Oscar 2022: quali sono i film internazionali in pole position?

Previsioni Oscar 2022: quali film hanno più chance di ottenere la nomination nella categoria Best International Feature Film?

AGGIORNAMENTO 21/12/2021: Oscar 2022: la shortlist del Miglior Film Internazionale

AGGIORNAMENTO 08/02/2022: Oscar 2022: chi vincerà nella categoria Miglior Film Internazionale?

Per la categoria Miglior film internazionale sono state presentate 92 pellicole dai rispettivi Paesi d’appartenenza, mentre nella scorsa stagione si raggiunse il numero record dei 93 film in lizza. Inoltre sono 21 i film diretti da registe donne (Argentina, Belgio, Armenia, Costa Rica, Australia, Germania, Francia, Egitto, Indonesia, Kosovo, Ucraina, Svizzera, Paraguay, Macedonia del Nord, Messico, Portogallo, Libano), 3 che trattano temi LGBTQ+ (Danimarca, Brasile, Austria) e 1 solo che presenta per la prima volta un film per la competizione (Somalia).

I comitati di selezione degli Oscar hanno invitato il Ghana, Nepal e Pakistan a presentare le loro proposte, ma senza alcun riscontro. La Nigeria ha annunciato che non ha inviato alcun film per mancanza di candidature ammissibili. La Namibia ha formato per la prima volta un comitato di selezione, ma poi non ha presentato alcuna pellicola.

Molti dei film sono state proiettati nei Festival chiave che precedono la Stagione dei Premi e di conseguenza sono già passati al vaglio della critica internazionale. In questo scenario incrociando i giudizi dei critici con i palmares delle principali kermesse e le candidature ai primi premi dell’Awards Season possiamo elaborare le prime previsioni sui film che hanno maggiori chance di entrare nella short-list dei semifinalisti che verrà annunciata alla fine di Dicembre.

Prima di conoscere nel dettaglio i 93 film in corsa per una nomination agli Oscar, scopriamo quali sono i titoli che attualmente sono in pole position! (la lista sarà aggiornata ogni volta che saranno annunciati nuove candidature e assegnati nuovi premi).

Previsioni Short-list Miglior Film Internazionale

1. Drive my car (Giappone)

2. A hero (Iran)

3. Flee (Danimarca)

4. The Worst Person in the World (Norvegia)

5. E’ stata la mano di Dio (Italia)

6. Titane (Francia)

7. Compartment no.6 (Finlandia)

8. Lamb (Islanda)

9. Prayers for the Stolen (Messico)

10. Great Freedom (Austria)

11. The Good Boss (Spagna)

12. Memoria (Colombia)

13. I’m Your Man (Germania)

14. The intruder (Argentina)

15. Unclenching the Fists (Russia)

I 93 film selezionati dai rispettivi Paesi per la competizione agli Oscar 2022 per la categoria Best International Feature Film:

1. GIAPPONE: ha scelto la pellicola diretta da Ryusuke Hamaguchi Drive my car, basata sul racconto omonimo di Haruki Murakami e selezionata per competere per la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes dove ha vinto il prestigioso FIPRESCI e il premio per la Miglior sceneggiatura.

Yusuke, un attore e regista di teatro, non si è più ripreso dalla improvvisa scomparsa della moglie, una drammaturga. Due anni più tardi gli viene chiesto di mettere in scena Zio Vanja per un festival ad Hiroshima; lì, gli viene assegnata un’autista, giovane e riservata, con cui, durante i viaggi a bordo della sua Saab 900, finirà con lo stabilire un legame più significativo di quanto si aspettasse.

TRAILER: https://youtu.be/XLYAo8THOoE

Lo scorso anno fu scelto True Mothers diretto da Naomi Kawase ma non ha ottenuto la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Giappone ha conquistato 14 nomination vincendo una sola volta la statuetta nel 2009 con Departures di Yōjirō Takita

NOMINATIONS: 1 Gotham Award1 Satellite Award, 1 Washington DC Area Film Critics Association Award, 1 Hollywood Critics Association Award, 1 EDA Award, 1 GOLDEN GLOBE, 1 CRITICS CHOICE AWARD, 1 Film Independent Spirit Award, 1 Phoenix Critics Circle Award, 1 St. Louis Film Critics Association Award, 1 Florida Film Critics Award, 1 London Critics’ Circle Film Award, 2 St. Louis Film Critics Association Awards, Portland Critics Association Award

WINNERS: Miglior sceneggiatura, FIPRESCI (Festival di Cannes), Silver Hugo (Chicago International Film Festival), Miglior Film, Miglior Sceneggiatura (Asia Pacific Screen Award)Gotham Award4° posto nella TOP TEN dei Cahiers du Cinema 2021, Miglior film (New York Film Critics Circle Award), Washington DC Area Film Critics Association AwardAtlanta Film Critics Circle Award, New York Film Critics Online Award, 4 Boston Society of Film Critics Awards (miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior adattamento), Southeastern Film Critics Association Award, Chicago Film Critics Association Award, Phoenix Critics Circle Award, 2 Los Angeles Film Critics Association Awards (miglior film, miglior script), St. Louis Film Critics Association Award, Dallas-Fort Worth Film Critics Award, 2 Indiana Film Journalists Association Awards (miglior film internazionale, miglior adattamento)

2. IRAN: ha scelto l’acclamata pellicola A hero di Asghar Farhadi vincitore del Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes.

Rahim è in prigione a causa di un debito che non è stato in grado di ripagare. Durante un congedo di due giorni, cerca di convincere il creditore a ritirare la denuncia contro il pagamento di parte della somma. Ma le cose non vanno come previsto…

TRAILER: https://youtu.be/ER2-UU3Vw_w

Lo scorso anno fu scelto Sun Children scritto e diretto da Majid Majidi che riuscì ad entrare nella short-list dei semifinalisti.

Nella storia degli Oscar l’Iran ha conquistato la prima nomination nel 1999 con I ragazzi del paradiso di Majid Majidi per poi vincere successivamente l’ambita statuetta per ben 2 volte: nel 2012 con il film Una separazione, e nel 2017 con Il cliente, entrambi firmati dal maestro Asghar Farhadi.

NOMINATIONS: 2 Satellite Awards, 1 Hollywood Critics Association Award, 1 Washington DC Area Film Critics Association Award, 1 EDA Award, 1 Las Vegas Film Critics Society Award, 1 GOLDEN GLOBE, 1 CRITICS CHOICE AWARD, 1 St. Louis Film Critics Association Award, 1 North Texas Film Critics Association Award

WINNERS: Grand Prix (Festival di Cannes), Miglior regia (Asia Pacific Screen Award)2 National Board of Review (miglior script, miglior film internazionale)

3. DANIMARCA: ha scelto il documentario d’animazione rivelazione dell’anno diretto da Jonas Poher Rasmussen, Flee, prodotto da Riz Ahmed e Nikolaj Coster-Waldau, particolarmente apprezzato dalla critica internazionale per aver saputo rappresentare in maniera originale l’esperienza dei rifugiati attraverso un’animazione vivida con cui supera i confini del cinema documentario per raccontare un commovente memoriale alla scoperta di sè. 

Al centro della vicenda la storia vera di un rifugiato afgano (Amin) giunto in Danimarca poco più che minorenne, per poi diventare un affermato accademico di fama internazionale. Il racconto animato ruota attorno ad un segreto personale che potrebbe minare ciò che ha faticosamente conquistato superando barriere e pregiudizi…

TRAILER: https://youtu.be/WzUVeuX1u04

Lo scorso anno fu scelto Another Round di Thomas Vinterberg che vinse l’Oscar.

Nella storia degli Oscar la Danimarca ha conquistato 13 nomination e vinto 4 statuette: oltre al 2020, anche nel 1987 con Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel, nel 1988 con Pelle alla conquista del mondo di Bille August, nel 2010 con Un mondo migliore di Susanne Bier.

NOMINATIONS: 2 Critics’ Choice Documentary Awards, Gotham Award, BIFA2 European Film Awards8 Cinema Eye Honors2 Satellite Awards, 3 Hollywood Critics Association Awards, 1 EDA Award, 3 Las Vegas Film Critics Society Awards, 1 GOLDEN GLOBE, 3 CRITICS CHOICE AWARDS, 2 St. Louis Film Critics Association Awards, 2 Online Association of Female Film Critics Awards, 2 Portland Critics Association Awards, 4 Annie Awards

WINNERS: Gran Premio della Giuria per la sezione World Cinema – Documentary (Sundance Film Festival), 1 Gotham Award (miglior documentario), 1 New York Film Critics Circle Award (miglior documentario), 1 Atlanta Film Critics Circle Award (miglior documentario), 1 Detroit Film Critics Society Award (miglior documentario), Top 5 Documentaries (National Board of Review), Gran Premio della Giuria (Animation Is Film Festival), 1 BIFA (miglior film internazionale), 1 Boston Online Film Critics Association Award (miglior documentario), 3 European Film Awards (miglior documentario, miglior film d’animazione, Best European Film Academy), 1 New York Film Critics Online Award (miglior documentario), 1 Boston Society of Film Critics Award (miglior film d’animazione), 1 Philadelphia Film Critics Award (miglior film d’animazione), 1 Las Vegas Film Critics Society Award (miglior film internazionale), 1 Chicago Film Critics Association Award (miglior film d’animazione), 1 Los Angeles Film Critics Association Award (miglior film d’animazione), 2 Utah Film Critics Association Awards (miglior film d’animazione, miglior film straniero), 1 Indiana Film Journalists Association Award (miglior film d’animazione)

4. NORVEGIA: ha scelto la pellicola candidata ai Gotham Awards per il miglior film internazionale The Worst Person in the World presentata al Festival di Cannes di quest’anno dove la protagonista Renate Reinsve ha vinto il premio come migliore attrice.

La vita di Julie, una giovane donna che naviga nelle acque agitate della sua vita amorosa e lotta per trovare il suo percorso professionale, portandola a dare uno sguardo realistico a chi è veramente….

TRAILER: https://youtu.be/o1BwxwjxslQ

Lo scorso anno fu scelto Hope di Maria Sødahl che riuscì ad entrare nella short-list dei semifinalisti ma poi non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Norvegia è stata nominata 5 volte: Nove vite (1958), L’arciere di ghiaccio (1988), Gli angeli della domenica (1997), Elling (2002), Kon-Tiki (2013) senza però mai riuscire a conquistare la statuetta.

NOMINATIONS: 1 Gotham Award2 European Film Awards, 2 Satellite Award1 Washington DC Area Film Critics Association Award, 1 Hollywood Critics Association Award, 1 EDA Award, 1 Las Vegas Film Critics Society Award, 1 CRITICS CHOICE AWARD, 1 Phoenix Critics Circle Award, 1 London Critics’ Circle Film Award, 2 Online Association of Female Film Critics Awards, 1 Portland Critics Association Award

WINNERS: Miglior Attrice (Festival di Cannes), Miglior Fotografia (Chicago International Film Festival), Fiction Feature Award (Montclair Film Festival), Audience Award (Festival de Sevilla), Top 5 Foreign Language Films (National Board of Review)New York Film Critics Circle Award, Boston Online Film Critics Association Award, Portland Critics Association Award

5. ITALIA: ha scelto la pellicola The Hand of God (È stata la mano di Dio) diretta da Paolo Sorrentino che ha vinto 4 premi all’ultimo Festival di Venezia: il Gran Premio della Giuria, il Marcello Mastroianni Award per l’emergente Filippo Scotti e 2 Pasinetti Awardsmiglior attrice (Teresa Saponangelo) miglior film.

Napoli perennemente in bilico tra tragedia e bellezza fa’ da sfondo ad una storia di formazione fatta di orgoglio, ispirazione e riscatto in cui ogni singolo evento traccia un’orma indelebile nelle aspirazioni del protagonista. In particolare “l’arrivo di una leggenda dello sport simile a un dio: l’idolo del calcio Maradona” instilla in lui e nella sua città una fiducia nel domani.

