Golden Globe 2020: tutti i candidati

Golden Globes 2020, Marriage story guida le nominations. Snobbati De Niro, Dafoe, Nyong’o, Baumbach

Annunciate le candidature ai prestigiosi Golden Globe, i premi cinematografici assegnati annualmente dalla stampa estera.

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Per molti sono da considerarsi l’anticamera degli Oscar dato che i vincitori di questo ambito riconoscimento spesso (ma non sempre) riescono a conquistare anche l’ambita statuetta. Invece per gli addetti del settore i verdetti dei Golden Globe più che anticipare i risultati degli Oscar, hanno il potere di influenzarli, “spingendo” i giurati indecisi a puntare su un determinato film o su una specifica interpretazione. D’altronde i membri della Hollywood Foreign Press Association (HFPA) che votano per questo premio non partecipano alle votazioni degli Academy Awards che designano i vincitori degli Oscars

A ciò si aggiunge un’altra considerazione legata alla diversa collocazione di attori e film in categorie differenti da quelle scelte per le campagne promozionali degli Oscar. Non parliamo solo della suddivisione tra film drammatici e commedie, ma anche le stesse interpretazioni possono gareggiare per categorie diverse all’interno dei due premi: è il caso per esempio di Kate Winslet che nel 2009 vinse 2 Golden Globe come lead actress per Revolutionary Road e come supporter per The reader per poi conquistare l’Oscar per questo ultimo film ma come miglior attrice protagonista.

Nella storia di questo premio su 75 edizioni 51 volte il verdetto del Golden Globe è stato confermato agli Oscar:

-come miglior film drammatico 38 volte: La mia via, Giorni perduti, I migliori anni della nostra vita, Barriera Invisibile, Tutti gli uomini del Re, Il più grande spettacolo del mondo, Fronte del porto, Il giro del mondo in 80 giorni, Il ponte sul fiume Kwai, Ben-Hur, Lawrence d’Arabia, Un uomo per tutte le stagioni, La calda notte dell’ispettore Tibbs, Il braccio violento della legge, Il padrino, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Rocky, Kramer contro Kramer, Gente comune, Voglia di tenerezza, Amadeus, La mia Africa, Platoon, L’ultimo imperatore, Rain Man, Balla coi lupi, Schindler’s List, Forrest Gump, Il paziente inglese, Titanic, American Beauty, Il gladiatore, Il signore degli anelli – Il ritorno del Re, A beautiful mind, The Millionaire, Argo, 12 anni schiavo, Moonlight.

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-come miglior commedia/musical 13 volte: i primi 4 (Un americano a Parigi, L’appartamento, Gigi, West Side Story) vinsero il Golden Globe nel periodo (1959-1963) in cui c’era la suddivisione tra miglior commedia e miglior musical poi accorpate in una categoria. Seguono Tom Jones, My Fair Lady, Tutti insieme appassionatamente, Oliver, A spasso con Daisy, Shakespeare in Love, Chicago, The Artist, Green Book.

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Golden Globe 2020:

Per quanto riguarda le nominations di quest’anno il film che ha ottenuto il maggior numero di candidature (6) è:

Marriage Story film

-il pluripremiato dramma da camera di Noah Baumbach, presentata con successo all’ultimo Festival di Venezia, Marriage Story, che ha finora vinto 4 Gotham Awards (miglior film, miglior attore, miglior sceneggiatura, Audience Award) oltre a numerosi premi ottenuti da Laura Dern consentendole di conquistare la leadership nelle previsioni della categoria supporter ai prossimi Oscar. La pellicola ha conquistato la nomination nelle categorie: miglior fim drammatico, miglior attore (Adam Driver), miglior attrice (Scarlett Johansson), miglior attrice non protagonista (Laura Dern), miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora.

