Anche quest’anno la categoria miglior film straniero si sta rivelando una delle più imprevedibili, con esclusioni clamorose nonostante il parere positivo della critica americana. E’ il caso di due pellicole particolarmente apprezzate negli States, ma a sorpresa escluse dalla shortlist dei 9 semifinalisti che concorrono per ottenere un posto nella cinquina degli Oscar 2018.
La prima è 120 battiti al minuto di Robin Campillo nonostante avesse vinto il New York Film Critics Circle Awards , il Los Angeles Film Critics Association Awards, il Washington DC Area Film Critics Association Award come miglior film straniero. Nel suo carnet di riconoscimenti poteva vantare un Grand Prix Speciale della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, il premio come miglior film al San Sebastián International Film Festival e una nomination agli Independent Spirit Awards, e ai Critics Choice Movie Awards, ai Satellite Awards come miglior film internazionale, oltre ad un European Film Award per il miglior montaggio. La sua ingiusta esclusione dai Golden Globe in effetti non lasciava presagire nulla di buono. Così la Francia vede sfumata la possibilità di ottenere la 40esima nomination agli Oscar nella categoria miglior film straniero dopo aver vinto la statuetta per ben 12 volte (l’Italia detiene il record di vittorie con 14 Oscar nella medesima categoria)
La seconda è Per primo hanno ucciso mio padre di Angelina Jolie in rappresentanza della Cambogia nonostante il consenso della critica americana. Infatti il film ha finora conquistato 1 Boston Online Film Critics Association Award, 1 Las Vegas Film Critics Society Award, 1 Phoenix Film Critics Society Award, 1 Southeastern Film Critics Association Award come miglior film straniero oltre a una nomination ai Critics Choice Movie Awards, ai Satellite Awards e ai Golden Globe. Per la Cambogia poteva dunque arrivare la 2 nomination dopo quella ottenuta nel 2014 per The Missing Picture di Rithy Panh. Questo film è l’adattamento dell’omonimo libro, che racconta le memorie della scrittrice e attivista cambogiana Loung Ung, sopravvissuta durante il regime mortale dei Khmer Rossi dal 1975 al 1978.
Con l’esclusione di queste due teste di serie, la gara diventa più facile per lo svedese The Square, il cui esordio nell’Award Season non è stato così brillante per poi essere inondato di premi dopo aver vinto ben 6 European Film Awards. La pellicola di Ruben Ostlund può vantare oltre alla Palma d’Oro anche il Boston Society of Film Critics Award, il Toronto Film Critics Award, il San Francisco Film Critics Award, il Chicago Film Critics Association Award, il Dallas Fort-Worth Film Critics Association Award come miglior film straniero. Inoltre le sue quotazioni per una nomination agli Oscar sono salite soprattutto dopo aver ottenuto una nomination ai Critics Choice Movie Awards, ai Satellite Awards e ai Golden Globe. Per la Svezia si tratterebbe della sua 16 nomination dopo aver portato in patria ben 3 Oscar per questa categoria grazie al contribuito del maestro Ingmar Bergman (La fontana della Vergine, Come in uno specchio, Fanny e Alexander).
L’unico film che potrebbe ribaltare a sorpresa la vittoria della Svezia, è Loveless di Andrej Zvjagincevin. La pellicola, dopo aver vinto il Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes e il premio per la miglior regia agli Asia Pacific Screen Awards, è stata scelta per rappresentare la Russia ai prossimi Oscar. Considerando i numerosi premi che sta conquistando, è stata una scelta saggia! Infatti la pellicola di Zvjagincev ha vinto anche il premio come Miglior film internazionale al Munich Film Festival e il premio come Miglior film al London Film Festival. Inoltre ha vinto il Los Angeles Film Critics Association Awards oltre ad essere stato candidato come miglior film internazionale ai British Independent Film Awards, ai Satellite Awards, agli Independent Spirit Awards, ai Golden Globe, anche se è stato snobbato clamorosamente dai Critics Choice Movie Awards. Ha al suo attivo anche 2 European Film Awards (miglior fotografia, miglior colonna sonora).
Gli altri 3 film che potrebbero completare la cinquina del miglior film straniero sono:
Il film cileno Una donna fantastica che dopo la nomination agli Independent Spirit Awards, ai Golden Globe e ai Critics Choice Movie Awards, nonostante l’esclusione ai Satellite Awards, può seriamente sperare in una nomination agli Oscar. Ha al suo attivo anche il Black Film Critics Circle Award come miglior film straniero, l’Orso d’argento al Festival di Berlino per la miglior sceneggiatura oltre al Teddy Award per il miglior film premio assegnato durante la manifestazione tedesca a film con soggetti legati a tematiche LGBT. Per il Cile si tratterebbe della sua 2 nomination dopo quella ottenuta nel 2013 per No – I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larrain che ogni anno tenta di entrare nella cinquina senza mai riuscirci (nel 2016 e nel 2017 ha proposto Il club e Neruda)
Il film tedesco Oltre la notte diretto da Fatih Akin e presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes, dove l’attrice Diane Kruger ha vinto il premio come miglior attrice. Ha al suo attivo una nomination ai Critics Choice Movie Awards, ai Satellite Awards, ai Golden Globe. Con questo film la Germania vuole riscattarsi dopo il “furto” dell’anno scorso, quando il suo film Toni Erdmann dato per favorito fino ad un mese prima è stato poi superato dalla pellicola di Asghar Farhadi Il cliente, le cui quotazioni sono salite proprio dopo il diktat di Trump verso coloro che provenivano da Paesi “ostili” come l’Iran. Per la Germania si tratterebbe della sua 20 nomination agli Oscar dopo aver conquistato ben 3 Oscar per questa categoria (Il tamburo di latta, Nowhere in Africa, Le vite degli altri).
Il film israeliano Foxtrot complice la vittoria ai National Board of Review come miglior film straniero anche se è stato escluso sia dai Critics Choice Movie Awards che dai Golden Globe. Il film di Samuel Maoz può vantare però ben 8 Ophir Awards (gli Oscar israeliani), il Leone d’Argento (Gran Premio della Giuria) all’ultimo Festival di Venezia e una nomination ai Satellite Awards come miglior film internazionale. Per l’Israele si tratterebbe della sua 11esima nomination senza averlo ancora mai vinto in questa categoria.
Ecco la shortlist ufficiale dei nove titoli che si contenderanno la nomination per il Miglior Film Straniero:
Una Donna Fantastica, di Sebastián Lelio (Cile)
Oltre la notte, di Fatih Akin (Germania)
Corpo e Anima, di Ildikó Enyedi (Ungheria)
Foxtrot, di Samuel Maoz (Israele)
L’Insulto, di Ziad Doueiri (Libano)
Loveless, di Andrey Zvyagintsev (Russia)
Félicité, di Alain Gomis (Senegal)
The Wound, di John Trengove (Sudafrica)
The Square, di Ruben Östlund (Svezia)
5 commenti
Aggiungi il tuoPochi dubbi su The Square, e direi anche Loveless…
Io punterei però anche su L’insulto, che dovrei andare a vedere stasera, ma di cui ha parlato (molto bene) qualche giorno fa sul ns blog un collega blogger…
L’ha ribloggato su Alessandria today.
The square ha molte possibilità ma ho speranza anche per 120 battiti al minuto e Per primo hanno ucciso mio padre…
Però anche Una donna fantastica e Loveless sono fantastici
120 battiti al minuto e Per primo hanno ucciso mio padre non sono entrati nella lista dei 9 semifinalisti quindi non hanno alcuna speranza
Noooooo 😭