TRAILER: https://youtu.be/CFUVnhUsNws

Lo scorso anno fu scelto il doc Notturno di Gianfranco Rosi che entrò nella shortlist dei documentari senza poi riuscire a conquistare la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Italia ha conquistato in questa categoria 28 candidature, vincendo la statuetta 11 volte (escludendo i 3 Oscar onorari): La strada, Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, Ieri, oggi e domani, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il giardino dei Finzi Contini, Amarcord, Nuovo cinema Paradiso, Mediterraneo, La vita è bella, La grande bellezza.

NOMINATIONS: 3 European Film Awards1 Satellite Award, 1 GOLDEN GLOBE, 1 Critics Choice Award, 1 CRITICS CHOICE AWARD, 1 St. Louis Film Critics Association Award, 1 Phoenix Critics Circle Award, 1 Florida Film Critics Award, 1 London Critics’ Circle Film Award

WINNERS: Gran Premio Speciale della Giuria, Marcello Mastroianni Award, 2 Pasinetti Awards (miglior attrice, miglior film) (Festival di Venezia), Phoenix Film Critics Society Award 

6. FRANCIA: ha scelto la pellicola vincitrice della Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes Titane di Julia Ducournau.

“Il titanio è un metallo, altamente resistente al calore e alla corrosione, con leghe ad alta resistenza alla trazione spesso utilizzate nelle protesi mediche a causa della pronunciata biocompatibilità”

TRAILER: https://youtu.be/Q5_w2W5G9OM

Lo scorso anno fu scelto Deux diretto da Filippo Meneghetti che è riuscito ad entrare nella short-list dei semifinalisti.

Nella storia degli Oscar la Francia ha ottenuto ben 39 nomination e 9 Oscar per questa categoria, escludendo le 3 statuette onorarie assegnate tra il 48′ e il 52′ ai due film di René Clement (Au-delà des grilles, Jeux interdits) e a Monsieur Vincent di Maurice Cloche.

NOMINATIONS: 1 Gotham Award4 European Film AwardsSatellite Award1 Detroit Film Critics Society Award1 Washington DC Area Film Critics Association Award, 1 Hollywood Critics Association Award, 2 EDA Awards, 1 Las Vegas Film Critics Society Award, 1 Phoenix Critics Circle Award, 1 St. Louis Film Critics Association Award, 1 Florida Film Critics Award, 1 London Critics’ Circle Film Award, 3 Online Association of Female Film Critics Awards, 2 St. Louis Film Critics Association Awards, 2 Portland Critics Association Awards, 1 North Texas Film Critics Association Award

WINNERS: Palma d’oro (Festival di Cannes), People’s Choice Award – Midnight Madness (Toronto International Film Festival), Miglior trucco e parrucco (European Film Award), Director’s Debut Competition (Energa Camerimage), Top 5 Foreign Language Films (National Board of Review), 2 Philadelphia Film Critics Awards (miglior film internazionale, miglior attrice rivelazione), Women Film Critics Circle Award, Portland Critics Association Award (miglior film horror), Los Angeles Film Critics Association Award (miglior attore non protagonista)

7. FINLANDIA: ha scelto la pellicola Compartment No 6 scritta e diretta da Juho Kuosmanen basata sull’omonimo romanzo del 2011 di Rosa Liksom. Presentata all’ultimo Festival di Cannes dove ha vinto (a parimerito con A Hero di Asghar Farhadi) il Grand Prix.

È la storia di un viaggio in treno di una studentessa finlandese e di un lavoratore russo attraverso la Russia fino a Murmansk. È un “road movie su rotaie” che esplora i confini di un legame umano. Ambientato nello scompartimento di un treno, si interroga sulle imprevedibili connessioni tra solitudini.

TRAILER: https://youtu.be/lypii_YrP48

Lo scorso anno fu scelto il biopic Tove sull’autrice e illustratrice finlandese Tove Jansson, scritto da Eeva Putro e diretto da Zaida Bergroth, che però non è riuscito ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar la Finlandia ha conquistato una sola nomination nel 2003 grazie al meraviglioso film di Aki Kaurismaki, L’uomo senza passato, senza però riuscire a vincere l’ambita statuetta.

NOMINATIONS: BIFA3 European Film Awards1 Satellite Award, 1 GOLDEN GLOBE, 1 Film Independent Spirit Award

WINNERS: Grand Prix (Festival di Cannes), The Nechama Rivilin Award for Best International Film (Jerusalem Film Festival)

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è islanda.jpg

8. ISLANDA: ha scelto la pellicola horror soprannaturale Lamb di Valdimar Jóhannsson con protagonista Noomi Rapace presentata in anteprima al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard.

In Islanda, una mandria di cavalli viene spaventata da un’entità sconosciuta e dal respiro rumoroso che si dirige verso un fienile. Più tardi, la contadina María e suo marito Ingvar sono scioccati nell’apprendere che una delle loro pecore gravide ha dato alla luce un ibrido uomo/pecora….

TRAILER: https://youtu.be/hnEwJKVWjFM

Lo scorso anno fu scelto Agnes Joy di Silja Hauksdóttir che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar l’Islanda ha conquistato una sola nomination e cioè nel 1991 con il film Children of Nature.

NOMINATIONS: 1 Washington DC Area Film Critics Association Award, 1 St. Louis Film Critics Association Award, 1 Portland Critics Association Award, 1 North Texas Film Critics Association Award

WINNERS: Un Certain Regard – Prize of Originality (Festival di Cannes), Special Jury Mention (Strasbourg European Fantastic Film Festival), Miglior Attrice, Miglior regista rivelazione, Miglior film fantastico (Sitges – Catalonian International Film Festival), Miglior effetti speciali (European Film Award), Top 5 Foreign Language Films (National Board of Review)

9. MESSICO: ha scelto la pellicola Prayers for the Stolen di Tatiana Huezo. Presentata quest’anno in anteprima al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard dove ha vinto una Menzione Speciale.

Liberamente adattato dall’omonimo romanzo di Jennifer Clement del 2014, il film racconta la vita in una cittadina solitaria incastonata tra le montagne, vista attraverso gli occhi di tre giovani ragazze nel loro cammino verso l’adolescenza. “Nel loro universo impenetrabile, abbondano magia e gioia; nel frattempo, le loro madri le addestrano a fuggire da coloro che le trasformano in schiave o fantasmi. Ma un giorno, una delle ragazze non arriva in tempo al loro nascondiglio”.

TRAILER: https://youtu.be/MWB0qUUlKXk

Lo scorso anno fu scelto I’m No Longer Here scritto e diretto da Fernando Frías de la Parra che riuscì ad entrare nella short-list dei semifinalisti.

Nella storia degli Oscar il Messico ha al suo attivo 9 nomination e 1 statuetta vinta grazie alla pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma (che poi ha conquistato anche l’Oscar per la miglior fotografia e la miglior regia).

NOMINATIONS: Satellite Award, Film Independent Spirit Award

WINNERS: Un Certain Regard Award – Special Mention (Festival di Cannes), Golden Athena, City of Athens Award (Athens International Film Festival), Roberto Rossellini Award (Pingyao International Film Festival), Horizons Award, TVE Otra Mirada Award (San Sebastián International Film Festival)

10. AUSTRIA: ha scelto la pellicola drammatica Great Freedom di Sebastian Meise con Franz Rogowski vincitrice del Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, dell’Audience Award all’Athens International Film Festival, del premio come miglior film e miglior attore al Sarajevo Film Festival.

Al centro di questo dramma struggente e potente sulla resistenza e la resilienza, una storia d’amore attraverso tre filoni narrativi che vanno di pari passo alla persecuzione dell’omosessualità in Germania nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. In tal senso il film si svolge quasi interamente all’interno dei confini di una prigione tedesca dove di volta in volta si incrociano le storie di coloro che sono stati perseguitati per il loro orientamento sessuale.

TRAILER: https://youtu.be/CLQZoNZEOVU

Lo scorso anno fu scelto What we wanted diretto da Ulrike Kofler, tratto dal romanzo Der Lauf der Dinge dello scrittore svizzero Peter Stamm.

Nella storia degli Oscar l’Austria ha conquistato 4 nomination vincendo l’ambita statuetta 2 volte: Revanche – Ti ucciderò di Götz Spielmann (2009) e Amour di Michael Haneke (2013).

NOMINATIONS: European University Film Award (EFA), Miglior attore (EFA)

WINNERS: Premio della Giuria (Un Certain Regard – Festival di Cannes), Audience Award (Athens International Film Festival), Miglior film e Miglior attore al (Sarajevo Film Festival), Premio Speciale della Giuria (Montclair Film Festival), Miglior Film, Miglior Attore (Festival de Sevilla), Miglior fotografia e Miglior colonna sonora (European Film Award)

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è spagna.jpg

11. SPAGNA: ha scelto la pellicola The Good Boss di Fernando León de Aranoa con protagonista Javier Bardem che è stata presentata all’ultimo San Sebastián International Film Festival.

Il film si svolge dentro e intorno alla fabbrica Blancos Básculas, dove tutte le cose devono essere sempre in equilibrio. Dopotutto, producono bilance di tutte le forme e dimensioni. Lì, il capo apparentemente benevolo, sta preparando la sua forza lavoro per un’imminente ispezione da parte di un gruppo in visita alle imprese locali per selezionarne una per un premio prestigioso. Le tensioni iniziano a crescere, tuttavia, quando il dipendente recentemente licenziato si presenta con i suoi due figli e inizia a fare richieste per il ripristino del suo impiego la situazione precipita.

TRAILER: https://youtu.be/o0iZkyB7c0I

Lo scorso anno fu scelto The Endless Trench diretto da Jon Garaño, Aitor Arregi e Jose Mari Goenaga ma non riuscì ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar la Spagna ha conquistato 16 nomination e collezionato ben 4 statuette: Volver a empezar di José Luis Garci (1982), Belle Epoque di Fernando Trueba (1993), Tutto su mia madre di Pedro Almodovar (1999), Mare Dentro di Alejandro Amenabar (2004).

NOMINATIONS: Satellite Award, 20 GOYA

WINNERS:

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è colombia.jpg

12. COLOMBIA: ha scelto la pellicola Memoria di Apichatpong Weerasethakul vincitore del Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes.

Con una magnetica Tilda Swinton il regista prova a valicare con originalità i confini percettivi di spazio e tempo individuando nell’elemento sonoro la chiave di un mondo emotivo dove ogni passo proietta le più viscerali intenzioni. La Swinton interpreta Jessica, un’inglese espatriata che vive a Medellín e gestisce un’attività di giardinaggio e vendita di fiori. Si reca a Bogotà in visita da sua sorella Karen che è malata in ospedale con un misterioso disturbo respiratorio. Una notte, Jessica viene svegliata dal sonno da uno strano botto o da un boom sonico. Cosa sta succedendo?

TRAILER: https://youtu.be/PDU6B93ltds

Lo scorso anno fu scelto El olvido que seremos di Fernando Trueba con protagonista Javier Cámara che non ha ottenuto la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Colombia ha conquistato la nomination 1 sola volta e cioè nel 2016 con la pellicola di Ciro Guerra, El abrazo de la serpiente, per poi andarci molto vicino due anni fa’ con il film Oro verde che infatti fu selezionato per la short list dei semifinalisti senza però conquistare successivamente la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS: Premio della Giuria (Festival di Cannes), Gold Hugo (Chicago International Film Festival)3° posto nella TOP TEN dei Cahiers du Cinema 2021

13. GERMANIA: ha scelto la commedia romantica di fantascienza della regista Maria Schrader dal titolo I’m Your Man. Presentata di recente al Toronto International Film Festival, dopo il passaggio al 71° Festival di Berlino dove la protagonista Maren Eggert ha vinto l‘Orso d’argento per la migliore interpretazione femminile.

Al centro della vicenda una scienziata che accetta di partecipare a un esperimento straordinario: per tre settimane deve vivere con un amante robot umanoide, creato per renderla felice secondo gli algoritmi dei programmatori. A lei però non piace innescando un rifiuto, che verrà percepito come una sfida.