Seguono a pari merito con 5 nomination 2 titoli particolarmente apprezzati dalla critica internazionale:

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– l’epica saga sulla criminalità organizzata negli USA, The Irishman, diretta dal maestro Martin Scorsese e che ha finora vinto numerosi premi tra cui 3 Hollywood Film Awards, 2 National Board of Review (miglior film, miglior adattamento) e 2 New York Film Critics Circle Awards (miglior film, miglior attore non protagonista) oltre ad aver conquistato ben 14 nomination ai Critics’ Choice Awards. La pellicola si è aggiudicata la nomination nelle categorie: miglior film drammatico, miglior regia, miglior attore non protagonista (Al Pacino, Joe Pesci), miglior sceneggiatura.

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C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, che può contare non solo sul prestigioso Camerimage vinto per il suo contributo registico ma anche su 2 National Board of Review (miglior regia, miglior attore non protagonista) e 1 New York Film Critics Circle Award (miglior sceneggiatura). Tenendo bene a mente che il fim sta collezionando numerose nomination nei premi assegnati dalle associazioni dei critici americani: dalle 11 nominations agli Hollywood Critics Association Awards alle 10  nomination ai San Diego Film Critics Society Awards, fino alle 12 candidature conquistate ai Critics’ Choice Awards. Per i Golden Globe ha ottenuto la nomination nella categorie: miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attore comedy (Leonardo Di Caprio), miglior attore non protagonista (Brad Pitt).

Con 4 nomination a testa si piazzano:

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The Two Popes di Fernando Meirelles, vincitore dell’Audience Award al Middleburg Film Festival Film e incentrato sul rapporto tra due i più potenti esponenti della Chiesa cattolica: papa Francesco (Jonathan Pryce) e papa Benedetto (Anthony Hopkins). La pellicola conquistando la nomination nelle categorie: miglior film drammatico,miglior sceneggiatura, miglior attore drammatico, miglior attore non protagonista, trova il suo giusto riscatto dopo la scarsa attenzione da parte dei premi della critica americana dato che ha ottenuto solo 1 nominations agli Hollywood Critics Association Awards (miglior adattamento) e 5 candidature ai Satellite Awards (miglior adattamento, miglior attore non protagonista, miglior scenografia, miglior film drammatico, miglior costumi).

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il Leone d’Oro all’ultimo Festival di Venezia Joker di Todd Phillips che ha conquistato la nomination nelle categorie: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior colonna sonora. Un bottino prezioso che lo riscatta dalla scarsa attenzione che gli è stata riservata durante l’Award Season americana in termini di premi vinti nonostante le 10 nominations ai Satellite Awards e le 7 candidature ai Critics’ Choice Awards.

Cocente delusione per 2 film che sembravano avere un ottimo potenziale in chiave award season: come la pellicola indipendente rivelazione dei National Board of Review, Uncut Gems di Josh e Benny Safdie che non ha ottenuto nemmeno una nomination, e il fim vincitore del Toronto International Film Festival Jojo Rabbit di Taika Waititi che ha ottenuto la candidatura solo nelle categorie miglior commedia, miglior attore comedy.

Ora analizziamo le nominations ai Golden Globe categoria per categoria:

Nella categoria MIGLIOR ATTORE (DRAMMA) confermato il quartetto Phoenix (New York Film Critics Online Awards) – Driver (Gotham Award) – Banderas (New York Film Critics Circle Awards, Hollywood Film Awards). Snobbato Sandlers (National Board of Review) che in Uncut Gems offre l’interpretazione migliore della sua carriera spesso irrisa dai numerosi Razzie Awards conquistati. Fuori dai giochi anche Robert De Niro (The Irishman). Al loro posto due attori finora ignorati dai premi delle associazioni dei critici: Christian Bale per Le Mans 66′ – La grande sfida Jonhatan Pryce per I due papi

Joaquin Phoenix (Joker)
Adam Driver (Marriage Story)
Christian Bale (Le Mans 66′ – La grande sfida)
Antonio Banderas (Dolor y Gloria)
Jonathan Pryce (I due papi)

Adam Driver Gotham

Nella categoria MIGLIOR ATTORE (COMEDY/MUSICAL) confermato il favorito Eddie Murphy per Dolemite is my name tallonato da uno dei frontrunner della categoria best actor per gli Oscars 2020 e cioè Leonardo Di Caprio per C’era una volta a Hollywood, candidato sia agli Hollywood Critics Association Awards che ai Satellite Awards come l’altro nominato Taron Egerton per il biopic sulla vita di Elton John dal titolo Rocketman che gli ha fatto già guadagnare un Hollywood Film Award come miglior attore rivelazione. Sorprende in positivo la nomination come lead actor per Daniel Craig per Cena con delitto.

