Il caso Collective

Una frode endemica che ha minato la vita pubblica rumena. Una vergogna collettiva dal peso emotivo indelebile

Riflettori puntati sul documentario Collective diretto da Alexander Nanau, candidato agli European Film Awards e scelto per rappresentare la Romania ai prossimi Oscar, dopo l’endorsement di numerosi critici americani che ne hanno apprezzato la viscerale forza narrativa. Non è un caso quindi che Jay Weissberg di Variety lo abbia definito “un documentario per i nostri tempi, meritevole di ampia visibilità” e che conferma il supporto della stampa statunitense.

Collective ha il coraggio di mostrare senza mai cedere alla retorica l’incubo burocratico che si cela dietro ad una tragedia nazionale.

L’incendio scoppiato nel 2015 all’interno del nightclub Collective di Bucarest nel 2015 causato dal sovraffollamento e da misure di sicurezza antincendio inadeguate ha portato alla luce un sistema corrotto fino alla radice costringendo il governo guidato dal Partito socialdemocratico a dimettersi subito dopo l’accaduto.

Non si tratta solo di 27 persone uccise quella notte, ma di altre 37 che hanno perso la vita a causa di infezioni causate da cure inadeguate. Le ustioni dei feriti venivano trattate in ambienti non sterili con scene raccapriccianti che non si dovrebbero mai vedere nei moderni reparti medici.

Un agghiacciante retroscena dietro la tragedia ha messo in moto un vero atto d’accusa contro il clientelismo del governo.

Gli orrori della negligenza ospedaliera hanno un forte impatto sull’opinione pubblica. Una vergogna collettiva dal peso emotivo indelebile. Una frode endemica che ha minato la vita pubblica rumena mostrando una ragnatela complessa e intricata di colpe e menzogne, svelate con un ritmo serrato dal giornalista investigativo Catalin Tolontan che ha raccontato lo scandalo con filmati che scoprono la storia con la stessa immediatezza di un evento che si svolge dal vivo davanti ai nostri occhi.

Il caso Colectiv:

Nei primi minuti brevi sequenze di tragico dolore si mescolano al video agghiacciante dell’incendio. Un montaggio incrociato allo stesso tempo vivido e freddo ci consente di “aprire” come farebbe un medico legale il “corpo” della vicenda. Dissezioniamo gli organi come elementi chiave di una disperata e appassionante lotta giornalistica per scoprire la verità: una guerra politica per riparare ad un sistema rotto, che non può essere aggiustato spingendo le stesse autorità governative a confessare che solo un’autopsia poteva mostrare che alla fine “tutto sotto è marcio”.

La Romania verso gli Oscar

I numeri ci sono tutti per fare breccia nel cuore degli Academy da sempre sensibile alle vicende universali che arrivano a smuovere gli animi innescando sentimenti di ingiustizia nella coscienza collettiva. Inoltre il doc, presentato Fuori concorso lo scorso anno a Venezia 76, proiettato al Toronto International Film Festival 2019 e nella sezione Spotlight del Sundance Film Festival 2020, può contare su numerosi riconoscimenti vinti fino a questo momento: tra cui il Best International Documentary Film e il Zurich Film Festival al Premio Speciale della Giuria al Sofia International Film Festival. Senza dimenticare che ha conquistato una preziosa candidatura come miglior documentario agli International Documentary Association Awards (IDA).

SEGUI
Don`t copy text!