da tenere d’occhio (previsioni novembre)

Previsioni Oscar 2022: quali attori hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar nella categoria Best Actor in a Supporting Role?

AGGIORNAMENTO: Oscar 2022: i 25 film da tenere d’occhio (previsioni ottobre 2021)

Rispetto alle previsioni redatte nel mese di settembre cambia decisamente il quadro dei potenziali candidati agli Oscar nella categoria Supporting Actor, con performance che guadagnano posizioni sull’onda del successo di alcune pellicole come Belfast che consente non solo a Ciarán Hinds di conquistare la leadership ma anche di avvicinare Jamie Dornan alla prima nomination della sua carriera. Tra le altre new entry si fa notare Jon Bernthal per l’acclamato King Richard dopo il crescente consenso da parte della critica americana. Escono (per ora) dalla lista prove che inizialmente erano molto attese ma che invece non hanno convinto del tutto i critici: da quella di Corey Hawkins per The Tragedy of Macbeth a quella di Jeffrey Wright in The French Dispatch, fino a quella di Mark Rylance per Don’t Look Up.

Quali attori hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2022 nella categoria Best Actor in a Supporting Role?

12. Jason Isaacs (MASS)

Retrocede Jason Isaacs per Mass (nelle previsioni precedenti era al 4° posto) dopo l’esclusione ai Gotham Awards dato che gli è stato preferito tra i nominati per la miglior perfomance da non protagonista, il collega Reed Birney. In ogni caso Isaacs, conosciuto ai più per il suo ruolo di Lucius Malfoy nel film Harry Potter e la Camera dei segreti, “resiste” all’ondata di new entry che ha caratterizzato questa categoria, confermandosi un potenziale competitor per gli Oscar. In Mass interpreta un padre che non riesce ad elaborare la morte di suo figlio decidendo di incontrare insieme a sua moglie l’altra coppia di genitori coinvolti nella tragedia.

11. Troy Kotsur (CODA)

Guadagna qualche posizione anche grazie alla nomination conquistata ai Gotham Awards, riuscendo a blindarsi tra i primi 12, il regista e attore Troy Kotsur, co-fondatore del Deaf West Theatre, considerato uno tra i maggiori punti di riferimento della cultura sorda americana (nelle previsioni precedenti era al 15° posto), complice la sua interpretazione nel film rivelazione del Sundance Film Festival, CODA, remake del film francese La famiglia Bélier. Nella pellicola firmata da Sian Heder, Kotsur interpreta il padre di una giovane, unico membro udente della sua famiglia, che vorrebbe inseguire il sogno di fare la cantante ma è frenata dal senso di colpa che deriverebbe nel lasciare i suoi genitori da soli. In una scena toccante tra padre e figlia, lui le chiede di cantare mentre le tiene teneramente il collo per sentire i suoi riverberi. La sua interpretazione è stata particolarmente apprezzata dalla critica americana specialmente per l’uso creativo del suo ASL (American Sign Language).

10. Jesse Plemons (IL POTERE DEL CANE)

Il caratterista Jesse Plemons dato inizialmente favorito per la nomination perde quotazioni per la sua prova nell’ultimo e apprezzato film di Jane Campion, Il potere del cane (era al 3° posto nelle previsioni di settembre), in cui interpreta il fratello di buon cuore del crudele protagonista, Phil Burbank (Benedict Cumberbatch), contrariato per la sua scelta che l’ha portato a sposare una vedova (Kirsten Dunst) del luogo.

9. Ben Affleck (THE TENDER BAR)

Cresce l’aspettativa da parte della critica americana verso l’ultima performance di Ben Affleck (nelle previsioni precedenti era al 14° posto) che potrebbe ottenere la sua prima nomination come attore, senza contare i 2 Oscar già vinti nelle categorie: miglior sceneggiatura originale (Genio Ribelle, 1998) e miglior film (Argo, 2013). Tutto merito dell’amico regista, attore e produttore George Clooney che ha firmato The Tender Bar, adattamento del romanzo omonimo di JR Moehringer, incentrato sulla storia di un ragazzo che cresce a Long Island cercando figure paterne tra i clienti del bar di suo zio.

8. Jon Bernthal (UNA FAMIGLIA VINCENTE – KING RICHARD)

La prima new entry di questa categoria è Jon Bernthal, il supporter dell’apprezzato biopic di Reinaldo Marcus Green, dal titolo Una famiglia vincenteKing Richard, in cui veste i panni del famoso allenatore di tennis americano nonché Master Professional della United States Professional Tennis Association (USPTA) Rick Macci. Per Bernthal la nomination agli Oscar rappresenterebbe una vera e propria svolta per la sua carriera dopo aver lavorato con registi del calibro di Oliver Stone (World Trade Center), Roman Polański (L’uomo nell’ombra), Martin Scorsese (The Wolf of Wall Street), Denis Villeneuve (Sicario), Edgar Wright (Baby Driver), Steve McQueen (Widows – Eredità criminale), James Mangold (Le Mans ’66 – La grande sfida).