TRAILER: https://youtu.be/ARxpqS9DQyA

Lo scorso anno fu scelto E domani il mondo intero diretto da Julia von Heinz che però non è riuscito ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar la Germania ha ottenuto per questa categoria 20 nomination conquistando l’ambita statuetta 3 volte: nel 1979 con Il tamburo di latta di Volker Schlondorff (Germania Ovest), nel 2002 con Nowhere in Africa di Caroline Link, nel 2006 con Le vite degli altri di Floriana Henckel von Donnersmarck.

NOMINATIONS: 5 German Film Awards3 EDA Awards

WINNERS: Orso d’Argento per la miglior attrice (Festival di Berlino 2021)

14. ARGENTINA: ha scelto il thriller The Intruder (El Prófugo) di Natalia Meta liberamente tratto dal romanzo El mal menor di CE Feiling presentato alla Berlinale 2020.

E’ la storia di Inés, una giovane donna che dopo un episodio traumatico durante un viaggio con il compagno inizia a confondere il reale e l’immaginario…..

TRAILER: https://youtu.be/qWBfFjnGhPg

Lo scorso anno fu scelto Los sonámbulos di Paula Hernández che però non conquistò la nomination.

Nella storia degli Oscar l’Argentina ha conquistato 7 candidature vincendo l’ambita statuetta 2 volte: nel 1986 con La storia ufficiale di Luis Penzo e nel 2010 con Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella.

NOMINATIONS:

WINNERS:

15. RUSSIA: ha scelto la pellicola Unclenching the Fists di Kira Kovalenko presentata nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes di quest’anno dove ha vinto il premio per il miglior film.

In un’ex città mineraria dell’Ossezia del Nord, una giovane donna lotta per sfuggire alla stretta soffocante della famiglia che ama tanto quanto rifiuta.

TRAILER: https://youtu.be/epxZzlkEBbQ

Lo scorso anno fu scelto Caricompagni! diretto da Andrei Konchalovsky che riuscì ad entrare nella short-list dei semifinalisti ma senza poi ottenere la nomination.

Nella storia degli Oscar la Russia ha conquistato 7 nomination e vinto l’ambita statuetta una sola volta nel 1994 con il film Bruciato dal sole di Nikita Mikhalkov.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Film (Un Certain Regard – Festival di Cannes), Miglior Montaggio (European Film Award)

16. ECUADOR: ha scelto la pellicola al cardiopalma Sumergible di Alfredo León León. Al centro della vicenda ricca di colpi di scena l’equipaggio di un sottomarino che deve prendere misure disperate per evitare di affondare con il suo prezioso carico di droga, mentre una ragazza si trova imbavagliata nella stiva.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=aRdugF-eil0

Lo scorso anno fu scelto Emptiness (Vacío) di Paul Venegas che però non è stato nominato.

Nella storia degli Oscar l’Ecuador non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

17. POLONIA: ha scelto il film Leave No Traces di Jan P. Matuszynski, presentato in Concorso a Venezia 78 e incentrato sul caso di Grzegorz Przemyk, uno studente liceale che nel 1983 fu picchiato a morte da tre ufficiali. Basato su fatti realmente accaduti, il film segue la storia di Jurek, l’unico testimone del pestaggio, che da un giorno all’altro divenne il nemico numero uno dello Stato.

TRAILER: https://youtu.be/QNzhs5f4Osg

Lo scorso anno la Polonia scelse la pellicola diretta da Malgorzata Szumowska e Michael Englert dal titolo Never Gonna Snow Again che però non è riuscita ad entrare nella cinquina.

Nella storia degli Oscar la Polonia ha conquistato 12 nomination vincendo l’ambita statuetta solo una volta e cioè nel 2015 con il film Ida di Pavel Pawlikowski.

NOMINATIONS:

WINNERS:

18. SVIZZERA: ha scelto la pellicola Olga di Elie Grappe, selezionata per la Semaine de la Critique all’ultimo Festival di Cannes. Al centro della vicenda una ginnasta ucraina di 15 anni esiliata in Svizzera, costretta a vivere lontano da sua madre dopo la rivolta di Kiev ad opera degli attivisti dell’EuroMaidan.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=QXhJzaLBbZs

Lo scorso anno la Svizzera ha puntato sulla pellicola diretta da Stéphanie Chuat e Véronique Reymond dal titolo My Little Sister che però non è riuscita ad entrare nella cinquina.

Nella storia degli Oscar la Svizzera ha ottenuto 5 nomination vincendo la statuetta 2 volte: nel 1985 con Mosse Pericolose di Richard Dembo e nel 1991 con Il viaggio della speranza di Xavier Koller. Inoltre ha sfiorato la candidatura altre tre volte entrando nella short list del 2007 (Vitus), del 2013 (Sister) e nel 2017 (La mia vita da zucchina).

NOMINATIONS:

WINNERS: SACD Award (Festival di Cannes 2021)

19. MAROCCO: ha scelto la pellicola Haut et Fort di Nabil Ayouch, presentata all’ultimo Festival di Cannes. Al centro della vicenda un ex rapper, che trova lavoro in un centro culturale in un quartiere popolare di Casablanca. Qui incoraggia i giovani a liberarsi dal peso delle tradizioni per esprimersi liberamente attraverso la loro musica, vista come strumento di emancipazione sociale.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=7MmDYIcCw-o

Lo scorso anno il Marocco ha scelto per la selezione degli Oscar il film The Unknow Saint diretto da Alaa Eddine Aljem che però non ha ottenuto la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Marocco non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale, sfiorando la candidatura nel 2012 con il film Omar m’a tuer di Roschdy Zem che entrò nella shortlist dei semifinalisti.

NOMINATIONS:

WINNERS:

20. CAMBOGIA: ha scelto la pellicola White Building di Kavich Neang presentata quest’anno nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia. Al centro della vicenda le vite di 3 amici aspiranti ballerini che sognano di partecipare a qualche talent show ma che vengono stravolte dalla notizia che il loro palazzo, il White Building, è destinato alla demolizione, spingendoli ad una presa di coscienza sulla precarietà del loro mondo.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=jtAUltfvadI

Lo scorso anno è stato scelto Fathers di Huy Yaleng che però non è stato nominato.

Nella storia degli Oscar la Cambogia ha ottenuto una sola nomination: nel 2013 con il film The Missing Picture di Rithy Panh.

NOMINATIONS:

WINNERS:

21. KOSOVO: ha scelto l’opera prima di Blerta Basholli dal titolo Hive, presentata con successo all’ultimo Sundance Film Festival attestandosi come il primo film nella storia della kermesse a vincere tutti e tre i principali premi nella World Cinema Dramatic Competition (Gran Premio della Giuria, Premio del Pubblico e Premio alla regia). Al centro della vicenda la storia di una donna che in una piccola città affronta i pregiudizi di una società misogina e patriarcale diventando un’imprenditrice. Inizia cosi a vendere il proprio ajvar e miele, reclutando altre donne e spingendole a prendere il controllo del proprio destino.

TRAILER: https://youtu.be/7wnrC671pZc

Lo scorso anno fu scelto Exile di Visar Morina che però non è stato candidato.

Nella storia degli Oscar il Kosovo non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Gran Premio della Giuria, Premio del Pubblico e Premio alla regia (Sundance Film Festival 2021World Cinema Dramatic Competition)

22. SERBIA: ha scelto la pellicola Oasis di Ivan Ikić. Diviso in tre capitoli, ciascuno intitolato ad uno dei tre personaggi chiave, il film è ambientato in un istituto per persone con disabilità mentali e si sviluppa seguendo le dinamiche di un triangolo amoroso tra i tre residenti.

TRAILER: https://youtu.be/0DjbRu-SPwM

Lo scorso anno fu scelto Dara of Jasenovac di Predrag Antonijević che però non è stato nominato.

Nella storia degli Oscar la Serbia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale, sfiorando la candidatura nel 2007 con The Trap di Srdan Golubović che entrò nella shortlist dei semifinalisti.

NOMINATIONS:

WINNERS: Label Europa Cinemas (Festival di Venezia 2020), Roberto Rossellini Award per la miglior regia (Pingyao International Film Festival 2020), The Golden Pram per il miglior film (Zagreb Film Festival 2020).

23. SLOVENIA: ha scelto la pellicola Sanremo di Miroslav Mandić. Presentata lo scorso anno al Tallinn Black Nights Film Festival e al Seattle International Film Festival di quest’anno, è la storia di due residenti di una casa di cura, entrambi affetti da demenza senile, che formano un legame pur consapevole della sua friabilita’.

TRAILER: https://youtu.be/drMn7nfbc1c

Lo scorso anno fu scelto Stories from the Chestnut Woods di Gregor Bozic che però non ha ottenuto la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Slovenia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

24. IRLANDA: ha scelto la pellicola Foscadh di Seán Breathnach, presentato a luglio al Galway Film Fleadh dove ha vinto il premio per la miglior opera prima.

Si tratta dell’adattamento del romanzo “The Thing about December” di Donal Ryan incentrato sulla storia di un uomo solitario, John Cunliffe. Quando i suoi genitori troppo affettuosi muoiono, John eredita una terra di montagna che ostacola lo sviluppo di un redditizio parco eolico ed è costretto ad affrontare da solo le acque agitate della vita. Descritto come una commovente meditazione sull’isolamento, la neurodiversità e il lasciar andare il passato.

TRAILER: https://youtu.be/eWkA2BgjaLU

Lo scorso anno fu scelto Arracht di Tom Sullivan’s ma che non riuscì ad ottenere la nomination.

Nella storia degli Oscar l’Irlanda non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Bingham Ray New Talent Award (Galway Film Fleadh)

25. UCRAINA: ha scelto la pellicola Bad Roads di Nataliia Vorozhbyt, presentato lo scorso anno al Festival di Venezia nella sezione Settimana Internazionale della Critica e vincitore di 5 Ukrainian Film Academy Awards su 16 nomination.

“Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare un’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi. Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per prendere il controllo”

TRAILER: https://youtu.be/MSqVUZToIqg

Lo scorso anno fu scelto Atlantis diretto da Valentyn Vasyanovych che però non è riuscito ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar l’Ucraina non ha mai conquistato la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS: Special Jury Prize (Auteur Film Festival), 5 Ukrainian Film Academy Awards, 3 Ukrainian Film Critics Awards 

26. KYRGYZSTAN: ha scelto la pellicola Shambala di Artykpai Suyundukov. Vincitore del premio per la Miglior regia al Kolkata International Film Festival e di quello per il Miglior film della CSI e degli Stati Baltici ai Nika Awards (i massimi riconoscimenti cinematografici russi).

E’ la storia di un bambino solitario di 7 anni che vive in una foresta protetta con suo nonno, la matrigna, la zia e lo zio. Trascorre il suo tempo esplorando e ascoltando le leggende di suo nonno, in particolare i racconti sulla sacra Madre Cervo. Il mondo dei miti e del folklore alla fine entra in conflitto con la dura realtà del mondo degli adulti, che si trovano ad affrontare i propri problemi e dilemmi personali.

Lo scorso anno fu scelto Running to the Sky diretto Mirlan Abdykalykov che però non ha ottenuto la candidatura. Nella storia degli Oscar il Kyrgyzstan non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: miglior regia (Kolkata International Film Festival), Best Film of the CIS and Baltics (Nika Awards), miglior attore e miglior colonna sonora (Kinoshok – Open CIS and Baltic Film Festival)

27. ALBANIA: ha scelto il road movie Three Lions Heading to Venice (titolo originale Two Lions to Venice) di Jonid Jorgji. Alcuni registi albanesi partecipano alla Mostra del Cinema di Venezia con un loro film. Sono felicemente sposati fino al momento in cui incontrano tre pornostar durante il viaggio in Italia, da qui una serie di rocambolesche situazioni comiche e dissacranti.

TRAILER: https://youtu.be/pVLkVRuetN8

Lo scorso anno fu scelto Open Door diretto da Florenc Papas che però non è riuscito ad ottenere la nomination.