Eddie Murphy (Dolemite is my name)
Leonardo Di Caprio (C’era una volta a Hollywood)
Taron Egerton (Rocketman)
Roman Griffin Davis (Jojo Rabbit)
Daniel Craig (Cena con Delitto)

Eddie Murphy

Nella categoria MIGLIOR ATTRICE (DRAMA) confermata la favorita di questa categoria: Renee Zellweger per il biopic Judy, già vincitrice dell’Hollywood Film Award e del National Board of Review. Confermate: Scarlett Johansson (Santa Barbara Film Festival) per Marriage Story, Charlize Theron per Bombshell, Saoirse Ronan per Piccole Donne

Snobbata a sorpresa Lupita Nyong’o che per Us ha finora vinto numerosi premi assegnati dalla critica americana (New York Film Critics Circle Award, New York Film Critics Online Award, Toronto Film Critics Association Awards, Washington DC Area Film Critics Association, Philadelphia Film Critics Circle Awards). Al suo posto Cynthia Erivo per Harriet con cui aveva vinto l’Hollywood Film Award come attrice rivelazione.

Renee Zellweger (Judy)
Scarlett Johansson (Marriage Story)
Saoirse Ronan (Piccole Donne)
Charlize Theron (Bombshell)
Cynthia Erivo (Harriet)

Judy biopic

Nella categoria MIGLIOR ATTRICE (COMEDY/MUSICAL) confermata la super favorita Awkwafina per la pellicola di Lulu Wang The Farewell – Una bugia buona con cui ha vinto il Gotham Award. Seguita dalla protagonista del film rivelazione dell’anno Booksmart (La rivincita delle sfigate): Beanie Feldstein. Chiudono la cinquina senza particolari sorprese Emma Thompson per Late Night, Ana de Armas per Cena con delitto.

Awkwafina (The Farewell – Una bugia buona)
Beanie Feldstein (Booksmart)
Ana de Armas (Cena con delitto)
Cate Blanchett (Che fine ha fatto Bernadette?)
Emma Thompson (Late Night)

the farewell film

Nella categoria MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA confermato il duello tra Brad Pitt (National Board of Review) per C’era una volta a Hollywood e Joe Pesci (New York Film Critics Circle Award) per The Irishman entrambi dati come favoriti per i prossimi Oscar nella categoria miglior supporter maschile. Confermati il veterano Anthony Hopkins per I due papi e il 2 volte premio Oscar Tom Hanks per A beautiful day in the Neighborhood.

Snobbato a sorpresa Willem Dafoe per The Lighthouse che per questo ruolo ha ottenuto numerose candidature durant l’Award Season (Film Independent Spirit Awards,Satellite Awards, Detroit Film Critics Circle Awards, San Diego Film Critics Society Award, Critics’ Choice Award.

Brad Pitt (C’era una volta a Hollywood)
Al Pacino (The Irishman)
Anthony Hopkins (I due papi)
Tom Hanks (A beautiful day in the Neighborhood)
Joe Pesci (The Irishman)

Brad Pitt Oscars 2020

Nella categoria MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA confermate la super favorita Laura Dern che per Marriage Story ha conquistato numerosi premi (dall’Hollywood Film Award al New York Film Critics Circle Awards, dall’Atlanta Film Critics Circle Award al New York Film Critics Online Award). L’unica che potrebbe batterla è la sua rivale Jennifer Lopez che per Hustlers – Le ragazze di Wall Street, secondo la critica americana, offre l’interpretazione migliore di tutta la sua carriera. Attenzione però alla vetarana Kathy Bates che per Richard Jewell ha già conquistato il National Board of Review. Chiudono la cinquina Margot Robbie per Bombshell, Annette Bening per The Report.