7. Richard Jenkins (THE HUMANS)

Crollano le quotazioni per il 2 volte candidato agli Oscar, Richard Jenkins (la prima volta nel 2009 come miglior attore per L’ospite inatteso e la seconda volta nel 2018 come supporter per The Shape of Water) per la sua interpretazione nel film The Humans (era al 1° posto nelle previsioni precedenti) nonostante un generale apprezzamento della critica americana verso la sua interpretazione. In The Humans interpreta il padre di una giovane che per il giorno del Ringraziamento decide di invitare i suoi genitori nell’appartamento che condivide con il fidanzato in una cena in cui le vecchie tensioni si confondono ad alcuni fenomeni paranormali che sembrano manifestarsi.

6. J.K.Simmons (BEING THE RICARDOS)

Dopo la fortunata anteprima di Being the Ricardos di Aaron Sorkin, l’applaudita pellicola sulla carriera artistica e sulla vita privata di una delle coppie televisive più apprezzate della TV americana degli anni 50′: Lucille Ball (Nicole Kidman) e suo marito Desi Arnaz (Javier Bardem), sono salite le quotazioni per J.K.Simmons nei panni di William Frawley che insieme a Vivian Vance (Nina Arianda) condivideva la scena nella storica sitcom I Love Lucy. Così a distanza di 7 anni dall’Oscar vinto nella categoria Miglior attore non protagonista per il meraviglioso film di Damien Chazelle, Whiplash, J.K.Simmons potrebbe ottenere una seconda nomination agli Oscar.

5. Jamie Dornan (BELFAST)

La seconda new entry di questa lista è Jamie Dornan sull’onda del successo ottenuto da Belfast in numerosi festival appartenenti al circuito che precede la Stagione dei Premi. Così grazie alla sua intensa interpretazione nei panni del padre del giovane protagonista testimone involontario dei tumultuosi anni ’60 durante il conflitto dell’Irlanda del Nord, Dornan potrebbe avvicinarsi per la prima volta alla Oscars Race dopo averci provato nel 2016 con Anthropoid che gli fece guadagnare una candidatura ai BIFA e archiviando così il Razzie Award vinto lo stesso anno per il film campione d’incassi 50 sfumature di grigio.

4. Bradley Cooper (LICORICE PIZZA)

Tra le conferme di queste nuove previsioni spicca Bradley Cooper (in quelle precedenti era al 5°posto) per l’atteso film di Paul Thomas Anderson dal titolo Licorice Pizza (titolo che si riferisce ad una popolare catena di negozi di dischi nel sud della California negli anni ’70 ) in cui interpreta il vero Jon Peters, un parrucchiere diventato produttore che integrava le sue entrate spacciando droga e che entra nella vita del protagonista, un attore bambino (interpretato da Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour Hoffman) che cerca di raggiungere il successo mentre si destreggia nella sua vita da liceale. Senza dimenticare che Cooper quest’anno potrebbe ottenere una doppia nomination centrando anche la cinquina per il miglior attore grazie alla sua prova nell’ultimo film di Guillermo Del Toro, La fiera delle illusioni.

3. Kodi Smit – McPhee (IL POTERE DEL CANE)

Crescono vertiginosamente le quotazioni per il giovane e talentuoso Kodi Smit – McPhee (era al 9° posto nelle previsioni precedenti) una vera e propria rivelazione dell’ultimo film di Jane Campion Il potere del cane. A tal proposito la sua interpretazione è uno degli aspetti che ha maggiormente messo d’accordo la critica americana convinta che la sua prova farà sicuramente breccia nel cuore degli Academy permettendogli di conquistare la prima nomination agli Oscar della sua promettente carriera. Nella pellicola vincitrice all’ultimo Festival di Venezia del Leone d’argento (Premio speciale per la regia), Smit – McPhee interpreta l’efebico Peter che viene “usato” dal crudele protagonista, Phil Burbank, per sfidare la nuova moglie di suo fratello.

2. Jared Leto (HOUSE OF GUCCI)

Anche il camaleontico Jared Leto vede al rialzo le sue chance per una nomination agli Oscar soprattutto dopo l’anteprima del suo ultimo film House of Gucci di Ridley Scott, in cui interpreta (nascosto in un lavoro di trucco e parrucco che profuma già di Oscar) Paolo Gucci erede della dinastia Gucci, nonché cugino di Maurizio, ucciso per volere di sua moglie Patrizia Reggiani. Così dopo ben 8 anni dal suo meritatissimo Oscar come miglior attore non protagonista nel film Dallas Buyer Club in cui interpreta un travestito sieropositivo, potrebbe ritornare nella Oscars Race, dopo aver sfiorato la seconda nomination lo scorso anno per il film The Little Things con cui guadagnò (a sorpresa) una candidatura sia ai SAG Awards che ai Golden Globe. 

1. Ciarán Hinds (BELFAST)

Il caratterista irlandese Ciarán Hinds dopo una lunga carriera divisa tra cinema e TV potrebbe non solo conquistare la sua prima nomination agli Oscar ma addirittura vincere l’ambita statuetta grazie alla sua apprezzata prova in uno dei film più premiati fino a questo momento, Belfast di Kenneth Branagh. Proiezione dopo proiezione, Hinds ha messo d’accordo tutti e nell’arco di 2 mesi (nelle previsioni precedenti era al 6° posto) ha conquistato la leadership tra i potenziali competitors per la categoria supporter. In Belfast ambientato durante il conflitto nordirlandese verso la fine degli anni 60′, conosciuto come The Troubles, Hinds interpreta uno dei due vispi e saggi nonni del giovane protagonista che vive con loro e insieme ai suoi genitori in una casa della working class.

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