Nella storia degli Oscar l’Albania non è mai entrata nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

28. PERU: ha scelto la pellicola vincitrice del premio assegnato dalla Peruvian Association of Cinematographic Press Powerful Chief di Henry Vallejo.

“Elisban arriva a Puno in cerca di fortuna e del suo amico Ermogene. Un imprevisto fa saltare i suoi piani e allora comincia a girare per trovare qualche lavoretto, per procacciarsi del cibo, per trovare un posto dove stare. Ma l’atmosfera è ostile e non trova l’accoglienza sperata trasformandosi presto in uno dei tanti invisibili che vagano per la città tra l’indifferenza e il disprezzo”.

TRAILER: https://youtu.be/2EJTfBKyn3Q

Lo scorso anno fu scelto Song Without a Name (Canción sin nombre) di Melina León ma che non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar il Perù ha conquistato una sola candidatura nel 2009 grazie al film La teta asustada di Claudia Llosa

NOMINATIONS:

WINNERS: miglior film (Peruvian Association of Cinematographic Press)

29. ARMENIA: ha scelto la pellicola Should The Wind Drop di Nora Martirosyan che ha ricevuto una Menzione Speciale all’ultimo Tallinn Black Nights Film Festival.

Un revisore dei conti è incaricato di valutare se l’aeroporto Stepanakert nella piccola repubblica separatista di Artsakh nel Caucaso soddisfa gli standard internazionali dell’aviazione. Si ritrova a connettersi con un giovane ragazzo del posto per aiutare il territorio isolato ad aprirsi al mondo esterno.

TRAILER: https://youtu.be/-J_UELhKFJA

Lo scorso anno fu scelto Songs of Solomon diretto da Arman Nshanian che però non è riuscito ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar l’Armenia non ha mai conquistato la candidatura.

NOMINATIONS:

WINNERS: Menzione Speciale per la miglior opera prima (Tallinn Black Nights Film Festival)

30. CANADA: ha scelto la pellicola Drunken Birds di IvanGrbovic che è stata presentata in anteprima al Toronto International Film Festival di quest’anno nella sezione Platform Prize.

Al centro della vicenda un trafficante di droga messicano in un cartello criminale che si reca in Canada in cerca della sua ragazza Marlena dopo la sua scomparsa, e trova lavoro in una fattoria nella regione di Montérégie cercando di scoprire che fine abbia fatto.

Eccezionalmente realizzato con i piedi saldamente piantati tra due mondi, Drunken Birds rappresenta il meglio che sta accadendo nel cinema canadese in questo momento. Ci sfida a guardare il paesaggio che amiamo e meravigliarci, spingendoci a chiedere se sia così dorato da un’altra prospettiva. 

TRAILER: https://youtu.be/2DFzOW8fj0w

Lo scorso anno fu scelto inizialmente Funny Boy di Deepa Mehta ma fu squalificato per il predominante uso della lingua inglese, al suo posto fu inviato 14 Days, 12 Nights di Jean-Philippe Duval che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Canada ha conquistato 7 nomination, vincendo l’ambita statuetta una sola volta nel 2004 con il film Le invasioni barbariche di Denys Arcand.

NOMINATIONS:

WINNERS:

31. OLANDA: ha scelto la pellicola Do Not Hesitate di Shariff Korver presentata tra gli applausi all’ultimo Tribeca Film Festival, laddove è stata definita una parabola agghiacciante tesa e avvincente. Da qualche parte in un deserto del Medio Oriente, un camion che trasportava un convoglio militare olandese si ferma a causa di un guasto. Un piccolo gruppo di soldati riceve l’ordine di rimanere con il relitto. Mentre aspettano una squadra di riparazione, scambiano una capra per un avversario e le sparano a morte tra i cespugli. La squadra di riparazione non arriva, ma arriva un ragazzo di 14 anni, il proprietario della capra. Si aggrappa alla banda di soldati, chiedendo un adeguato compenso per la sua capra. Dopo aver perso il contatto con la loro base e sempre più disconnesso dalla realtà, il gruppo è costretto a dividersi, lasciando i tre giovani soldati dietro il camion e il loro compagno indesiderato…..

TRAILER: https://youtu.be/froPAJpWizg

Lo scorso anno fu scelto Buladó diretto da Éche Janga ma non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Olanda ha conquistato 7 nomination vincendo l’ambita statuetta ben 3 volte: The Assault nel 1987, L’albero di Antonia nel 1996 e Character nel 1998.

NOMINATIONS:

WINNERS:

32. TAWAIN: ha scelto la pellicola The Falls di Chung Mong-hon, presentata in anteprima mondiale nella sezione Orizzonti della 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e successivamente proiettata al Toronto International Film Festival.

Durante la pandemia di COVID-19 , il rapporto di una madre e di sua figlia adolescente diventa teso mentre si mettono in quarantena nel loro appartamento…

TRAILER: https://youtu.be/znliatJgfFA

Lo scorso anno fu scelto A sun diretto da Chung Mong-hon che riuscì ad entrare nella short-list dei semifinalisti.

Nella storia degli Oscar Tawain ha ottenuto 3 nomination e 1 statuetta con 3 film firmati tutti dal maestro Ang Lee: Il banchetto di nozze (1993), Mangiare Bere Uomo Donna (1994) e la vittoria con La tigre e il dragone nel 2000.

NOMINATIONS:

WINNERS: New Mexico Film Critics Award

33. COREA DEL SUD: ha scelto la pellicola Escape from Mogadishu di Ryoo Seung-wan che ha conquistato 11 candidature ai 30th Buil Film Awards vincendone 6 tra cui Miglior film.

Il film, basato su eventi reali, è ambientato durante la guerra civile somala e gli sforzi della Corea del Sud e della Corea del Nord per essere ammessi alle Nazioni Unite alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90. Descrive i dettagli del pericoloso tentativo di fuga compiuto dai lavoratori delle ambasciate della Corea del Nord e del Sud bloccati durante il conflitto.

TRAILER: https://youtu.be/dvNFzwKtSy0

Lo scorso anno fu scelto The Man Standing Next diretto da Woo Min-ho che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar la Corea del Sud ha conquistato una sola volta la nomination nella categoria miglior film internazionale, è il caso di Parasite di Bong Joon-ho che dopo aver ottenuto un numero vertiginoso di riconoscimenti durante la Stagione dei Premi americana, ha vinto 4 Oscar tra cui miglior film, miglior film internazionale, miglior regia, miglior sceneggiatura.

NOMINATIONS: 11 nominations ai Buil Film Awards

WINNERS: 6 Buil Film Awards

34. UNGHERIA: ha scelto la pellicola horror Post Mortem di Péter Bergendy vincitrice al Trieste Science+Fiction Festival della Méliès d’argent – Menzione Speciale oltre che di 4 Hungarian Motion Picture Awards.

Nell’inverno del 1918, un cultore della fotografia post-mortem, nota anche come ritratto commemorativo o ritratto in lutto, e un’orfana indagano su un villaggio infestato.

TRAILER: https://youtu.be/gnA-U8Gux_Q

Lo scorso anno fu scelto Preparations to Be Together for an Unknown Periodof Time di Lili Horvát che però non ha ottenuto la candidatura. Nella storia degli Oscar l’Ungheria ha ottenuto 10 nomination vincendo l’ambita statuetta 2volte: nel 1981 con Mephisto di Istvan Szabo e nel 2015 con Il figlio di Saul di Laszlo Nemes.

NOMINATIONS:

WINNERS: Méliès d’argent Award Special Mention, RAI 4 Award (Trieste Science+Fiction Festival), Miglior film (Parma International Music Film Festival), 4 Hungarian Motion Picture Awards

35. SOMALIA: per la prima volta la Somalia ha scelto un proprio rappresentante per gli Oscar. Si tratta della pellicola The Gravedigger’s Wife di Khadar Ahmed presentata in anteprima nella sezione della Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes e successivamente è stato proiettata al Toronto International Film Festival 2021 , dove ha vinto l’Amplify Voices Award.

Guled è un becchino, un lavoro essenziale ma non molto rispettato che richiede la morte di qualcuno per guadagnarsi da vivere. La natura macabra dell’opera è evidente mentre i becchini aspettano il lutto fuori dagli ospedali, sapendo che la tradizione islamica richiede che un corpo venga seppellito il prima possibile dopo la morte. È un lavoro faticoso, ma non uno da cui puoi guadagnarti da vivere. Vive con sua moglie, Nasra che ha bisogno di un’operazione e per salvarle la vita Guled deve trovare $ 5.000. Decide di intraprendere un viaggio per chiederli a sua madre…..

TRAILER: https://youtu.be/p7913tCjjms

NOMINATIONS:

WINNERS: Amplify Voices Award (Toronto International Film Festival)

36. ISRAELE: ha scelto la pellicola Let It BeMorning di Eran Kolirin tratto dall’omonimo romanzo palestinese in lingua ebraica di Sayed Kashua. Selezionata per la competizione Un Certain Regard dell’ultimo Festival di Cannes dove il cast palestinese del film si è opposto alla categorizzazione del film come “israeliano” per poi ritirarsi in segno di protesta. Con la vittoria però agli Ophir Awards assegnati dall’Israeli Film Academy (ne ha vinti 7) la pellicola è diventata automaticamente il candidato nazionale per gli Oscar.

È la storia di Sami che pensava di aver trovato il suo posto nella vita, ma poi, senza una ragione concepibile, il villaggio arabo dove era cresciuto improvvisamente è stato circondato da un muro spaventoso. Una presa di coscienza amara su uno stato d’assedio, sia interno che esterno, e su un uomo che ha costruito un muro attorno al suo cuore, e come quel muro inizia a sgretolarsi quando un altro muro più reale viene costruito attorno al villaggio in cui è nato.

Lo scorso anno fu scelto Asia diretto da Ruthy Pribar che per non ha ottenuto la candidatura. Nella storia degli Oscar l’Israele ha conquistato ben 10 nomination, senza però conquistare l’ambita statuetta. Nel 2018 ha sfiorato l’undicesima candidatura con Foxtrot di Samuel Maoz riuscendo ad entrare nella short list dei semifinalisti.

NOMINATIONS:

WINNERS:

37. GRECIA: ha scelto la pellicola Digger di Georgis Grigorakis presentato nella sezione Panorama al 70° Festival internazionale del cinema di Berlino per poi conquistare 14 nominations agli Hellenic Film Academy Awards vincendone 10 oltre a 5 premi al Thessaloniki Film Festival. Il protagonista interpretato da Vangelis Mourikis ha vinto il premio come Miglior Attore al Sarajevo Film Festival.

Nikitas è un padre che vive nelle zone rurali della Grecia settentrionale, dove una compagnia mineraria minaccia il paesaggio naturale e disturba la sua vita quotidiana. Una tensione presagio di sventura con il ritorno di suo figlio che gli fa visita inaspettatamente dopo un’assenza di 20 anni. Un padre e un figlio perduti da tempo. Amore e odio. Scavando in profondità nel fango per trovare le loro radici. Vendetta e redenzione.

TRAILER: https://youtu.be/uauNV7eQ4fI

Lo scorso anno fu scelto Apples di Christos Nikou che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar la Grecia ha conquistato 5 volte la nomination in questa categoria ma senza mai riuscire a vincere l’ambita statuetta: Electra (1962), Le lanterne rosse (1963), Sangue sulla terra (1965), Ifigenia (1977), Dogtooth (2010).

NOMINATIONS: 14 nominations agli Hellenic Film Academy Awards

WINNERS: 5 premi al Thessaloniki Film Festival, 10 Hellenic Film Academy Awards, Miglior attore (Sarajevo Film Festival)

38. CROAZIA: ha scelto la pellicola drammatica Tereza37 di Danilo Šerbedžija vincitrice di 6 premi al Pula Film Festival tra cui miglior film oltre all’Audience Award al Zagreb Film Festival.

