Nominations British Independent Film Awards 2025

My Father’s Shadow, Pillion e I Swear guidano le nominations ai BIFA 2025. Per il Miglior film internazionale si confermano Francia e Germania dopo aver ottenuto la candidatura anche ai Gotham Awards. Tra le performance in pole position spicca quella di Jennifer Lawrence per Die, My Love

Sono state annunciate le nominations ai British Independent Film Awards (BIFA), i riconoscimenti che ogni anno celebrano le migliori produzioni indipendenti del cinema britannico. Insieme ai Gotham Awards e ai Film Independent Spirit Awards, i BIFA formano un vero e proprio trittico fondamentale nel panorama dei premi dedicati al cinema indipendente.

Un faro per il cinema indipendente britannico

I British Independent Film Awards (BIFA) rappresentano un pilastro del panorama cinematografico del Regno Unito, nati per celebrare e promuovere le produzioni indipendenti e i talenti emergenti. Fondati nel 1998 da Elliot Grove e Suzanne Ballantyne, ideatori del Raindance Film Festival, i BIFA si sono imposti come un punto di riferimento per l’autonomia creativa britannica. Fin dalla prima edizione, che premiò My Name is Joe di Ken Loach, la manifestazione ha contribuito a portare alla ribalta registi e attori destinati a lasciare il segno nel cinema mondiale.

Oltre la premiazione: un impegno per i nuovi talenti

Oggi i BIFA non sono solo una cerimonia di riconoscimento, ma anche una piattaforma di crescita e formazione. Grazie alla collaborazione con Creative Skillset e il British Film Institute, dal 2015 promuovono programmi di sviluppo e proiezioni in tutto il Regno Unito, sostenendo concretamente la nuova generazione di cineasti indipendenti. Le categorie di premiazione spaziano dal Miglior Film Britannico Indipendente al Miglior Cortometraggio, includendo riconoscimenti internazionali e premi speciali come il Richard Harris Award. Ogni dicembre, la cerimonia dei BIFA segna l’inizio simbolico della Stagione dei premi, accendendo i riflettori sulle voci più autentiche e innovative del cinema indipendente.

Quanto pesano i BIFA nella Corsa all’Oscar?

Giunti alla 27ª edizione, i BIFA rappresentano da sempre un importante punto di riferimento per individuare i film britannici e internazionali che potrebbero emergere anche nella Stagione dei Premi. Pur essendo raro che un vincitore del Miglior Film ai BIFA vinca anche l’Oscar – è successo solo in due occasioni, con The Millionaire (2008) e Il discorso del Re (2010) – le nominations offrono comunque uno spaccato prezioso dei titoli inglesi e internazionali più promettenti, spesso destinati a diventare protagonisti nella corsa agli Oscar.

Il film d’esordio di Akinola Davies Jr., My Father’s Shadow, si è imposto come il titolo da battere ai BIFA 2025, conquistando ben 12 nomination, tra cui quelle per miglior film indipendente britannico e miglior regista.

Presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, il film — interpretato da Ṣọpẹ́ Dìrísù e ambientato sullo sfondo di un arresto politico nella Nigeria del 1993 — ha impressionato pubblico e critica per la sua forza visiva e morale, diventando rapidamente uno dei favoriti della stagione dei premi.

A confermare la vitalità del nuovo cinema britannico, alle sue spalle si piazza un altro debutto alla regia: Pillion di Harry Lighton, prodotto anch’esso da Element Pictures e presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes. Il film, una storia d’amore queer e perversa interpretata da Alexander Skarsgård e Harry Melling, ha ottenuto 10 nomination, tra cui miglior regia, miglior sceneggiatura, e riconoscimenti per le performance principali e non protagoniste. Lighton era già stato candidato ai BIFA nel 2017 per il corto Wren Boys.

Segue da vicino I Swear di Kirk Jones, già un successo al botteghino nel Regno Unito. Il film racconta la storia di John Davison, attivista per la sindrome di Tourette, e ha ricevuto nove nomination, tra cui miglior regia e quattro candidature per le interpretazioni.

Con otto nomination, Die My Love di Lynne Ramsay — con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson — si conferma tra i titoli più attesi, mentre Warfare di Alex Garland ne totalizza sette, aggiudicandosi già il premio per la migliore interpretazione corale.

Per la categoria Miglior film internazionale troviamo poi 2 titoli che hanno anche ottenuto la nomination ai Gotham Awards: It Was Just An Accident (Francia) e Sound of Falling (Germania).

Best British Independent Film
“The Ballad of Wallis Island”
“I Swear”
“My Father’s Shadow”
“Pillion”
“Urchin”

Best Lead Performance
Robert Aramayo,” I Swear”
Frank Dillane, “Urchin”
David Jonsson, “Wasteman”
Jennifer Lawrence, “Die My Love”
Harry Melling, “Pillion”
Cillian Murphy, “Steve”

Best Supporting Performance
Tom Blyth, “Wasteman”
Scott Ellis Watson, “I Swear”
Jay Lycurgo, “Steve”
Peter Mullan, “I Swear”
Maxine Peake, “I Swear”
Alexander Skarsgård, “Pillion”

Best Joint Lead Performance
Ebada Hassan, Saffiya Ingar, “Brides”
Tim Key, Tom Basden, “The Ballad of Wallis Island”
Andrea Riseborough, Brenda Blethyn, “Dragonfly”

Best Director
Laura Carreira, “On Falling”
Akinola Davies Jr, “My Father’s Shadow”
Kirk Jones, “I Swear”
Harry Lighton, “Pillion”
Lynne Ramsay, “Die My Love”

