Sound of Metal

Sound of Metal è un dramma catartico dalla sensibilità magnetica capace di esplorare la dimensione interiore del suono

Sound of Metal è un dramma catartico dalla sensibilità magnetica capace di esplorare la dimensione interiore del suono. In questo debutto vibrante di Darius Marder si affrontano tutte le implicazioni del suono, inteso non solo come forza acustica, ma anche come percezione della propria aspettativa di vita, sul come sentire le proprie ambizioni e i propri limiti.

L’ improvvisa perdita d’udito del protagonista, esperto batterista heavy metal, lo catapulta in maniera devastante in un sottomondo dall’angosciante silenzio. Ogni certezza è persa, smarrita. In siffatto contesto ogni cosa non è più definita dal suono, ma dalla sua immagine e dalla sua percezione di essa.

La forza implosiva di Sound of metal sta nel peso emotivo del suo script capace di calibrare con naturalezza le differenze tra il “rumore” del suo mondo ordinario e il “silenzio” del suo nuovo habitat sensoriale, un mondo stra-ordinario, inesplorato, impervio, sconosciuto.

Inizialmente il protagonista (Ruben) non comprende realmente quello che gli sta succedendo, ignora di avere un’unica scelta: accettare e preservare. Questa matura consapevolezza arriverà dopo e cioè solo quando inizierà ad apprezzare quello che ha. E’ qui che Marder alza l’asticella offrendo al batterista la possibilità di giungere ad una inevitabile catarsi dopo aver toccato con mano il peso illusorio del riscatto. Solo in quel momento Ruben può realizzare che non si può sempre riparare tutto. Aggiustare non è il sinonimo di correggere. Sono due verbi che hanno la stessa funzione: modificano quello che non ha funzionato, ma portano a due esiti diversi.

Lungo tutto l’arco narrativo c’è una continua alternanza tra quello che percepiamo con il nostro udito e quello che sente il protagonista nel suo spazio uditivio limitato. Una disfunzione voluta, necessaria per capire la difficoltà del protagonista a relazionarsi con un mondo che sembra volerlo escludere. In questo scenario la perdita dell’udito diventa una metafora dal potente messaggio: prendere atto della sconfitta e trasformarla in un’occasione di riscatto.

Sound of Metal: il dramma catartico di Darius Marder che punta agli Oscar

Le possibilità di entrare in lizza per gli Oscar sono trainate dalle meravigliosi interpretazioni dei due attori Riz Ahmed (ha vinto il Sunset Film Circle Award e conquistato il 2° posto ai Boston Society of Film Critics Awards e ai Los Angeles Film Critics Association Awards) e Paul Raci (ha vinto il Sunset Film Circle Award, Boston Society of Film Critics Award, Boston Online Film Critics Association Award, Florida Film Critics Circle Award, Chicago Film Critics Association Award) entrambi favoriti per la nomination rispettivamente nelle categorie Miglior Attore e Miglior attore non protagonista.

Il primo, Ahmed, nei panni del batterista incarna nei suoi scatti e nelle sue sottrazioni, la resa nello slancio, lasciando intravedere nelle sue percezioni la sua vertiginosa discesa agli inferi. Il secondo Raci riveste il ruolo di saggio mentore che cerca con la sua esperienza di indicare a Ruben la strada migliore per comprendere il suo personale dramma.

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