Dopo diversi aborti, il ginecologo di Tereza, nel tentativo di tirarla su di morale, scherza sul fatto che dovrebbe provare a concepire con un altro partner. Questa osservazione scuote la sua vita monotona e la dirige in una nuova direzione……

TRAILER: https://youtu.be/EWcPEu8uUig

Lo scorso anno fu scelto Extracurricular diretto da Ivan-Goran Vitez che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar la Croazia non è mai riuscita a conquistare la candidatura in questa categoria.

NOMINATIONS:

WINNERS: 6 premi al Pula Film Festival, Premio del pubblico (Zagreb Film Festival)

39. GEORGIA: ha scelto la pellicola vincitrice all’ultimo Tribeca Film Festival di 3 premi tra cui Miglior attore, Miglior sceneggiatura e Miglior film internazionale Brighton4th di Levan Koguashvili.

Al centro della vicenda un vecchio wrestler che si reca a Brooklyn per aiutare suo figlio a uscire da un debito di gioco.

TRAILER: https://cineuropa.org/en/video/405610/

Lo scorso anno fu scelto Beginners di Déa Kulumbegashvili che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Georgia ha conquistato una sola nomination nel 1996 con il film A chef in love di Nana Jorjadze

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior film internazionale, Miglior script, Miglior attore (Tribeca Film Festival)

40. MACEDONIA DEL NORD: ha scelto la pellicola drammatica Sisterhood di Dina Duma presentata con successo al Karlovy Vary International Film Festival.

L’amicizia tra due adolescenti Maya e Jana va in pezzi dopo aver caricato un video sessualmente esplicito della loro compagna di classe…

TRAILER: https://youtu.be/gEbZELAjzvA

Lo scorso anno fu scelto Willow diretto da Milcho Manchevski che però non ha ottenuto la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Macedonia del Nord ha ottenuto 2 nomination in questacategoria: nel 1994 grazie al meraviglioso film di Milcho Manchevski dal titolo Prima della Pioggia e nel 2019 con il documentario Honeyland di T. Kotevska e Ljubomir Stefanov.

NOMINATIONS:

WINNERS:

41. BULGARIA: ha scelto la pellicola Fear diretta da Ivaylo Hristov.

In un villaggio bulgaro vicino al confine turco, un’insegnante disoccupata fa amicizia con un rifugiato del Mali.

TRAILER: https://youtu.be/xL2nQ0ytEPw

Lo scorso anno fu scelto The Father diretto da Kristina Grozeva e Petar Valchanov.

Nella storia degli Oscar la Bulgaria non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale. Solo nel 2009 ci è andata molto vicina con il film di Stephan Komandarev Il mondo è grande e la salvezza si nasconde dietro l’angolo che fu selezionato tra i 9 semifinalisti, ma senza poi ottenere la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS: Grand Prize (Tallinn Black Nights Film Festival), Miglior fotografia (South East European Film Festival Los Angeles), Audience Award (Sofia International Film Festival), Miglior film (Golden Rose)

42. REPUBBLICA CECA: ha scelto la pellicola biografica Zátopek sul famoso fondista ceco Emil Zátopek, soprannominato la “Locomotiva ceca”. Il film è diretto da David Ondříček e interpretato da Václav Neužil.

Ron Clarke gareggia alle Olimpiadi estive del 1968 ma non vince nessuna medaglia. Sentendosi deluso di aver perso la sua ultima possibilità di vincere una medaglia olimpica, inizia a dubitare della sua carriera e decide di incontrare Emil Zátopek che adora. Il film parla del loro dialogo durante il quale il pubblico può conoscere retrospettivamente la carriera sportiva di Zátopek e la sua vita.

TRAILER: https://youtu.be/7w4wrFem5yE

Lo scorso anno fu scelto Charlatan diretto dalla regista polacca Agnieszka Holland che è riuscito ad entrare nella short-list dei semifinalisti.

Nella storia degli Oscar la Repubblica Ceca ha conquistato 3 nomination (Kolya, Divisi si perde, Dark Blue World) e vinto 1 statuetta nel 1997 con il film Kolya di Jan Sverak

NOMINATIONS:

WINNERS:

43. MALAWI: ha scelto la pellicola Fatsani: A Tale of Survival  di Gift Sukez Sukali.

Una giovane ragazza che vive con sua nonna è costretta a vendere banane nelle strade per sopravvivere dopo che la sua scuola è stata chiusa a causa di problemi igienico-sanitari e corruzione. La vediamo lottare, mentre subisce varie forme di abuso da parte di coloro che dovrebbero proteggerla.

TRAILER: https://youtu.be/jyHmv07-nqg

Nel 2018 fu scelto The Road to Sunrise di Shemu Joyah che però non conquistò la nomination.

Nella storia degli Oscar questo è il secondo anno che il Malawi presenta un proprio film alla selezione degli Academy Awards.

NOMINATIONS:

WINNERS:

44. TUNISIA: ha scelto la pellicola Golden Butterfly di Abdelhamid Bouchnak.

Lo scorso anno fu scelto The Man Who Sold His Skin con Yahya Mahayni e Monica Bellucci, diretto da Kaouther Ben Hania che riuscì ad entrare nella cinquina finale. Nella storia degli Oscar quella è stata la prima candidatura conquistata dalla Tunisia.

NOMINATIONS:

WINNERS:

45. SLOVACCHIA: ha scelto la pellicola 107 Mothers di Péter Kerekes presentata nella sezione Orizzonti dell’ultimo Festival di Venezia dove ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura.

Lesya ha commesso un delitto passionale in seguito al quale deve scontare sette anni di reclusione in uno degli istituti femminili di correzione di Odessa. Ha appena messo al mondo il suo primo bambino e ora sta per fare il suo ingresso in un mondo popolato esclusivamente da donne: detenute, infermiere e guardie carcerarie, donne di tutte le età, mogli e vedove, figlie, sorelle, donne incinte e altre con bambini. Se non fosse per il colore dell’uniforme, a volte risulterebbe difficile distinguere le une dalle altre.

TRAILER: https://youtu.be/4jZqX4w3zy0

Lo scorso anno fu scelto The Auschwitz Report diretto da Peter Bebjak che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar la Slovacchia non ha mai ottenuto la candidatura in questa categoria

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior sceneggiatura (Festival di Venezia – Orizzonti), Silver Hugo – Miglior Regia (Chicago International Film Festival)

46. MALTA: ha scelto la pellicola Luzzu scritta e diretta da Alex Camilleri presentata al Sundance di quest’anno dove l’attore protagonista non professionista Jesmark Scicluna ha vinto il World Cinema Dramatic Special Jury Award per la sua toccante e applaudita interpretazione. Al centro della vicenda un giovane pescatore che rischia tutto per garantire a sua moglie e a suo figlio appena nato un futuro dignitoso. Per questo motivo, di fronte al declino della sua attività regolamentata da autorizzazioni in determinate stagioni, decide di entrare nel mercato nero scoprendo un sistema marcio e corrotto che tende a penalizzare i piccoli pescatori nelle aste di mercato.

TRAILER: https://youtu.be/x_WRryB5iKQ

Nel 2014 fu scelto Simshar di Rebecca Cremona che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar questo è il secondo anno che Malta presenta un proprio film alla selezione degli Academy Awards.

NOMINATIONS: 1 Film Independent Spirit Award (Someone to Watch Award)

WINNERS: World Cinema Dramatic Special Jury Award Acting a Jesmark Scicluna (Sundance Film Festival), Young Jury Award (Sofia International Film Festival)

47. INDONESIA: ha scelto la pellicola Yuni di Kamila Andini vincitrice della sezione Platform Prize all’ultimoToronto International Film Festival. Ha ottenuto 14 candidature ai premi nazionali dell’Indonesian Film Festival che si terranno a novembre.

Yuni, una brillante studentessa delle superiori, vuole frequentare l’università. Quindi, diventa il punto di riferimento della sua società mentre rifiuta una proposta da un uomo che conosce a malapena. Arriva la seconda proposta, e c’è un mito su come qualcuno non possa rifiutare più di due proposte, altrimenti non si sposerà. Trova il suo amore per la poesia come una fuga dalla realtà. Finché un giorno, il suo insegnante di lettere viene a casa sua e diventa il terzo ragazzo a proporsi….cosa farà questa volta Yuni?

TRAILER: https://youtu.be/s1TgZHJgUCQ

Lo scorso anno fu scelto Impetigore scritto e diretto da Joko Anwar ma non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Indonesia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS: 14 candidature all’Indonesian Film Festival

WINNERS: Miglior film (Toronto International Film Festival – Platform Prize)

48. BRASILE: ha scelto la pellicola Private Desert di Aly Muritiba selezionata per le Giornate degli Autori della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Daniel, un agente di polizia quarantenne, è stato sospeso. È sotto inchiesta con l’accusa di aver commesso atti violenti. Quando Sara, la persona con la quale ha una relazione virtuale, smette di rispondere ai suoi messaggi, si dirige verso nord, intraprendendo un viaggio apparentemente insensato. Mostra la foto di Sara, ma nessuno sembra riconoscerla. Finché non spunta un ragazzo che a determinate condizioni potrebbe farli incontrare….

TRAILER: https://youtu.be/r75XLMFxscY

Lo scorso anno fu scelto Babenco: Tell Me When I Die diretto da Bárbara Paz.

Nella storia degli Oscar il Brasile è riuscito a conquistare la candidatura ben 4 volte La parola data di Anselmo Duarte (1962), Il Quadriglio di Fabio Barreto (1996), 4 giorni a settembre di Bruno Barreto (1998), Central do Brazil di Walter Salles (1999).

NOMINATIONS:

WINNERS: BNL People’s Choice Award (Festival di Venezia)

49. MONTENEGRO: ha scelto After the Winter di Ivan Bakrač presentato all’ultimo Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary.

Al centro della vicenda cinque amici d’infanzia che rimangono strettamente legati nonostante il trasferimento in diverse parti dell’ex Jugoslavia.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=1C6XZz8YBUQ

Lo scorso anno fu scelto Grudi (Breasts) di Marja Perović che però non ottenne la candidatura.

Nella Storia degli Oscar il Montenegro non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale

NOMINATIONS:

WINNERS:

50. URUGUAY: ha scelto la commedia The Broken Glass Theory di Diego Fernández.

E’ la storia di Claudio, un trentenne di Montevideo che lavora come esperto di una compagnia assicurativa che viene promosso con un trasferimento nella zona di confine con il Brasile. La moglie rimane nella capitale, con la quale ha cercato di avere una prole per due anni senza successo. Nella nuova destinazione, diverse auto iniziano a prendere fuoco e Claudio deve restare sul posto per decifrare l’origine degli incidenti. La cittadina è un micromondo in cui la logica e il buon senso del protagonista non sembrano conformarsi, e man mano che la tensione cresce, deve lasciarsi trasportare dai dettagli per risolvere il mistero dei “vetri rotti”….

Lo scorso anno fu scelto Aleli’ diretto da Leticia Jorge che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar l’Uruguay non è mai riuscito a conquistare la candidatura.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=-1ayA7qMVHI

NOMINATIONS:

WINNERS:

51. COSTARICA: ha scelto la pellicola drammatica Clara Sola di Nathalie Álvarez Mesén presentata all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs.

In un remoto villaggio in Costa Rica, Clara, una donna di 40 anni, sperimenta un risveglio sessuale e mistico mentre inizia un viaggio per liberarsi dalle convenzioni religiose e sociali repressive che hanno dominato la sua vita…

TRAILER: https://youtu.be/RjGcTZWK0W8

Lo scorso anno fu scelto Land of Ashes di Sofía Quirós Ubeda che però non conquistò la nomination.

Nella storia degli Oscar il Costarica non è mai entrato nella cinquina finale

NOMINATIONS:

WINNERS: Special Mention (Reykjavik International Film Festival), Gran Premio della Giuria – New Directors Competition (Nashville Film Festival)

52. SVEZIA: ha scelto il biopic sportivo Tigers scritto e diretto da Ronnie Sandahl presentato alla Festa del Cinema di Roma lo scorso anno e vincitore del Flash Forward Best Film al Busan International Film Festival.