Best Screenplay
Tom Basden, Tim Key, “The Ballad of Wallis Island”
Laura Carreira, “On Falling”
Wale Davies, “My Father’s Shadow”
Kirk Jones, “I Swear”
Harry Lighton, “Pillion”

The Douglas Hickox Award for best debut director
Laura Carreira, “On Falling”
Akinola Davies Jr, “My Father’s Shadow”
Harris Dickinson, “Urchin”
Harry Lighton, “Pillion”
Cal Mcmau, “Wasteman”

Breakthrough Producer
Wyn Baptiste, “Shoot the People”
Charlotte Knowles, “Palestine Comedy Club”
Joann Kushner, “Lifehack” [also produced by Timur Bekmambetov, Aleksandr Kletzov]
Dhiraj Mahey, “Ish” [also produced By Bennett Mcghee]
Archie Pearch, “Urchin” [also produced By Scott O’Donnell]

Breakthrough Performance
Scott Ellis Watson, “I Swear”
Ebada Hassan, “Brides”
Safiyya Ingar, “Brides”
Posy Sterling, “Lollipop”
Connor Tompkins, “The Son and the Sea”

Best Debut Screenwriter
Hunter Andrews, Eoin Doran, “Wasteman”
Tom Basden, Tim Key, “The Ballad of Wallis Island”
Laura Carreira, “On Falling”
Wale Davies, “My Father’s Shadow”
Harry Lighton, “Pillion”

Best Feature Documentary
“Antidote” — James Jones, David Moulton
“Mother Vera” — Cécile Embleton, Alys Tomlinson, Laura Shacham
“Motherboard” — Victoria Mapplebeck
“The Shepherd and the Bear” — Max Keegan, Elizabeth Woodward, Amanda Mcbaine, Jesse Moss
“A Want in Her” — Myrid Carten, Tadhg O’Sullivan, Roisín Geraghty, Kat Mansoor

Best Debut Director – Feature Documentary
Myrid Carten, “A Want in Her”
Cécile Embleton, Alys Tomlinson, “Mother Vera”
Victoria Mapplebeck, “Motherboard”

The Raindance Maverick Award
“Foul Evil Deeds,” Richard Hunter
“Holloway,” Sophie Compton, Daisy-May Hudson, Stella Heath Keir, Alice Hughes, Polly Creed
“Mother Vera,” Cécile Embleton, Alys Tomlinson, Laura Shacham
“Motherboard,” Victoria Mapplebeck
“A Want in Her,” Myrid Carten

Best International Independent Film
“It Was Just an Accident”
“Sentimental Value”
“Sirāt”
“Sorry, Baby”
“Sound of Falling”

Best Casting
Shaheen Baig, “Brides”
Shaheen Baig, “Urchin”
Kharmel Cochrane, “Warfare”
Lauren Evans, “I Swear”
Robert Sterne, “Steve”

Best Cinematography
Charlotte Bruus Christensen, “H Is for Hawk”
Jermaine Edwards, “My Father’s Shadow”
Cécile Embleton, “Mother Vera”
Seamus Mcgarvey, “Die My Love”
Piotr Niemyjski, “A Pale View of Hills”

Best Costume Design
Susie Coulthard, “100 Nights of Hero”
Kirsty Halliday, “Tornado”
Grace Snell, “Pillion”
Sayaka Takahashi, Matthew Price, “A Pale View of Hills”
PC Williams, “My Father’s Shadow”

Best Editing
Ronan Corrigan, Aleksandr Kletsov, “Lifehack”
Omar Guzmán Castro, “My Father’s Shadow”
Fin Oates, “Warfare”
Sam Rice-Edwards, “One to One: John & Yoko”
Gareth C. Scales, “Pillion”

Best Effects
Simon Stanley-Clamp, Ryan Conder, “Warfare”
Victor Tomi, “Die My Love”
Hayley Williams, Conor O’Sullivan, Martin Malmqvist, “The Thing With Feathers”

Best Music Supervision
Phil Canning, “Wasteman”
Ian Neil, Raife Burchell, “Die My Love”
Bridget Samuels, “Urchin”

Best Make-Up & Hair Design
Kehinde Are, Feyzo Oyebisi, “My Father’s Shadow”
Diandra Ferreira, “Pillion”
Paul Gooch, Tristan Versluis, “Warfare”
Colleen Labaff, Miho Suzuki, “Die My Love”
Natasha Lawes, “100 Nights of Hero”

Best Original Music
Tom Basden, Adem Ilhan, “The Ballad of Wallis Island”
Bobby Krlic, “Anemone”
Jed Kurzel, “Tornado”
CJ Mirra, “My Father’s Shadow”
Steven Price, “Ocean With David Attenborough”

Best Production Design
Jennifer Anti, Pablo Anti, “My Father’s Shadow”
Mark Digby, “Warfare”
Tim Grimes, “Die My Love”
Nathan Parker, “Harvest”
Sofia Sacomani, “100 Nights of Hero”

Best Sound
Steve Fanagan, Stevie Haywood, “Anemone”
Tim Burns, Paul Davies, Linda Forsén, Andrew Stirk, Ron Osiowy, “Die My Love”
Nina Hartstone, Jake Whitelee, Jens Petersen, Mike Tehrani, Rob Davidson, “Ish”
CJ Mirra, James Ridgway, Joe Jackson, Adele Fletcher, Pius Fatoke, “My Father’s Shadow”
Sound team “Warfare”

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