Fuori dai giochi l’outsider Shuzhen Zhao per The Farewell – Una bugia buona, e Florence Pugh per Piccole Donne

Laura Dern (Marriage Story)
Jennifer Lopez (Hustlers – Le ragazze di Wall Street)
Margot Robbie (Bombshell)
Annette Bening (The Report)
Kathy Bates (Richard Jewell)

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Nella categoria MIGLIOR REGIA confermati i due favoriti di questa categoria: Bong Joon – ho per il suo capolavoro Parasite e Martin Scorsese per The Irishman. Confermati Quentin Tarantino per C’era una volta a Hollywood e Sam Mendes per 1917.

Snobbato a sorpresa Noah Baumbach (Marriage Story) che poteva contare su preziose candidature conquistate tra i premi dell’Award Season (Hollywood Critics Association Awards, Satellite Awards, Detroit Film Critics Circle Awards, San Diego Film Critics Society Award, Critics’ Choice Awards). Al suo posto Todd Phillips per Joker, finora ignorato dai premi della critica americana.

Bong Joon – ho (Parasite)
Martin Scorsese (The Irishman)
Todd Phillips (Joker)
Quentin Tarantino (C’era una volta a Hollywood)
Sam Mendes (1917)

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Nella categoria MIGLIOR FILM STRANIERO confermato il superfavorito Parasite in rappresentanza della Corea del Sud che ha finora conquistato numerose nomination e premi nell’ambito dell’Award Season tra cui i 3 New York Film Critics Online Awards (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura). Confermato anche il suo rivale spagnolo Dolor y Gloria del maestro di Pedro Almodovar che può contare su 5 nomination ai Satellite Awards (miglior film internazionale, miglior regia, miglior attore, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura). Per la Francia confermati i due titoli di punta: la pellicola rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, Portrait of a lady on fire di Céline Sciamma (miglior film straniero ai New York Film Critics Online Awards), è il dramma sociale Les Miserables di Ladj Ly che ha al suo attivo una candidatura sia ai Film Independent Spirit Award che ai Satellite Awards. Tra i due solo quest’ultimo è stato scelto per rappresentare la Francia agli Oscar.

Les Miserables (Francia)
Parasite (Corea del Sud)
Dolor y Gloria (Spagna)
The Farewell – Una bugia buona (Giappone)
Portrait of a lady on fire (Francia)

Niente da fare per l’Italia che poteva contare su due titoli: Il traditore di Marco Bellocchio scelto per rappresentare il nostro Paese nella categoria miglior film internazionale e candidato a 4 Oscar Europei e Il banchiere anarchico di Giulio Base.

Randy Newman

Nella categoria MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE confermato Toy Story 4 (Hollywood Film Awards) e snobbato uno dei film animati rivelazione di questa stagione, I lost my body (New York Film Critics Circle Awards, New York Film Critics Online Awards, Los Angeles Film Critics Association Awards). Chiudono la cinquina How to Train Your Dragon: The Hidden World (National Board of Review), Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, e Missing Link (8 nominations agli Annie Awards).

Toy Story 4
Missing Link
Frozen II
How to Train Your Dragon: The Hidden World
The Lion King

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Nella categoria MIGLIOR FILM (DRAMA) confermati The Irishman, Marriage Story, 1917, Joker, I due papi. Snobbato a sorpresa Le Mans 66′ – La Grande Sfida

The Irishman

1917
Marriage Story
Joker
I due papi

C'era una volta a Hollywood

Nella categoria MIGLIOR FILM (COMEDY/MUSICAL) confermati i favoriti Jojo Rabbit, Rocketman, C’era una volta a Hollywood, Knives Out, Dolemite is my name. Snobbata commedia di successo Booksmart.

Jojo Rabbit
Rocketman
C’era una volta a Hollywood
Knives Out
Dolemite is my name

Ecco la lista di tutti i candidati dei Golden Globe 2020

FONTE: Golden Globe

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