Il film racconta la vera storia del talento calcistico Martin Bengtsson (Erik Enge) diventato calciatore professionista a 18 anni presso la squadra di calcio italiana dell’Inter

TRAILER: https://youtu.be/PQdmKSGkFec

Lo scorso anno fu scelto Charter diretto da Amanda Kernell che per non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Svezia ha conquistato 16 nomination vincendo la statuetta ben 3 volte grazie al genio di Ingman Bergman: La fontana vergine (1960), Trough a Glass Darkly (1961), Fanny e Alexander (1983). L’ultima nomination conquistata risale al 2017 con il film The Square di Ruben Ostlund.

NOMINATIONS:

WINNERS: miglior attore internazionale emergente, miglior attore italiano emergente (Festa del Cinema di Roma – Alice in città), Flash Forward Best Film (Busan International Film Festival), best nordic film, miglior attore (Göteborg Film Festival)

53. HONG KONG: ha scelto il biopic Zero to Hero di Jimmy Wan, su So Wa Wai il primo atleta di Hong Kong a vincere l’oro alle Paralimpiadi presentato all’ Udine Far East Film Festival di quest’anno.

TRAILER: https://youtu.be/F1GcaptC0Rk

Lo scorso anno fu scelto Better Days diretto da Derek Tsang che riuscì ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar Hong Kong ha conquistato in questa categoria 3 candidature: oltre allo scorso anno anche nel 1992 con Lanterne Rosse di Zhang Yimou e nel 1993 con Addio mia concubina di Chen Kaige.

NOMINATIONS:

WINNERS:

54. PARAGUAY: ha scelto il doc Nothing but the Sun di Arami Ullón, uno sguardo potente e commovente sul popolo Ayoreo diseredato.

Al centro del racconto la storia di Mateo Sobode Chiqueno degli Ayoreo che sono stati sradicati e trasferiti negli insediamenti, dopo che la loro terra è stata presa con la violenza per poi convertirli tutti al cristianesimo. Il doc ffre un commovente requiem per le comunità sradicate senza alcuna possibilità di reclamare la vita che un tempo amavano. Il titolo “Nient’altro che il sole” deriva dall’affermazione che il sole è l’unica cosa che i bianchi non considerano una loro proprietà personale.

TRAILER: https://youtu.be/NXSLgSQW2Yg

Lo scorso anno il Paraguay scelse Killing the Dead di Hugo Giménez che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Paraguay non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

55. KENYA: ha scelto la pellicola Mission to Rescue di Gilbert Lukalia.

Ambientato lungo il confine tra Kenya e Somalia, vede al centro della storia le forze per le operazioni speciali del Kenya che mentre si stanno addestrando per la loro prossima missione ricevono la notizia che l’assistente del commissario della contea e altri due sono stati rapiti dalla milizia di Al-Shabaab. Una pellicola nata per evidenziare gli effetti della radicalizzazione all’interno della comunità che mirano a frenare il terrorismo

TRAILER: https://youtu.be/tzPqF0w9-HI

Lo scorso anno il Kenya scelse il documentario The Letter diretto da Maia Lekow e Chris King che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Kenya ha inviato 6 volte un proprio film all’Academy in rappresentanza della sua cinematografia, senza mai però riuscire a conquistare la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS:

56. ALGERIA: ha scelto la pellicola Héliopolis diretta da Djaâfar Gacem.

Héliopolis è associato all’antico nome della città di Guelma, e ripercorre per due ore la vita quotidiana di una famiglia algerina pochi giorni prima delle manifestazioni del popolo algerino dell’8 maggio 1945 che ne rivendicava l’indipendenza, giorno della proclamazione della fine del II°conflitto mondiale.

TRAILER: https://youtu.be/CGnoY7tLqQ8

Nella storia degli Oscar l’Algeria è stata nominata 5 volte: Ballando, Ballando di Ettore Scola (1984), Poussieres de vie di Rachid Bouchareb (1996), Days of Glory di Rachid Bouchareb (2007), Uomini senza legge di Rachid Bouchareb (2011) e il thriller politico Z di Costa-Gavras (1969) che ha conquistato 2 Oscar (miglior film straniero, miglior montaggio).

NOMINATIONS:

WINNERS:

57. BELGIO: ha scelto la pellicola Playground di Laura Wandel, presentata nella sezione Un Certain Regard dell’ultimo Festival di Cannes dove ha vinto il prestigioso FIPRESCI.

Una bambina di sette anni assiste al bullismo del fratello maggiore. Anche se lui le giura di mantenere il segreto, lei lo dice al padre e presto si ritrova anche lei vittima di bullismo….

TRAILER: https://youtu.be/awMW0BIETcI

Lo scorso anno fu scelto Working Girls (Filles de joie) diretto da Frédéric Fonteyne e Anne Paulicevich che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar il Belgio ha ottenuto la nomination per questa categoria ben 7 volte senza mai vincere la statuetta. L’ ultima candidatura risale al 2014 con il film Alabama Monroe – Una storia d’amore (The Broken Circle Breakdown) di Felix Van Groeningen

NOMINATIONS:

WINNERS: FIPRESCI – Un Certain Regard (Festival di Cannes), Miglior Attrice (El Gouna Film Festival), Sutherland Award – Miglior opera prima (London Film Festival)

58. ROMANIA: il provocatorio film Bad Luck Bangingor Loony Porn di Radu Jude vincitore dell’Orso d’oro alla Berlinale 2021.

Un intreccio libero tra digressioni sociali e politiche, riflessioni sui limiti del perbenismo, tra sesso e pornografia, per mostrare l’ipocrisia dietro la facciata…

TRAILER: https://youtu.be/8AEgcTSMSOY

Lo scorso anno fu scelto il pluripremiato documentario Colectiv diretto da Alexander Nanau che riuscì ad entrare nella cinquina finale (oltre che in quella per il miglior documentario) regalando alla Romania la prima candidatura per la sua cinematografia nella storia degli Oscar.

NOMINATIONS: 2 European Film Awards

WINNERS: Orso d’Oro (Festival di Berlino)

59. LITUANIA: A causa di problemi di eleggibilità arriva la prima “sostituzione”. Così al posto del doc The Jump di Giedrės Žickytė, la Lituania ha scelto Isaac di Jurgis Matulevičius. 

È il primo lungometraggio che tratta della partecipazione dei lituani all’uccisione degli ebrei durante l’Olocausto.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=E_SQQUwQK20

Lo scorso anno fu scelto Nova Lituania diretto da Karolis Kaupinis che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar la Lituania non è mai entrata nella cinquina finale

NOMINATIONS: 8 Lithuanian Film Awards, 1 EFA

WINNERS: Miglior colonna sonora, Miglior fotografia (Lithuanian Film Awards)

60. ESTONIA: ha scelto la pellicola On the Water di Peeter Simm presentata tra gli applausi al Tallinn Black Nights Film Festival del 2020.

La storia di On the Water è basata sull’omonimo libro di Olavi Ruitlane e ruota attorno alle avventure e alle disgrazie di un adolescente mite chiamato Andres che cresce sotto la guida della sua premurosa nonna e del nonno cinico e scontroso nell’Estonia sovietica rurale del 1982, alla fine del governo di Leonid Brezhnev. La mancanza di una figura materna gioca un ruolo cruciale in tutto il film….

TRAILER: https://youtu.be/A_VbZbl4k8o

Lo scorso anno fu scelto The Last Ones diretto da Veiko Õunpuu.

Nella storia degli Oscar l’Estonia ha conquistato una sola nomination all’Oscar e cioè nel 2014 grazie al toccante film Tangerines di Zaza Urushadze.

NOMINATIONS:

WINNERS:

61. LETTONIA: ha scelto la pellicola The Pit di Dace Pūce.

Il film è ispirato ad una serie di storie vere pubblicate dalla scrittrice lettone Jana Egle nel suo primo libro, Gaismā. La storia ruota attorno a un ragazzo di nome Markuss (interpretato dall’esordiente russo Damirs Onackis), che deve adattarsi a una nuova vita con la nonna in campagna. Dopo che Emīlija, la figlia di un vicino, fa dei commenti sprezzanti su suo padre, decide di darle una lezione crudele. Ciò ha gravi conseguenze che risuonano in tutto il villaggio. Costretto a lavorare, il ragazzo comincia a nutrire odio verso gli altri del villaggio. L’unica persona con cui il ragazzo può relazionarsi è un vecchio marinaio che vive nei boschi vicini. Si ispirano a vicenda e mantengono i segreti l’uno dell’altro. 

TRAILER: https://youtu.be/uEPqhaQN6JU

Lo scorso anno fu scelto film storico Blizzard of Souls di Dzintars Dreibergs che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Lettonia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale

NOMINATIONS: 8 Latvian National Film Festival Awards

WINNERS: Gran Premio (Tallinn Black Nights Film Festival), Miglior Film (Baltic Debuts Film Festival – International Competition)

62. PALESTINA: ha scelto la pellicola The Stranger di Ameer Fakher Eldin presentato all’ultimo Festival di Venezia nella sezione Giornate degli autori.

Nelle alture del Golan occupate , un ex medico vive una crisi esistenziale prima di incontrare un misterioso soldato

TRAILER: https://youtu.be/j3hEDJ-PIdM

Lo scorso anno fu scelto Gaza mon amour diretto da Arab Nasser e Tarzan Nasser che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Palestina ha conquistato 2 nomination: nel 2006 con Paradise Now e nel 2014 con Omar entrambi diretti da Hany Abu-Assad

NOMINATIONS:

WINNERS: Edipo Re Award (Università degli Studi di Padova e ResInt Rete dell’Economia Sociale Internazionale) (Festival di Venezia)

63. INDIA: ha scelto il film Pebbles dell’emergente P. S. Vinothraj.

“Due villaggi aridi separati da una distanza di 13 chilometri dal sud del Tamil Nadu dispiegano un dramma testimoniato dal sole. Un alcolizzato che picchia la moglie si imbarca in un viaggio, trascinando con sé il figlioletto per riconquistare la moglie che aveva cacciato via. La terra e le emozioni umane erano sfacciatamente palpabili nel caldo torrido. Questo viaggio è irto del sudore e della macchia della gente comune, delle creature striscianti e del terreno deserto.”

Lo scorso anno fu scelto il film d’azione Jallikattu che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’India ha conquistato per questa categoria 3 nomination: Madre India (1957), Salaam Bombay (1988) e Lagaan (2001).

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=M_uARC3Gc64

NOMINATIONS: Film Independent Spirit Award

WINNERS: Tiger Award (International Film Festival Rotterdam)

64: BANGLADESH: ha scelto il film Rehana diretto da Abdullah Mohammad Saad presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Un’assistente di un professore in una scuola medica locale si trova in una posizione difficile dopo aver assistito a un’aggressione sessuale in cui conosce sia la vittima che l’autore.

Lo scorso anno fu scelta la pellicola antologica Sincerely Yours Dhaka diretta da undici registi e incentrata sulla vita della capitale del Bangladesh, Dhaka, e sulle persone che vivono ai suoi margini.

Nella storia degli Oscar il Bangladesh non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=zBzpEBEvAXc

NOMINATIONS:

WINNERS: Gran Premio della Giuria, Miglior Attrice (Asia Pacific Screen Award)

65. AUSTRALIA: ha scelto la pellicola dal titolo When Pomegranates Howl scritta e diretta dal regista iraniano Granaz Moussavi.

Basato su eventi reali, il film racconta la storia di Hewad, un bambino di nove anni che vive per strada nella capitale dell’Afghanistan, Kabul . Dopo la perdita di suo padre e di suo fratello, Hewad decide di creare un’impresa lavorando come pusher di carretti, cosa che gli piace fare ogni giorno. Lavorando come tale e caricando i carri di merci, viaggia per Kabul nella speranza di raccogliere abbastanza soldi per la sua famiglia. Il sogno di Hewad di diventare una star del cinema si avvera quando si imbatte in un fotografo australiano.

