Oscar 2019, annunciati i semifinalisti per il miglior film straniero. Esclusa l’Italia

Oscar 2019: su 87 film, selezionati i 9 semifinalisti per la categoria miglior film straniero. Fuori dai giochi l’Italia.

Gli Academy Awards, su 87 film internazionali in rappresentanza dei loro Paesi d’origine, hanno scelto la short list dei semifinalisti per la categoria del miglior film straniero tra sorprese e conferme rispetto alle previsioni maturate durante l’Award Season

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In primis spicca la delusione per il film italiano Dogman di Matteo Garrone. Il suo magro bottino durante l’Award Season (si conta solo una nomination ai Phoenix Critics Circle Awards come miglior film straniero) con l’esclusione sia dai Critics’ Choice Awards che dai Golden Globe non prometteva nulla di buono. Sicuramente l’altro candidato italiano Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher avrebbe avuto più chance considerando la grande attenzione da parte della critica americana: dall’inserimento nella lista dei 5 miglior film in lingua straniera ai National Board of Review alla candidatura agli Independent Spirit Awards nella categoria miglior film straniero.

Quali sono i 9 film semifinalisti per la categoria miglior film straniero degli Oscar 2019?

1) la pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma,che ha vinto un numero indicibile di riconoscimenti non solo come miglior film straniero ma anche come miglior film dell’anno dominando letteralmente l’Award Season specie nelle categorie miglior regia e miglior fotografia per le quali resta il SUPER favorito per i prossimi Oscar 2019. Roma potrebbe far conquistare al Messico la 9a candidatura agli Oscar per questa categoria, senza averlo ancora mai vinto.

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2) il vincitore degli Oscar Europei, Cold War di Pawel Pawikolowski, che dopo aver vinto il premio per la miglior regia all’ultimo Festival di Cannes ha ottenuto numerosi riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani tra cui il National Board of Review e il New York Film Critics Circle Award, anche se è stato escluso dai Golden Globe. Per la Polonia si tratterebbe della sua 11 esima nomination nella storia di questo premio dopo averlo vinto nel 2015 per Ida dello stesso regista.

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3) Burning di Lee Chang-dong che ha conquistato il Golden Camera 300, oltre ad alcune menzioni importanti durante l’Award Season come il suo inserimento nella lista dei 5 miglior film stranieri dai National Board of Review, i 2 Toronto Film Critics Association Awards (miglior film straniero, miglior attore non protagonista) e i 2 Los Angeles Film Critics Association Award (miglior attore non protagonista, miglior film straniero), anche se però è stato snobbato anch’egli dai Golden Globe.

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4) Un affare di famiglia di Hirokazu Kore-Eda, già vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, Shoplifters (titolo americano) oltre ad aver ottenuto la nomination ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards come miglior film straniero. Ha al suo attivo il Los Angeles Film Critics Association Award e il San Diego Film Critics Society Award per il miglior film straniero, oltre a 2 Boston Society of Film Critics Awards (miglior film straniero, miglior cast). Per il Giappone si tratterebbe della sua 13 esima candidatura agli Oscar dopo averlo vinto nel 2009 per Departures di Yōjirō Takita.

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5) Capernaum di Nadine Labaki: vincitore del Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, Capernaum potrebbe portare al Libano una seconda nomination agli Oscar dopo quella ottenuta l’anno scorso per il film L’insulto.Ha conquistato la nomination sia ai Golden Globe che ai Critics’ Choice Awards.

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6) The Guilty di Gustav Moller: oltre ad essere stato inserito nella lista dei 5 miglior film stranieri ai National Board of Review , è stato candidato ai Satellite Awards come miglior film internazionale, anche se però è stato snobbato dai Golden Globe. Per la Danimarca si tratterebbe della sua 10a nomination agli Oscar dopo averlo vinto 3 volte (Il pranzo di Babette, Pelle alla conquista del mondo, In un mondo migliore)

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7) Never Look Away di Florian Henckel von Donnersmarck: per il rotto della cuffia ri-entra in corsa per gli Oscar nonostante la scarsa attenzione da parte della critica americana. Ha al suo attivo solo una nomination ai Golden Globe. Per la Germania si tratterebbe della sua 17esima nomination agli Oscar, dopo averlo vinto 3 volte (Il tamburo di latta, Nowhere in Africa, Le vote degli altri)

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SORPRESE:

Tra le sorprese spiccano due film “ignorati” (per ora) dai premi assegnati dalle associazioni dei critici americani durante l’Award Season: il film Ayka di Sergey Dvortsevoy in rappresentanza del Kazakhstan, presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes dove vinse il premio per la miglior attrice conferito a Samal Yeslyamova, e Birds of Passage di Ciro Guerra in rappresentanza della Colombia.

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SNOBBATI:

Snobbato a sopresa il film belga Girl di Lukas Dhont, forte del consenso internazionale e recentemente vincitore dell’Oscar Europeo per la miglior opera prima, aveva all’attivo la nomination ai Golden Globe e il New Mexico Film Critics Association Award per il miglior attore. Fuori dai giochi anche il film svedese Border, vincitore del World Fiction Award al Festival di Los Angeles oltre che dell’Oscar Europeo per i migliori effetti speciali visivi.

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