TRAILER: https://youtu.be/I60-Emdl6sU

Lo scorso anno fu scelto Buoyancy diretto da Rodd Rathjen che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Australia ha conquistato una sola nomination con il film Tanna di Martin Butler e Bentley Dean.

NOMINATIONS:

WINNERS:

66. LUSSEMBURGO: ha scelto la pellicola Io sto bene di Donato Rotunno presentata alla Festa del Cinema di Roma con protagonista Renato Carpentieri.

Antonio ha trascorso tutta la sua vita lontano dall’Italia, il suo paese d’origine. Incrocia una giovane artista italiana che sta cercando di sfondare all’estero. I destini del vecchio e della giovane donna si rispecchiano. I ricordi del passato vengono risvegliati e finiscono per offrire un futuro più pacifico a entrambi.

TRAILER: https://youtu.be/85jDTXfTux4

Lo scorso anno fu scelto il doc River Tales di Julie Schroell che però non ha conquistato la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Lussemburgo non è mai entrato nella cinquina.

NOMINATIONS:

WINNERS:

67. BOSNIA ED ERZEGOVINA: ha scelto la pellicola The White Fortress di Igor Drljaca presentata alla Berlinale di quest’anno.

Faruk (Pavle Čemerikić), un adolescente orfano che vive con sua nonna nei sobborghi di Sarajevo , è coinvolto in una storia d’amore con Mona (Sumeja Dardagan), un membro di una famiglia benestante e politicamente potente

TRAILER: https://youtu.be/7ZrTFjIoPxU

Lo scorso anno fu scelto il meraviglioso Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić che riuscì ad entrare nella cinquina finale.

Nella storia degli Oscar la Bosnia ed Erzegovina ha ottenuto 2 nominations, oltre a quella dello scorso anno, la prima è stata seguita dalla conquista della statuetta nel 2001 per il film di Danis Tanovic No Man’s Land.

NOMINATIONS:

WINNERS:

68. BOLIVIA: ha scelto la pellicola El Gran Movimiento scritta e diretta da Kiro Russo presentata nella sezione Orizzonti alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria.

Elder si reca a La Paz insieme ai suoi giovani amici minatori per chiedere un ripristino del loro lavoro. Tuttavia, Elder si ammala improvvisamente, causandogli frequenti soffocamenti e mancanza di respiro dopo aver trovato lavoro in un mercato locale. Quando le sue condizioni peggiorano, chiede l’aiuto dell’anziana Mamá Pancha, che lo manda da uno stregone senzatetto che potrebbe avere la capacità di allontanarlo dalla morte.

TRAILER: https://youtu.be/PrIiPyIWZj8

Lo scorso anno fu scelto Chaco diretto da Diego Mondaca che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Bolivia non è mai entrata nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Premio Speciale della Giuria (Orizzonti – Festival di Venezia)

69. PANAMA: ha scelto la pellicola Plaza Catedral di Abner Benaim, vincitrice di due premi (miglior attore Fernando Xavier De Casta e miglior attrice Ilse Salas) al Guadalajara International Film Festival di quest’anno.

Una donna in lutto interrompe tutti i legami con la vita matrimoniale e la società…una notte però dovrà aiutare Chief, un ragazzo che si prende cura delle auto davanti al suo appartamento in Plaza Catedral….

Lo scorso anno fu scelto il film Operacion Causa Justa diretto da Luis Franco Brantley e Luis Pacheco che però non conquistò la nomination.

Nella storia degli Oscar, Panama non ha mai ottenuto la candidatura. Dal 2014 sono 7 le pellicole che sono state presentate per la selezione in lingua straniera: Invasion di Abner Benaim, Box 25 di Mercedes Arias e Delfina Vidal, Salsipuedes di Ricardo Aguilar Navarro e Manuel Rodriguez, Mas que Hermanos di Arianne Benedetti, Yo No Me Llamo Ruben Blades di Abner Benaim, Todos Cambiamos di Arturo Montenegro e Operacion Causa Justa di Luis Franco Brantley e Luis Pacheco.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Attore e Miglior Attrice (Guadalajara International Film Festival)

70. SINGAPORE: ha scelto il thriller mistery Precious Is the Night scritto e diretto da Wayne Peng candidato a 2 Golden Horse Awards (miglior fotografia e miglior trucco e costumi).

Ambientato nella Singapore degli anni ’60, vede al centro della vicenda un medico che dopo aver fatto visite a domicilio a una misteriosa famiglia benestante si ritrova invischiato in una rete di inganni, sesso e bugie…..

TRAILER: https://youtu.be/WAyzA33E5q8

Lo scorso anno fu scelto Wet Season diretto da Anthony Chen che però non ha ottenuto la nomination.

Nella storia degli Oscar Singapore non è mai entrato nella cinquina finale.

NOMINATIONS: 2 Golden Horse Awards

WINNERS:

71. EGITTO: ha scelto la pellicola drammatica Souad di Ayten Amin vincitrice del premio per la Miglior attrice assegnato alle due protagoniste all’ultimo Tribeca Film Festival nella competizione Internazionale,

Souad, 19 anni, ha diverse identità: una che fa emergere sui social media, un’altra da studentessa diligente e figlia obbediente. Quando i sogni di Souad vengono distrutti, sarà la sorella minore che si metterà alla ricerca di risposte…..

TRAILER: https://youtu.be/I2XM8NzC-SY

Lo scorso anno fu scelto When We’re Born di Tamer Ezzat che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Egitto non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Attrice (Tribeca Film Festival)

72. PORTOGALLO: ha scelto il pluripremiato doc sperimentale The Metamorphosis of Birds diretto da Catarina Vasconcelos, presentato in anteprima mondiale al 70° Festival Internazionale del Cinema di Berlino dove ha vinto il prestigioso FIPRESCI per il miglior film nella sezione Encounters.

Beatriz e Henrique si incontrano, si innamorano e si sposano quando Beatriz ha 21 anni. Henrique è un ufficiale di marina e va per mare. Beatriz si prende cura dei loro sei figli a casa. Un giorno muore inaspettatamente. Il suo figlio maggiore è Jacinto. Fin dalla prima infanzia, ha sognato di trasformarsi in un uccello. Jacinto è il padre della regista Catarina Vasconcelos, la cui madre morì anche lei quando Catarina aveva 17 anni. Sulla terra, Beatriz, ha imparato tutto sulla verticalità delle piante e si è presa cura delle radici dei suoi sei figli. Combinando le suggestioni di Manoel de Oliveira e le ispirazioni di Agnès Varda, Catarina Vasconcelos ha dato vita alla sua storia familiare in questo film intimo e molto personale che è un po’ come un diario polifonico. Ricordo e lutto si fondono in una narrazione poetica in cui padre e figlia raccontano la loro storia e il film che ne nasce. Come le due madri decedute, le immagini del film offrono protezione contro lo scorrere inesorabile del tempo. E come i protagonisti viventi di cui sentiamo le voci capiscono, la separazione è un prerequisito per un nuovo inizio.

TRAILER: https://youtu.be/nIgS1_vDLIs

Lo scorso anno fu scelto Vitalina Varela di Pedro Costa che però non ottenne la nomination.

Nella storia degli Oscar il Portogallo detiene un amaro record con 37 proposte inviate non è mai riuscito a conquistare la candidatura.

NOMINATIONS:

WINNERS: premio FIPRESCI (Encounters – Festival di Berlino), International Dox Award (Dokufest International Documentary and Short Film Festival), Zabaltegi-Tabakalera Prize (San Sebastian International Film Festival), International New Talent Competition – Special Jury Prize (Tapei Film Festival), Miglior documentario (Victoria Film Festival)

73. TAILANDIA: ha scelto la pellicola horror soprannaturale The Medium di Banjong Pisanthanakun presentata in anteprima al 25° Bucheon International Fantastic Film Festival dove ha vinto il premio per il miglior film.

E’ l’orribile storia dell’eredità di uno sciamano nella regione di Isan, in Thailandia, dove una divinità che sembra aver preso possesso di un membro di una famiglia del posto si rivela non essere non così benevola come sembrava a prima vista…

TRAILER: https://youtu.be/XStLMJu0fI4

Lo scorso anno fu scelto Happy Old Year diretto da Nawapol Thamrongrattanarit che però non ottenne la nomination.

Nella storia degli Oscar la Tailandia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Film (25° Bucheon International Fantastic Film Festival)

74. VENEZUELA: ha scelto la pellicola The Inner Glow di Andrés Eduardo Rodríguez e Luis Alejandro Rodriguez presentata al Moscow International Film Festival.

La storia segue Silvia, interpretata da Jericó Montilla, una madre single a cui è stato diagnosticato un tumore al cervello, ma nessuno lo sa. Mentre lavora negli uffici di pulizia, lascia sua figlia con una signora della comunità fino a quando non può più pagarla. Tuttavia, la sua più grande preoccupazione non è la sua salute o la sua situazione finanziaria, è il futuro della sua bambina di sei anni.

TRAILER: https://youtu.be/hbrjYif0B54

Lo scorso anno fu scelto il doc Once Upon a Time in Venezuela diretto da Anabel Rodríguez Ríos che però non ottenne la nomination.

Nella storia degli Oscar il Venezuela non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

75. TURCHIA: ha scelto Commitment Hasan di Semih Kaplanoğlu presentato nella sezione Un Certain Regard dell’ultimo Festival di Cannes.

Un uomo che si guadagna da vivere con il frutteto di suo padre, cerca di sbarazzarsi di un palo elettrico che dovrebbe essere piantato nel mezzo della sua terra….

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=2rP74biHfy4

Lo scorso anno fu scelto Miracle in Cell No. 7 di Koğuştaki Mucize ma che però non ottenne la candidatura. Nella storia degli Oscar la Turchia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale, sfiorando la candidatura nel 2008 con il film Three Monkeys di Üç Maymun che fu selezionato nella short list dei semifinalisti.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Fotografia (Antalya Golden Orange Film Festival)

76. IRAQ: ha scelto la pellicola Europa di Haider Rashid.

E’ la storia di tre tragici giorni nella vita del giovane iracheno Kamal, che sta cercando di raggiungere l’Europa a piedi attraverso il confine turco-bulgaro e cade preda della polizia di frontiera bulgara e delle bande fasciste che inseguono gli immigrati e trova se stesso solo in una vasta foresta infinita…

TRAILER: https://youtu.be/zfSbv3lVyYo

Lo scorso anno fu scelto The Journey di Mohamed Al-Daradji che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar l’Iraq ha inviato 9 proposte ma non è mai riuscito ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Nastro della Legalità (Nastri d’Argento)

77. LIBANO: ha scelto la pellicola Costa Brava, Libano diretto da Mounia Akl presentato in anteprima all’ultimo Festival di Venezia.

La famiglia Badri fugge dall’inquinamento tossico di Beirut cercando rifugio in un’utopica casa di montagna.

TRAILER: https://cineuropa.org/it/video/410096/

Lo scorso anno fu scelto Broken Keys di Jimmy Keyrouz che però non ottenne la nomination.

Nella storia degli Oscar il Libano ha conquistato 2 volte la candidatura: nel 2017 con il film L’insulto di Ziad Doueiri e nel 2018 con Cafarnao di Nadine Labaki

NOMINATIONS:

WINNERS:

78. CILE: ha scelto il dramma di Théo Court dal titolo White on White, proiettato nella sezione Orizzonti della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia laddove ha vinto ben 3 premi.

Al centro della vicenda un fotografo di matrimoni che diventa eccessivamente incuriosito da una giovane futura sposa….

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=cXXkBjnZZaQ

Lo scorso anno fu scelto il doc El agente topo di Maite Alberti che entrò nella short list dei semifinalisti e però ottenne la candidatura per la categoria Miglior documentario.

Nella storia degli Oscar il Cile ha conquistato 2 candidature: la prima nel 2012 con No di Pablo Larrain e la seconda (quella vincente) nel 2017 con Una donna fantastica di Sebastian Lelio.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Film, Miglior Regia, premio FIPRESCI (Festival di Venezia 2019)

79. MALAYSIA: ha scelto Hail, Driver! di Muzzamer Rahman presentato all’ultimo Udine Far East Film Festival.

Dopo la morte di suo padre, Aman ha deciso di diventare un autista illegale. Guidando, Aman cerca di capire la vita a Kuala Lumpur.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Azvt0ZO6dB8

Lo scorso anno fu scelto Roh di Emiro Ezwan che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Malaysia non ha mai conquistato la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS:

80. REPUBBLICA DOMINICANA: ha scelto Holy Beasts di Israel Cárdenas e Laura Amelia Guzmán.

L’attrice in declino Vera V. si riunisce con i resti della sua cerchia sociale degli anni ’70 per girare il suo ultimo film: una sceneggiatura incompiuta lasciata dall’amato amico JL Jorge.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=K8kGXFhhap4

Lo scorso anno fu scelto A State of Madness di Leticia Tonos che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Repubblica Dominicana non ha mai conquistato la nomination.

NOMINATIONS:

WINNERS:

81. VIETNAM: ha scelto il campione di incassi Dad, I’m Sorry di Trấn Thành tratto dall’omonima serie web di successo che ha attirato circa 90 milioni di visualizzazioni.

E’ la storia di un padre che cerca di prendere le redini di una famiglia disfunzionale in una zona povera di Saigon in una controversa commedia dal piglio drammatico con una fitta vena sentimentale.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=o2yNNYe6pAw

Lo scorso anno fu scelto Dreamy Eyes di Victor Vu che però non ottenne la candidatura

Nella storia degli Oscar il Vietnam ha conquistato una sola volta la candidatura: era il 1993 con Il profumo della papaya verde di Trần Anh Hung

NOMINATIONS:

WINNERS:

82. UZBEKISTAN: ha scelto il film drammatico 2000 Songs of Farida di Yalkin Tuychiev, ambientato in Asia centrale nel 1920, presentato con successo al Busan International Film Festival dello scorso anno. Era già stato scelto per l’edizione degli Oscar del 2020, ma fu squalificato a causa della mancata presentazione del formato corretto. Ora è stato presentato di nuovo e considerato idoneo alla competizione per il Miglior film internazionale.

La vita pacifica di Kamil con le sue tre mogli nella remota regione del Turkestan viene sconvolta dall’arrivo di una quarta moglie. Un film raro nella storia dei film dell’Asia centrale, che mostra una guerra civile e i cambiamenti nella vita delle donne sotto il patriarcato e la guerra.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=b7L-J1QGZgQ

Nella storia degli Oscar l’Uzbekistan ha presentato solo due film e non ha mai ottenuto la candidatura.

NOMINATIONS:

WINNERS:

83. REGNO UNITO: ha scelto il documentario Dying to Divorce di Chloe Fairweather.

“Più di una donna su tre in Turchia subisce violenza domestica. I clienti dell’avvocato Ipek Bozkurt rischiano la vita mentre combattono la cultura della violenza in tribunale”

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=iNlMl1MAz2E

Lo scorso anno è stato scelto Il ragazzo che catturò il vento di Chiwetel Ejiofor che però non ottenne la candidatura. Nella storia degli Oscar il Regno Unito ha conquistato 2 candidature: nel 1993 con Hedd Wyn di Paul Turner e nel 1999 con Solomon and Gaenor di Paul Morrison.

NOMINATIONS: Miglior film indipendente britannico (BIFA)

WINNERS:

84. SUD AFRICA: ha scelto Barakat di Amy Jephta

Una matriarca anziana mira a riunire la sua famiglia fratturata e disfunzionale su Eid-al-Fitr per dare la notizia della sua nuova storia d’amore

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=2FWmIvMp-Mc

Lo scorso anno fu scelto Toorbos di Rene van Rooyen che però non è stato nominato.

Nella storia degli Oscar il Sud Africa ha ottenuto la candidatura 2 volte: nel 2004 con Yesterday di Darrell Roodt in lingua zulu e l’anno successivo, vincendo la prima statuetta con Tsotsi di Gavin Hood.

NOMINATIONS:

WINNERS:

85. ARABIA SAUDITA: ha scelto il film drammatico The Tambour of Retribution di Abdulaziz Alshlahei.

“Il figlio dello spadaccino si innamora della figlia di Tagaga in un paradosso sociale basato sulla vendita della gioia (matrimonio) e sull’acquisto della morte”

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=2UsxcMzVdlE

Lo scorso anno fu scelto Scales di Shahad Ameen ma che però non ottenne la candidatura. Nella storia degli Oscar l’Arabia Saudita non è mai entrata nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS: Miglior Regia (Malmö Arab Film Festival), Miglior Film (Saudi Film Festival), Miglior Attore,
Arab Cinema’s Horizons Award (Cairo International Film Festival)

86. KAZAKISTAN: ha scelto Yellow Cat di Adilkhan Yerzhanov presentato con successo nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2020 e al San Sebastián International Film Festival

L’ex detenuto Kermek e la sua amata Eva vogliono lasciarsi alle spalle le loro vite infestate dalla criminalità nelle steppe kazake. Lui ha un sogno: costruire un cinema in montagna.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=H61yZCUH-j0

Lo scorso anno fu scelto The Crying Steppe di Marina Kunarova che però non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar il Kazakistan ha conquistato una sola nomination nel 2007 per il film Mongol di Sergei Bodrov.

NOMINATIONS: 3 Asian Film Awards

WINNERS:

RITIRATO: GIORDANIA: aveva scelto Amira di Mohamed Diab presentato all’ultimo Festival di Venezia nella sezione Orizzonti. Successivamente La Royal Film Commission della Giordania ha ritirato il film a seguito di un contraccolpo da parte dell’opinione pubblica sull’argomento cardine. In particolare ha suscitato una reazione contraria tra le famiglie dei prigionieri palestinesi e le organizzazioni che lavorano per i diritti dei prigionieri. 

TRAMA: Amira esplora con coraggio il tema della xenofobia attraverso una metafora profonda sulle origini dell’odio, laddove una surreale forma di “immacolata concezione” diventa la misura per comprendere le istanze che si celano dietro ogni conflitto.

“Amira, una diciassettenne palestinese, è stata concepita con il seme di Nawar, trafugato dalla prigione nella quale egli è recluso. Sebbene sin dalla sua nascita il loro rapporto si sia limitato esclusivamente alle visite in carcere, il padre rimane il suo eroe. L’assenza nella vita della ragazza è però ampiamente compensata dall’amore e dall’affetto di coloro che la circondano. Tuttavia, quando il tentativo fallito di concepire un altro bambino porta a galla la sterilità di Nawar, il mondo di Amira viene stravolto”

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=HvAzVlOv47c

Lo scorso anno fu scelto 200 metri di Ameen Nayfeh ma non ottenne la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Giordania ha conquistato una sola candidatura e cioè nel 2015 per il film Theeb di Naji Abu Nowar.

NOMINATIONS:

WINNERS:

87. HAITI: ha scelto Freda di Gessica Généus presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Freda vive con la sua famiglia in un quartiere popolare di Haiti. Sopravvivono con il loro piccolo negozio di street food. La precarietà e la violenza della loro vita quotidiana li spingono a fare tutto il possibile per sfuggire alla loro situazione.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=FOFCsq7KWss

Lo scorso anno fu scelto Ayiti Mon Amour di Guetty Felin che però non ha conquistato la nomination.

Nella storia degli Oscar questo è il secondo anno che Haiti presenta un film per la competizione internazionale.

NOMINATIONS:

WINNERS: François Chalais Award – Special Mention (Festival di Cannes)

88. CINA: ha scelto Cliff Walkers di Zhang Yimou

Nello stato fantoccio del Manchukuo negli anni ’30, quattro agenti speciali del partito comunista, dopo essere tornati in Cina, intraprendono una missione segreta. La squadra è tradita e si ritrova circondata da da tutte le parti.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=jnpVvN9NvV8

Lo scorso anno fu scelto Leap di Peter Chan che però non conquistò la candidatura.

Nella storia degli Oscar la Cina ha ottenuto 2 nominations: nel 1990 con Ju Dou di Zhang Yimou e Yang Fengliang e nel 2002 con Hero sempre di Zhang Yimou.

NOMINATIONS: 6 Asian Film Awards

WINNERS: Miglior montaggio (Asian Film Award)

89. CHAD: ha scelto Lingui di Mahamat-Saleh Haroun presentato all’ultimo Festival di Cannes.

Amina, musulmana praticante, vive con sua figlia, la quindicenne Maria. Quando Amina scopre che Maria è incinta e vuole abortire, affrontano una situazione impossibile in un paese dove l’aborto è legalmente e moralmente condannato.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=9IIEhWO8S6Y

Lo scorso anno fu scelto GriGris di Mahamat-Saleh Haroun che però non ottenne la candidatura. Nella storia degli Oscar è il terzo anno che il Chad presenta un proprio film, in tutti e tre i casi diretti dallo stesso regista.

NOMINATIONS:

WINNERS: Top 5 Foreign Language Films (National Board of Review)

90. CAMEROON: ha scelto Hidden Dreams di Ngang Romanus

Ambientato negli anni ’80 vede al centro della vicenda uno scout addestrato in Gran Bretagna che viene inviato in un piccolo villaggio.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=AkxMmGcf4wE

Lo scorso anno fu scelto The Fisherman’s Diary di Enah Johnscot che però non ottenne la nomination. Nella storia degli Oscar il Camerun non ha mai conquistato la candidatura.

NOMINATIONS:

WINNERS:

best international feature film

91. BHUTAN: ha scelto Lunana: A Yak in the Classroom di Pawo Choyning Dorji vincitore dell’Audience Award e del Best of the Fest al Palm Springs International Film Festival dello scorso anno.

La pellicola ruota attorno alla vicenda di un insegnante che trascurando i suoi doveri finisce per essere punito dai suoi superiori che lo spediscono nella scuola più remota al mondo, situata nei ghiacciai dell’Himalaya ad un’altitudine media di 5.000 metri. Per l’insegnante quel mondo ai confini della realtà, senza elettricità e connessione ad Internet, sembra un incubo eppure saprà offrirgli una profonda lezione di vita. Data la lontananza e la mancanza di strutture, il film è stato girato con batterie solari. 

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=-R-LX0qdghw

Questo film è stato già presentato lo scorso anno ma fu squalificato per problemi di ammissibilità. Tuttavia è stato scelto nuovamente per la competizione di quest’anno.

Nella storia degli Oscar è la teraza volta che il Bhutan presenta un proprio film per la selezione degli Academy Awards. La prima volta ha proposto il film La coppa di Khyentse Norbu ma senza riuscire ad ottenere l’ambita candidatura.

NOMINATIONS:

WINNERS: Audience Award (CinemAsia Film Festival), Audience Award, Best of the Fest (Palm Springs International Film Festival)

92. AZERBAIJAN: ha scelto The Island Within di Ru Hasanov

Vitaly si gode il crepuscolo della sua vita su un’isola con migliaia di cavalli selvaggi fino a quando la sua solitudine non viene interrotta da Seymour, un grande maestro di scacchi internazionale profondamente in crisi.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=nVhHyTcPHZY

Lo scorso anno fu scelto Pomegranate Orchard che però non ottenne la candidatura. Nella storia degli Oscar l’Azerbaijan non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale.

NOMINATIONS:

WINNERS:

Oscar 2022: i favoriti per una nomination nella categoria Miglior Regia

Oscar 2022: le favorite per una nomination nella categoria Miglior Attrice

Oscar 2022: i favoriti per una nomination nella categoria Miglior Attore

Oscar 2022: le favorite per una nomination nella categoria Miglior Attrice non protagonista

Oscar 2022: i favoriti per una nomination nella categoria Miglior Attore non protagonista

Oscar 2022: i film favoriti nella categoria Miglior film d’animazione

Oscar 2022: i film favoriti nella categoria Miglior film internazionale

Oscar 2022: i doc favoriti nella categoria Miglior documentario

SEGUI
Don`t copy text!